Post

Visualizzazione dei post da febbraio, 2012

Il Mondo: deserto di morte!

Immagine
1^ domenica di Quaresima 26 febbraio 2012 Gen 9,8-15 ; Sal 24(25) ; 1Pt 3,18-22 ; Mc 1,12-15 In questa prima domenica di quaresima ci viene presentato Gesù in un luogo particolare: il deserto. È un luogo molto simbolico. È il luogo della tentazione, è il luogo dell’incontro con Dio. A me piace anche vederlo come il luogo della morte. Gesù, dopo il battesimo, è costretto dallo Spirito ad andare in un luogo non ideale per la vita umana: il deserto appunto. E in questo luogo è tentato. Gesù, per riuscire a sopravvivere, è chiamato a morire a se stesso mettendosi completamente nelle mani del Padre. È proprio grazie alla Parola di Dio che riesce a rispondere e quindi a resistere alle tentazioni. Ma cosa significa per noi oggi tutto questo? Il deserto della nostra vita è la società in cui viviamo, una società sempre più scristianizzata (e non per colpa degli stranieri!), una società che apre sempre più la strada alle tentazioni: il protagonismo, il potere mondano e religioso. Sono
Per Vivere è necessario uscire da quegli schemi entro i quali ci ripariamo.  Per vivere è necessario essere Se Stessi anche di fronte agli altri.  Se non togliamo le maschere e i ruoli che ci sotterrano non saremo mai liberi di urlare al mondo quanto è bello vivere!

L'Amore che Risorge!

Immagine
5 febbraio 2012  V domenica Tempo Ordinario – B Gb 7,1-4.6-7 ; Sal 146 ; 1Cor 9,16-19.22.23 ; Mc 1,29-39 In questa 5^ domenica del Tempo ordinario, Pasqua della settimana, la Parola di Dio ci porta a riflettere su uno dei momenti della nostra vita ai quali non vogliamo mai pensare: la sofferenza. In realtà, la sofferenza di cui parleremo, non sarà quella legata al nostro corpo ma sarà quella ben più dolorosa legata allo spirito. Conosciamo tanti modi per dire la situazione in cui si trova chi soffre, il Vangelo ce ne pone uno antico ma, a mio parere, molto efficace: “ Venuta la sera ". Mi piace particolarmente perché dice il senso di smarrimento in cui vive chi è nel dolore. Quando il sole non c’è più, e magari la luna è vuota, e non ci sono neppure luci elettriche (come al tempo di Gesù) o fuochi accesi, non è facile trovare l’orientamento. E il Vangelo parla chiaro: chi viene guarito alla luce del sole, risorge (questo è il termine usato dall’evangelista e tradotto con “ la fece