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Visualizzazione dei post da dicembre, 2012

Nel silenzio per meditare ciò che non comprendiamo!

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1Gennaio 2013 Maria ss.ma Madre di Dio Nm 6,22-27 ; Sal 66(67) ; Gal 4,4-7 ; Lc 2,16-21 La liturgia di questo primo giorno dell’anno, ci sono proposti due grandi segni per la nostra riflessione: Il nome e la madre. Il nome di Gesù, è tutto un programma. Il suo significato infatti, “Dio salva”, apre le porte alla speranza. Questo nuovo anno inizia, come ogni anno, sotto la luce della salvezza che ci viene donata. Una salvezza che stiamo contemplando in un piccolo bambino. Una salvezza che ci viene consegnata in una mangiatoia.  Una salvezza che lascia tutti noi senza parole, proprio come la madre: Maria. Abbiamo letto, infatti, nel Vangelo: “ Maria custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore ”. Poco più avanti, alla fine di questo capitolo, al termine del racconto del ritrovamento di Gesù al tempio, troviamo, infatti, queste stesse parole precedute però da un appunto: “ Ma essi (ndr. Giuseppe e Maria) non compresero ciò che aveva detto loro ”.

Educati dall'Amore

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30 dicembre 2012 Santa Famiglia 1 Sam 1,20-22.24-28 ; Sal 83(84) ; 1Gv 3,1-2.21-24 ; Lc 2,41-52 In questa prima domenica dopo Natale, Pasqua della settimana, la tradizione vuole che ricordiamo con solennità tutta la Santa Famiglia di Nazareth. E noi come potremmo non soffermare la nostra attenzione sul tema forte della famiglia? Certo io sono l’ultimo che può esprimersi in merito anche se come figlio faccio parte di una famiglia anche io e, come educatore ho imparato qualcosa sul comportamento dei ragazzi. Ciò che andremo a riflettere insieme quest’oggi nasce, ed in questo contesto deve nascere, dalla meditazione dei testi proposti dalla liturgia. Mi pare che la primissima cosa che si può notare è proprio il come questi piccoli di cui si parla nelle letture, da una parte Samuele e nel Vangelo Gesù, non sono tenuti sotto una campana di vetro dai loro famigliari bensì sono lasciati crescere liberamente anche a rischio di perderli o, cosa più temuta ai giorn

La semplicità e la gioia dell'incontro

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23 dicembre 2012 IV domenica di Avvento – C Ml 5,1-4a ; Sal 79(80) ; Es 10,5-10 In questa 4^ domenica di Avvento, Pasqua della settimana, la Parola di Dio ci offre l’immagine di due incontri: quello tra due donne e quello tra due bambini (oggi diremmo feti). Cosa hanno di particolare questi incontri? Forse nulla, forse non si tratta neppure di eventi storici. Non lo so! Però a noi oggi comunicano un insegnamento, uno stile con cui possiamo, direi dobbiamo, accogliere Gesù. È lo stile della semplicità e della gioia. Già la prima lettura ci introduce a questi atteggiamenti. Ci presenta, infatti, la piccola Betlemme tra i villaggi della terra di Giuda. Quasi a dirci che, la nascita del dominatore di Israele ciò che lì avverrà, ha dell’incredibile. Infatti, non si sta parlando di una grande città, né di una sede imperiale ma di uno tra i più piccoli villaggi del territorio. Ebbene l’evento che cambierà la storia di Israele, e oggi noi sappiamo che ha cambiato

A caccia di profezie ... ma come l'asino e il bue!

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Santa Messa di Natale Is 9,3-6 ; Sal 95(96) ; Tt 2,13-14 ; Lc 2,1-14 Cari giovani, care famiglie e cari amici tutti,  in questo giorno ci troviamo in chiesa per ricordare un evento che ha segnato la storia dell’umanità: la nascita del nostro Salvatore!  Mi pare proprio di sentirli i vostri pensieri in questo momento: ecco le solite cose, retorica null’altro che retorica. E dove sono le prove di tutto questo? E cosa significa salvarci? Da che cosa? E dove la vediamo questa salvezza? Fantasie! Avete ragione, l’ho fatto di proposito. E ciò che mi ha spinto ad iniziare in questo modo è stata proprio la profezia dei Maya che in tanti avete temuto. L’allinearsi dei pianeti, la profezia di un antico popolo, una data particolare il 21.12.2012 (che poi non ho ancora da capire cosa ha di particolare!), hanno mandato in confusione parecchia gente, e anche tanti di voi che con un po’ di tremore la scorsa notte siete andati a letto aspettando non si sa bene cosa! In fondo

Che cosa dobbiamo fare?

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16 dicembre 2012 III domenica di Avvento – C Sof 3,14-17 ; Is 12,2-6 ; Fil 4,4-7 ; Lc 3,10-18 In questa 3^ domenica di avvento, pasqua della settimana, la Parola di Dio ci suggerisce una domanda: “Che cosa dobbiamo fare?” Da dove nasce questa domanda? Perché Coloro che vanno da Giovanni a farsi battezzare fanno questa domanda? Qualche versetto prima di quelli letti quest’oggi troviamo scritto: “ Alle folle che andavano a farsi battezzare da lui, Giovanni diceva: «Razza di vipere, che vi ha fatto credere di poter sfuggire all’ira imminente? Fate dunque frutti degni della conversione e non cominciate a dire fra voi: Abbiamo Abramo per padre!»…” . In altre parole Giovanni dice che non basta dire “siamo ebrei” per essere salvati! È necessario far vedere i frutti di questa conversione. A noi oggi dice che non basta dire “sono cristiano perché sono battezzato”, è necessario mostrare nelle scelte di tutti i giorni questa nostra fede! Ecco allora la domanda legi