Che cosa dobbiamo fare?
16 dicembre 2012
III domenica di Avvento – C
Sof
3,14-17 ; Is 12,2-6 ; Fil 4,4-7 ; Lc 3,10-18
In questa 3^ domenica di avvento, pasqua della settimana, la
Parola di Dio ci suggerisce una domanda: “Che cosa dobbiamo fare?”
Da dove nasce questa domanda? Perché Coloro che vanno da
Giovanni a farsi battezzare fanno questa domanda? Qualche versetto prima di
quelli letti quest’oggi troviamo scritto: “Alle
folle che andavano a farsi battezzare da lui, Giovanni diceva: «Razza
di vipere, che vi ha fatto credere di poter sfuggire all’ira imminente? Fate
dunque frutti degni della conversione e non cominciate a dire fra voi: Abbiamo
Abramo per padre!»…”
. In altre parole Giovanni dice che non basta dire “siamo ebrei” per essere
salvati! È necessario far vedere i frutti di questa conversione. A noi oggi
dice che non basta dire “sono cristiano perché sono battezzato”, è necessario
mostrare nelle scelte di tutti i giorni questa nostra fede! Ecco allora la
domanda legittima: Che cosa dobbiamo fare?
Anzitutto
oggi mi chiedo se noi cristiani sappiamo che ogni giorno dobbiamo diventare
sempre più ciò che siamo, cioè cristiani! Nel senso che essere credenti e
seguaci di cristo non è luna cosa semplice, è necessaria tutta una vita per
imparare qualche cosa. La mia impressione invece è che i più oggi, e non parlo
dei natalini e dei pasqualini (quelli cioè che vanno a messa solo a Natale e a
Pasqua!) sto parlando di tutti noi che ogni domenica siamo seduti su questi
banchi. Ho l’impressione che molti di noi si ritengano già apposto con Dio solo
per il fatto che scaldiamo per circa un ora una parte di banco. Giovanni oggi
ci dice che questo non basta, che siamo degli ipocriti se la pensiamo così. Ma
allora cosa dobbiamo fare? È interessante che questa domanda è fatta un po’ da
tutti i ceti sociali, tranne coloro che, come si diceva domenica scorsa, sono
accecati da se stessi e dal potere mondano. Lo interrogano le folle, i
pubblicani e anche alcuni soldati. Insomma questa domanda deve scuotere tutti
noi, se usciamo da questa casa senza questa domanda nel cuore potevamo stare
benissimo anche a casa nostra!
Allora
che cosa dobbiamo fare?
Sentiamo
le risposte di Giovanni: «Chi ha due tuniche, ne dia una a chi non ne ha, e chi
ha da mangiare, faccia altrettanto» e ai pubblicani «Non esigete nulla di più
di quanto vi è stato fissato» mentre ai soldati dice «Non maltrattate e non
estorcete niente a nessuno; accontentatevi delle vostre paghe». In altre parole
Giovanni non dice di cambiare vita, a noi oggi non dice di diventare tutti
preti, suore o missionari. Giovanni ci dice che per esser dei veri seguaci del
Cristo dobbiamo imparare a vivere nel nostro ruolo sociale l’amore per l’altro,
dobbiamo imparare la compassione, dobbiamo avere un’attenzione all’altro
maggiore di quella che abbiamo su noi stessi. E questo è possibile in ogni
stato di vita.
Signore
Gesù, tu che nascendo nel mondo non hai avuto paura ad assumere gli oneri e le
fatiche degli ultimi, aiutami a vivere nella semplicità con uno sguardo sempre
rivolto verso i meno fortunati.
Padre
santo, che in Giovanni Battista ci hai dato un maestro ammirabile di sapienza,
donami la sapienza del cuore perché possa sempre rispettare l’altro che mi
metti accanto.
Spirito
Santo, tu che hai suggerito parole sante all’ultimo dei profeti ed al primo dei
discepoli, apri le mie orecchie perché possa ascoltare la tua Parola e metterla
in pratica, ma apri anche le mie labbra perché possa proclamare senza paura le
parole che Tu mi suggerisci nel cuore.
Amen
...Le folle interrogavano Giovanni, dicendo."che cosa dobbiamo,fare?" Il Vangelo è un invito alla condivisione, a prenderci cura gli uni degli altri. E' la domenica della gioia, ma tante persone anche oggi non hanno avuto occasione per gioire;.... e se per Natale come dono regalassimo un sorriso a chi da tanto lo attende, il perdono a quel figlio lontano o all'amico che mi ha ferito, uno sguardo rispettoso e benevolo verso quel fratello diverso da me. Se accolgo Gesù nel mio cuore e gli permetto di abitarlo, allora imparerò a pensare come lui e a mettere l'uomo prima di ogni cosa.
RispondiEliminaSpirito Santo, Amore del Padre e del Figlio, donami la sapienza del cuore perchè mi permetta di guardare l'altro con lo stesso sguardo di Gesù.