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Visualizzazione dei post da novembre, 2012

Nella crisi ... un piccolo Germoglio da Speranza

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2 dicembre 2012 1 domenica di Avvento – C Ger 33,14-16 ; Sal 24(25) ; 1Ts 3,12-4,2 ; Lc 21,25-28.34-36 Iniziamo quest’oggi un nuovo anno liturgico e in questa prima domenica di avvento, pasqua della settimana, la Parola di Dio ci riporta ancora le stesse immagini catastrofiche delle domeniche scorse. Capisco che nelle ultime domeniche dell’anno si possa fare riferimento alle cose ultime, ma ora siamo all’inizio di un nuovo anno, come mai la liturgia continua in questa direzione? Il tempo dell’avvento è il tempo dell’attesa. Di che cosa? Di chi? Ma soprattutto dobbiamo chiederci: come attendiamo? Con quali occhi vediamo il futuro? Ma procediamo con calma. Iniziamo il periodo dell’attesa di Gesù. Di Gesù che entra nella storia degli uomini. È un ingresso il suo che ci porta a fare diverse riflessioni. La più semplice, quella alla portata di tutti è il ricordo della nascita storica di Gesù di Nazareth. Ma si tratta solo di un “ricordo” appunto. È necessario andar

Il Regno di Dio e la geometria sferica

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25 novembre 2012 34 domenica del tempo ordinario Solennità di Cristo Re dell'universo Dn 7,13-14 ; Sal 92(93) ; Ap 1,5-8 ; Gv 18,33b-37 In questa 34 domenica del tempo ordinario, Pasqua della settimana e ultima domenica dell'anno liturgico, festeggiamo solennemente "Cristo Re dell'universo". Cosa significa? E perché è così importante questa solennità? Quando noi pensiamo ad un re subito pensiamo ad un grande e forte signore, con un territorio più o meno grande da proteggere, con un esercito per la difesa e per la conquista, con uno stuolo di sudditi pronti a muoversi ad ogni suo comando ... Certamente l'immagine di Cristo che ogni giorno abbiamo di fronte non è questa. Ma come può il Re dell'universo essere così debole? Come può non aver avuto la forza di sconfiggere l'esercito romano e conquistare così la terra? Come può aver perso la vita in un modo così poco dignitoso? Eppure l'abbiamo sentito nel vangelo: 'tu lo dici, i

LA fine - IL fine

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18 novembre 2012 XXXIII domenica TO - B Dn 12, 1-3 ; Sal 15(16) ; Eb 10,11-14.18 ; Mc 13,24-32 Ci stiamo avvicinando alla fine dell’anno liturgico, e anche le letture ci spingono a fare riflessioni non poco semplici e magari neppure piacevoli per i nostri gusti. In questa 33^ domenica del Tempo ordinario, Pasqua della settimana, il tema che pare emergere dalle letture è quello della fine dei tempi. Quando avverranno queste cose? avverranno proprio in questo modo? “ il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, le stelle cadranno dal cielo ... ”  Si è parlato molto, troppo della fine del mondo in quest’ultimo anno (ringraziamo i fratelli Maya)! Il vangelo, la Parola di Dio in generale vogliono proprio darci dei tempi e delle modalità precise su questo momento? La Parola di Dio è piena di testi apocalittici. Gli studiosi stessi sono in fastidio nel riuscire a darne una lettura uniforme. Ciò che è certo è che si tratta di una letteratura piena di immagini simboli

... tutto quanto aveva per vivere!

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11 novembre 2012 XXXII domenica T.O. – B 1Re 17,10-16 ; Sal 145(146) ; Eb 9,24-28 ; Mc 12,38-44 In questa 32^ domenica del Tempo ordinario, Pasqua della settimana, la parola di Dio ci mette difronte ad un atteggiamento che con troppa fatica riusciamo a comprendere e quindi a vivere: dare tutta la propria vita per qualcosa/qualcuno. Sia la vedova della prima lettura, sia quella del Vangelo, hanno questo atteggiamento. La prima addirittura sembra ormai rassegnata ad una fine imminente: “ ho solo un pugno di farina e un po’ di olio nell’orcio […] la preparerò per me e per mio figlio: la mangeremo e poi moriremo”. Ma accade qualcosa di particolare. Nel primo caso vediamo l’intervento del profeta e nel secondo caso lo sguardo vigile di Gesù. Cosa succede? Queste due donne, considerate “nulla” nella cultura ebraica, hanno il coraggio di rischiare molto della propria vita per un qualcosa di grande: nel primo caso l’ospitalità, nel secondo caso il tesoro del temp

Amare!

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4 novembre 2012 XXXI domenica T.O. – B Dt 6,2-6 ; Sal 17(178) ; Es 7,23-28 ; Mc 12,28b-34 In questa 31 domenica del Tempo Ordinario, pasqua della settimana, la domanda con cui si apre il Vangelo potrebbe stupirci: Quale è il primo di tutti i comandamenti? Come mai uno scriba, cioè un esperto della legge, chiede a Gesù quale è il primo di tutti i comandamenti? Se però pensiamo che un buon ebreo per potersi guadagnare la salvezza doveva rispettare rigorosamente 613 precetti allora iniziamo a capire. La domanda è molto interessante: cosa non posso non fare per potermi salvare? Proviamo a pensare quanto è difficile per noi rispettare 10 comandamenti e poi capiamo al volo! La risposta di Gesù mi stupisce più della domanda dello scriba. “Il primo è: Ascolta Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza.” È stupefacente, Gesù non d

Il segreto della morte ... nel cuore della vita.

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Commemorazione di tutti i fedeli defunti Gb 19,1.23-27a ; Sal 27 ; Rm 5,5-11 ; Gv 6,37-40 Abbiamo sentito nel libro di Giobbe delle parole bellissime, molto profonde e così dense di significato che necessiterebbero di molta meditazione. Le rileggo: “Io so che il mio redentore è vivo e che, ultimo, si ergerà sulla polvere! Dopo che questa mia pelle sarà strappata via, senza la mia carne, vedrò Dio. Io lo vedrò, io stesso, i miei occhi lo contempleranno e non un altro.” Queste parole sono state scritte profeticamente moltissimo tempo prima di Gesù, eppure parlano di lui.  Molto più recentemente, Gibran, noto autore del poema “Il profeta”, afferma: “Vorreste conoscere il segreto della morte / ma come scoprirlo / se non cercando nel cuore / della vita”. E un altro grande dei giorni nostri, il card. Martini, in uno dei suoi dialoghi, parlando della morte dice: “ La morte è il momento supremo in cui un cristiano esercita fino in fondo la propria fede. Quindi la morte è il più grand

Con i fratelli verso la casa del Padre

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1 novembre 2012 Solennità di tutti i santi Ap 7,2-4.9-14 ; Sal 23(24) ; 1Gv 3,1-3 ; Mt5,1-12° I cristiani di tutto il mondo oggi si riuniscono nelle loro chiese per ricordare solennemente tutti i santi del paradiso. Potremmo chiederci quale significato ha questa festa, non basta che ogni giorno dell’anno ricordiamo uno o più santi? Perché la necessità di ricordarli anche tutti insieme! La risposta più immediata e forse anche più banale è: perché i santi sono molti di più di quelli che troviamo sul calendario. Ma sono anche molti di più di quelli che troviamo iscritti nelle liste canoniche della Chiesa. Oggi noi infatti ricordiamo anche tutti coloro che nel silenzio e nel nascondimento che continua ancora oggi, hanno operato nella loro vita terrena e continuano ad operare ora nella loro vita eterna  per la realizzazione del Regno di Dio. Non di tutti conosciamo il nome ma questo non importa. Ricordare oggi tutti i santi che sono in paradiso significa desid