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Natale in Barca!

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29 dicembre 2013 Festa della sacra famiglia Sir 3,2-6.12-14 ; Col 3,12-21 ; Mt 2,13-15.19-20 In questa seconda domenica di Natale, Pasqua della settimana, la liturgia ci offre l'immagine della sacra famiglia che scappa in Egitto per sfuggire alla persecuzione del re Erode. Dobbiamo cancellare dalla nostra mente tutte le favole degli angeli che scortano la famiglia svolazzando attorno all'asinello! Dobbiamo piuttosto tenere sottocchio le pagine dei quotidiani che ci raccontano le storie degli sbarchi a Lampedusa! Si scappa per fuggire a morte certa e ci si imbarca sapendo che si potrebbe morire. È l'unica certezza di chi intraprende questi viaggi della speranza! Nessuno abbandonerebbe la propria terra, la propria casa e i propri amici se non fosse l'unico modo per sopravvivere e dare un futuro ai propri figli. Chi parte per questi viaggi non può che sognare un mondo più buono, più tranquillo per se è per i propri figli. Anche Giuseppe s

Davvero è Natale o è solo il 25 dicembre di un'altro anno?

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Natale 2013  Anche quest’anno il 25 dicembre è arrivato. Le lucine nelle strade sono tutte accese e ben testate, gli alberi di natale ben addobbati, i presepi ormai ultimati, le vacanze cominciate … tutta pare davvero pronto per che cosa? Per fare memoria di un evento del passato? Per spalancare le porte ala nostalgia di quando eravamo piccoli e allora sì che era Natale! Oppure per illuderci di un mondo più buono e pacifico? Il Natale rende tutti più buoni, si dice. Io ci credo poco. Il Natale illude gli uomini di essere diventati più buoni.  La questione qual è?  La questione è crederci. Il miracolo del natale non è un qualcosa che poi svanisce con l’Epifania. Il miracolo del Natale non è una donazione più o meno cospicua verso chi ha più bisogno di noi. Il miracolo del Natale non il lungo pranzo che mi porterà quasi certamente ad una indigestione o a non aver più voglia di mangiare per due giorni. La questione è crederci. I bambini nella loro innocenza ci inse

Gioia, testimonianza sincera di un incontro!

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15 dicembre 2013 III domenica di avvento – A Is 35,1-6a.8a.10 ; Sal 145(146) ; Gc 5,7-10 ; Mt 11,2-11 In questa 3^ domenica di avvento, pasqua della settimana, il tema principale è la gioia. Questa domenica è chiamata proprio domenica della gioia perché con essa ormai abbiamo superato la metà del nostro cammino verso il Natale, e, quest’anno più di ogni altro anno, ci stiamo preparando all’imminente incontro con il Cristo. La gioia dunque. Ma la vita del cristiano deve essere una vita di gioia! Il Cristiano deve avere in se il seme della Pasqua e quindi della vittoria definitiva. Il cristiano deve essere l’impronta del Cristo risorto nel mondo. Noi lo siamo? Chi ci incontra respira la gioia del Risorto? I nostri ragazzi si sentono attratti dalla gioia del nostro incontro con il Cristo? Sono sane le parole di Giovanni Battista: “ Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettarne un altro? ”. Non è il dubbio di colui che vuole scappare bensì di colui che s

Con il Verbo nel Cuore!

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8 dicembre 2013 Immacolata concezione di Maria Gen 3,9-15.20 ; Sal 97(98) ; Rm 15,4-9) Lc 1,26-38 Siamo alla seconda domenica di avvento, pasqua della settimana ma questa giornata assume un tono molto più grande. L’8 dicembre sappiamo essere il giorno dedicato a Maria ed al ricordo della sua immacolata concezione. La Conferenza Episcopale Italiana ha voluto espressamente che la domenica d’avvento lasciasse il posto alla solennità dell’Immacolata. Perché tutta questa importanza? Beh, già domenica scorsa ci siamo detti come il cammino d’avvento sia un cammino che ci dovrebbe aiutare ad accogliere Gesù nella nostra vita. Ecco allora che questa solennità non fa altro che consegnarci un modello da seguire. Certo, Maria è stata preservata dall’inclinazione al peccato ma ha saputo pure donarci un modo di agire che per tutti noi è fonte e luogo d’incontro con Dio. La disponibilità di Maria ad accogliere le parole dell’angelo nasce dalla sua disponibilità ad accogliere la Pa

Andiamo con gioia incontro al Signore!

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1 dicembre 2013 1 domenica di Avvento - A Is 2,1-5 ; Sal 121 ; Rm 13,11-14a ; Mt 24,37-44 In questa prima domenica di avvento, pasqua della settimana, primo giorno del nuovo anno liturgico, l’ascolto delle letture pare non essere stato molto gradevole.  In particolare pare che il tono del Vangelo appena proclamato non sia molto cambiato dai vangeli delle ultimo domeniche.  L’avventura che stiamo cominciando infatti non è un ricominciare tutta daccapo ma un proseguire il cammino. Questo tempo d’avvento che oggi iniziamo è un tempo nel quale ci alleniamo all’incontro con Gesù. Non sto parlando del piccolo e tenero Gesù bambino che nasce nella grotta di Betlemme, sto parlando dell’incontro con Gesù alla fine dei tempi. Ecco l’invito del Vangelo a Vegliare ma ecco l’invito del profeta Isaia ad affluire con tute le genti al monte del Signore. In questi 25 giorni ci è chiesto di imparare a vestire un abito nuovo, l’abito di Gesù. Un abito che deve impregnarci dell’odore

Cristo Re? Ma se ha l'aspetto di un perdente!

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24 novembre 2013 XXXIV Domenica del Tempo Ordinario – C Solennità di Gesù Cristo Re dell’Universo 2Sam 5,1-3 ; Sal 9 ; Col 1,12-20 ; Lc 23, 35-43 Questa domenica, oltre ad essere la 34 del tempo ordinario e la pasqua settimanale, è l’ultima domenica dell’anno liturgico, con domenica prossima inizierà l’avvento e quindi un nuovo anno. Ma non solo, con questa settimana volge al termine anche il ciclo liturgico triennale. Le letture domenicali seguono un ciclo di tre anni e quella che oggi stiamo celebrando è l’ultima domenica dell’anno C, l’ultimo anno del ciclo. Possiamo così dire che siamo alla fine di tutto, ma secondo le riflessioni che nelle scorse settimane abbiamo fatto insieme sarebbe opportuno dirci che siamo all’inizio del fine a cui siamo diretti. La tentazione è quella di dire: tutto è finito … non ha più senso nulla … è necessario ricominciare daccapo perché non siamo stati in grado di far bene le cose … è stato tutto inutile … Ma è proprio vero? Le l

Quando accadranno queste cose?

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17 novembre 2013  XXXIII Domenica del Tempo Ordinario – C Ml 3,19-20a ; Sal 97(98) ; 2Ts 3,7-12 ; Lc 21,5-19 In questa penultima domenica del tempo ordinario, pasqua della settimana, la Parola ci mette a confronto con un’altra realtà ultima che, volenti o nolenti toccherà a tutti: la questione del giudizio. Le parole del profeta Malachia non sono le più desiderate dall’uomo: “ sta per venire il giorno rovente come un forno. Allora tutti i superbi e tutti coloro che commettono ingiustizia saranno come paglia; quel giorno, venendo, li brucerà fino a non lasciar loro né radice né germoglio .” Sono parole difficili da digerire, un po’ perché ci sentiamo tutti un compresi in quel gruppo di “coloro che commettono ingiustizia”, o per lo meno per me è così. Restiamo tanto segnati da queste minacce che ci sfugge l’ultima parte di questo brano: “ Per voi che avete timore del mio nome, sorgerà con raggi benefici il sole di giustizia” . Quanto sono belle queste parole! Ma chi r

In cammino verso la fine o verso il fine?

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10 novembre ’13 XXXII domenica del Tempo Ordinario – C 2Mac 7,1-2.9-14 ; Sal 16(17) ; 2Ts 2,16-3,5 ; Lc 20.27-38 In questa 32^ domenica del Tempo Ordinario, Pasqua della settimana, la parola di Dio ci mette sotto gli occhi, la questione delle realtà ultime, quelli che il catechismo chiama “novissimi”. Siamo ormai agli sgoccioli dell’anno liturgico, ancora tre domeniche e ci troveremo all’inizio dell’avvento e con questo inizierà un nuovo ciclo liturgico. Anche le letture quindi ci pongono di fronte la tematica della fine e quindi dell’inizio. Con queste parole per noi è molto facile cadere nell’erronea interpretazione della reincarnazione. In realtà sarebbe meglio se dicessimo della tematica del fine che è il compimento della nostra esistenza: la pienezza di tutte le cose: la vita eterna. Quali sono i novissimi. Morte, giudizio, inferno e paradiso. Sono queste le quattro finestre spalancate verso il Regno di Dio. Le letture oggi ci portano a riflettere su quelle ult

Possiamo o dobbiamo diventare santi?

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1 novembre 2013 Solennità di Tutti i Santi Ap7,2-4.9-14 ; Sal 23(24) ; 1Gv 3,1-3 ; Mt 5,1-12a È un giorno straordinario quello che stiamo festeggiando. Purtroppo viene offuscato da una commemorazione, quella dei nostri cari defunti. Di fatto non sono due feste lontane l’una dall’altra, ma il giorno dei morti ci riporta alla tristezza del distacco terreno che siamo stati obbligati a vivere. La solennità di tutti i santi invece è un’esplosione di gioia alla quale prendono parte anche i nostri cari defunti. In un solo colpo ci troviamo a ricordare tutti i cittadini del cielo. Ma quanti sono! Siamo abituati a rinchiudere i santi in luoghi stretti: le nicchie delle chiese, le teche nelle quali conserviamo i loro resti, i calendario … la giornata di oggi invece ci obbliga a rompere tutti questi limiti. I santi che sono in paradiso non sono certamente solo coloro di cui conosciamo il nome! La gioia più grande è che oggi possiamo allungare questo elenco all’infinit