Con il Verbo nel Cuore!


8 dicembre 2013
Immacolata concezione di Maria
Gen 3,9-15.20 ; Sal 97(98) ; Rm 15,4-9) Lc 1,26-38
Siamo alla seconda domenica di avvento, pasqua della settimana ma questa giornata assume un tono molto più grande. L’8 dicembre sappiamo essere il giorno dedicato a Maria ed al ricordo della sua immacolata concezione. La Conferenza Episcopale Italiana ha voluto espressamente che la domenica d’avvento lasciasse il posto alla solennità dell’Immacolata. Perché tutta questa importanza? Beh, già domenica scorsa ci siamo detti come il cammino d’avvento sia un cammino che ci dovrebbe aiutare ad accogliere Gesù nella nostra vita. Ecco allora che questa solennità non fa altro che consegnarci un modello da seguire. Certo, Maria è stata preservata dall’inclinazione al peccato ma ha saputo pure donarci un modo di agire che per tutti noi è fonte e luogo d’incontro con Dio.
La disponibilità di Maria ad accogliere le parole dell’angelo nasce dalla sua disponibilità ad accogliere la Parola di Dio tramandata dai padri. Maria, attenta e disponibile nei confronti della Parola non può che stimolare in noi l’amore verso le sacre scritture. 
Proprio questo Amore ha fatto sì che Maria portasse nel suo grembo quel Verbo tanto amato e desiderato. Proviamo a chiederci quanto desideriamo che il Verbo sia dentro di noi, quanto desideriamo che la Parole di Dio entri in noi e rinnovi tutta la nostra esistenza.
Maria, docile alla Parola non ha potuto fermarsi alle difficoltà, a ha guardato oltre, il suo sguardo l’ha portata a mettersi al servizio di questa parola. Ecco allora che per tutta la sua vita Maria ha percorso le strade della Palestina portando, in grembo prima e nel cuore dopo, il Verbo che la rese donna, madre e maestra di tutti i credenti.
Il contrasto tra la prima lettura e il Vangelo è lo stesso contrasto che c’è tra la nostra esistenza e il nostro desiderio di stare con il Signore. Quell’uomo e quella donna che si rimandano la colpa l’uno all’altra fino a riversarla sul serpente siamo noi. È veramente troppo facile discolparci dalle nostre azioni, è sempre troppo facile trovare un motivo o una sfumatura tale per cui possiamo definirci innocenti. Maria invece ci insegna a prendere seriamente le parole che Dio mette sulla nostra strada per cercare di raddrizzare il più possibile il nostro cammino verso di Lui. Penso che a questo punto non possiamo zittire le parole di san Paolo che abbiamo ascoltato: “in virtù della perseveranza e della consolazione che provengono dalle scritture, teniamo viva la speranza”.
Maria Santissima, aumenta in noi il desiderio di contemplare, meditare e studiare la Parola del Padre che sempre ci raggiunge abbondante. Fa che ci trovi vigili e accorti ad ogni singola sua sfumatura. 
Il Verbo del Padre che porti in grembo sia per noi aiuto nella perseveranza del nostro cammino. 
L’accoglienza che ci hai mostrato con il tuo si divenga per noi accoglienza reciproca, perché accogliendo ogni fratello possiamo accogliere il Cristo che bussa alla nostra esistenza.
Amen.

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