Post

Visualizzazione dei post da maggio, 2012

Un'intrusione devastante!

Immagine
27 maggio 2012 Pentecoste At 2,1-11 ; Sal 103(104) ; Gal 5,16-25 ; Gv 15,26-27;16,12-15 Sono ormai trascorsi 50 giorni da quel giorno in cui il Maestro ha vinto la morte. E in questo lungo tempo non ha mai smesso di stare accanto a noi per illuminare finalmente i tanti misteri di una vita passata in mezzo alle sue creature. Ma ora questo Gesù che è stato con noi deve aiutarci a fare un passo in più. Il dono dello Spirito Santo, quello Spirito che ci ha lasciato dall’alto del trono della croce, è il modo che Dio ha trovato per essere dentro di noi. La presenza di Dio nella nostra esistenza non è una favola per bambini come spesso noi la presentiamo al catechismo. La Sua presenza in noi è un terremoto che sconquassa tutta la nostra vita. Parlare di terremoto in questi giorni non può che farci tornare alla mente le vicende dei fratelli che vivono in Emilia. Un terremoto ci mette paura, terrore perché sappiamo che di fronte a tanta potenza della natura noi non pos

COERENZA per dire UNITA'

Immagine
20 maggio 2012  Ascensione del Signore At 1,1-11 ; Ef 4,1-13 ; Mc 16,15-20 Oggi, a 40 giorni di distanza dalla Pasqua, facciamo memoria del momento in cui Gesù sale al cielo. L’ascensione, così chiamiamo questo evento, è il momento in cui ai discepoli viene chiesto lo sforzo di svegliarsi. Infatti, se fino a quel momento Gesù stava accanto a loro e loro potevano vederlo e ascoltare i suoi consigli né più né meno come prima della sua passione e morte, ora viene chiesto loro uno sforzo notevole. È il richiamo degli uomini in bianche vesti: « Perché state a guardare il cielo? ». Quasi a dire uscite dal sogno e rivolgetevi alla realtà delle cose. Ora dovete mettervi in cammino verso tutti coloro che non hanno conosciuto quel Gesù che voi state a contemplare ormai sparito dai vostri occhi.  Certo si potrebbe ribattere: Come possiamo portare Gesù agli altri se non è più neppure con noi?  Questo è ciò che normalmente ribattiamo anche noi. Proviamo a pensare a quante volte abbiam

Eros e Agape: le due facce dell'Amore

Immagine
13 maggio 2012 VI domenica di Pasqua At 10,25-26.34-35.44-48 ; Sal 97(98) ; 1Gv 4,7-10 ; Gv 15,9-17 In questa VI domenica di Pasqua Il tema che viene posto alla nostra attenzione è quello dell’Amore. E cosa dire di un tema così grande e complesso in pochi minuti? Sono state scritte tante pagine e tante parole sono state sprecate. Potremmo davvero chiederci se oggi noi riusciamo davvero a comprendere il significato di questa parola così grande! Anzitutto il primo grande ostacolo sta nel termine stesso. Noi traduciamo con l’unico termine (amore) ciò che in realtà nella lingua greca viene espresso con due termini completamente distinti: eros e agape. Oggi purtroppo pensando al termine amore lo associamo quasi esclusivamente all’eros, cioè a quel complesso di sentimenti che nasce spontaneo dal cuore, fatto di attrazione fisica, simpatia, desiderio, passione, compiacimento e soddisfazione di sé. L’amore di cui invece si parla nella Sacra scrittura è l’agape, ovvero tutto ciò

E tu che sangue hai?

Immagine
6 maggio 2012 V Domenica di Pasqua At 9,26-31 ; Sal 21(22) ; 1Gv 3,18-24 ; Gv 15,1-8 Anche in questa V domenica di Pasqua ci viene consegnata una Parola molto preziosa che ci porta a riflettere sulla grandezza del mistero pasquale e su ciò che da esso è maturato. La parabola della vite e dei tralci la conosciamo da una vita, eppure ha un insegnamento molto prezioso e sempre nuovo. La grandezza della vite è proprio la sua capacità di portare linfa vitale ai tralci perché essi possano portare molto frutto buono. È una cosa scontata, tutti la sappiamo. Allora mi chiedo come mai diviene più semplice per noi tutti oggi essere o fare i cristiani senza Gesù Cristo, senza la sua Parola. Gesù è la vite, la sua Parola la linfa vitale, noi i suoi tralci. Come possiamo illuderci di portare frutto da soli? S’è mai visto un tralcio lontano dalla vite portare frutto? Eppure oggi, succede sempre più spesso che i battezzati si allontanino da Cristo pur continuando a dirsi Crist