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Visualizzazione dei post da ottobre, 2019

noi ... santi della porta accanto !

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1 novembre 2019 Solennità di Tutti i santi Ap 7,2-4.9-14 ; Sal 23(24) , 1Gv 3,1-3 ; Mt 5,1-12a L’esortazione apostolica di papa Francesco Gaudete ed exultate sulla chiamata alla santità nel mondo contemporaneo, ha sollevato tanto stupore ma allo stesso tempo tante discussioni. Siamo soliti pensare ai santi come a figure quasi irreali, appartenenti al passato, modelli da guardare ma lontani mille miglia dal nostro ordinario; il Papa ci dice: “ Mi piace vedere la santità nel popolo di Dio paziente: nei genitori che crescono con tanto amore i loro figli, negli uomini e nelle donne che lavorano per portare il pane a casa, nei malati, nelle religiose anziane che continuano a sorridere ” (GE 7). Papa Francesco la chiama “ santità della porta accanto ”. Penso sia questo che sconvolge le nostre esistenze. “ Questa santità a cui il Signore ti chiama – prosegue ancora il papa – andrà crescendo mediante piccoli gesti. Per esempio: una signora va al mercato a fare la spesa, incont

Giusti davanti a Dio ...

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27 ottobre 2019 XXX domenica TO – C Sir 35,15b-17.20-22a ; Sal 33(34) ; 2Tm 4,6-8.16-18 ; Lc 18,9-14 In questa 30^ domenica del Tempo Ordinario, Pasqua della settimana, la Parola ci mette difronte ad una realtà che con troppa facilità vediamo sugli altri ma a volte o spesso colpisce anche noi: “ l’intima presunzione di essere giusti ” con la conseguenza che ci diviene troppo facile puntare il dito sugli altri … La figura del fariseo non è completamente da disprezzare, è davvero una brava persona fin troppo puntigliosa nel rispettare la Legge, eppure “ una cosa ancora ti manca ” (Lc 18,22) come dirà Gesù al notabile ricco … Non basta osservare scrupolosamente i comandamenti e le tradizioni né stare in modo ordinato quando siamo davanti all’altare o precipitosi ad ogni suono delle campane … Gesù oggi ci dice che ciò che da forza e spessore a tutti questi gesti è uno sguardo giusto sull’altro. Quale è lo sguardo giusto sull’altro? Lo sguardo di Gesù, lo sguardo di colui ch

Maria donna della Carità

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20 ottobre 2019 Solennità parrocchiale della Madonna del Voto Sof 3,14-17 ; Sal 125 ; Rom 12,9-16b ; Lc 1,39-56 In questa 3 domenica di ottobre la nostra comunità si veste di festa nel ricordo della promessa fatta nel 1898. I vostri trisavoli ci chiedono oggi di lodare Dio per il buon raccolto e quindi per le meraviglie del creato. Risuona proprio come una campana in festa la prima parola letta del profeta: Rallegrati! Siamo appunto chiamati a rallegrarci … ma siamo ancora capaci di rallegrarci per le meraviglie del creato? Siamo ancora capaci di riconoscere la bellezza dei doni quotidiani di Dio? Abbiamo ripetuto più volte nel ritornello al Salmo: “Il Signore ha fatto meraviglie per noi”; ma ci crediamo veramente? Cosa significa per noi oggi fare festa? Per i vostri trisavoli è significato riunirsi attorno alla statua della madonna e all’eucarestia … per noi oggi? Forse vuol dire fare un giro alle giostre … comprare qualcosa di inutile sulle bancarelle … fare un

La pazzia ... primo passo verso la Fede

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13 ottobre 2019 XXVIII domenica TO – C 2Re 5,14-17 ; Sal 97(98) ; 2Tm 2,8-13 ; Lc 17,11-19 Il questa 28^ domenica del tempo ordinario, Pasqua della settimana, la parola continua a pungolarci sulla questione della fede. Oggi ci vengono consegnate alcune caratteristiche della fede sulle quali poterci confrontare: lo stupore; la fiducia; la gratitudine. Anzitutto lo stupore . Nella prima lettura è Naaman il Siro, uno straniero pagano, a stupirsi; nel vangelo è il Samaritano a stupirsi. Lo straniero è colui che riesce a vedere cose meravigliose laddove l’autoctono vede l’ordinario. Gli occhi dello straniero brillano meravigliati davanti a ciò che l’abitante del luogo vede ogni giorno e da per scontato. Così a Naaman viene chiesto di fare il bagno in un fiume e al Samaritano viene chiesto di ascoltare la parola di Gesù. In secondo luogo, la fiducia . La fiducia che è parente stretta della pazzia. Naaman, anche se con una piccola spinta (che possiamo leggere nella versione in

Quanta è la mia poca fede?

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6 ottobre 2019 XXVII domenica TO – C Ab 1,2-3;2,2-4 ; Sal 94(95) ; 2Tm 1,6-8.13-14 ; Lc 17,5-10 In questa 27^ domenica del Tempo Ordinario, Pasqua della settimana, la Parola ci aiuta a riflettere sulla fede. Quanto è grande la nostra fede? Quanto è forte la nostra fede? Quanto cammino dobbiamo ancora fare? Oppure ci sentiamo già arrivati? È interessante la domanda degli apostoli: “ Accresci in noi la fede! ” È una domanda che nasce subito dopo l’invito di Gesù a perdonare sempre il fratello che commette una colpa contro di te, anche se fosse sette volte a giorno … È interessante! Noi su cosa misuriamo la nostra fede? Pensiamo di avere fede perché diciamo le preghiere del mattino e della sera; pensiamo di avere fede perché andiamo a messa la domenica; ma quando pensiamo di avere fede perché perdoniamo ogni giorno colui o coloro che commettono ingiustizie contro di noi? “ Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: «Sradicati e vai a