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Visualizzazione dei post da gennaio, 2014

A partire dalle "profondità" dell'uomo

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26 gennaio 2014 III domenica T.O. – A Is 8,23b-9,3 ; Sal 26(27) ; 1Cor 1,10-13.17 ; Mt 4,12-23 La Parola di Dio di questa terza domenica del tempo ordinario, Pasqua della settimana, mi ha riempito di speranza. Spero faccia lo stesso effetto anche a voi. Ci troviamo all’inizio del viaggio di Gesù per le vie della Palestina ad annunciare il suo messaggio, è solo, comincia così il suo viaggio. Matteo ci dice che Gesù, “lasciò Nazaret e andò ad abitare a Cafarnao, sulla riva del Mare”. Non è andato certo a prendere il sole! Perché va a Cafarnao? C’è qualcuno che ha pensato di rileggere il ministero teologico di Gesù seguendo la geografia dei suoi spostamenti. È una cosa un po’ strana ma … almeno per questo spostamento che oggi stiamo contemplando mi pare sia buona. Nazareth si trova a circa 400 m s.l.m. mentre questo mare di cui si parla, che è il lago di Tiberiade, si trova a 213 sotto il livello del mare. Gesù fa un viaggio in cui compie un profondo abbassame

Indicando l'unica Via.

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19 gennaio 2014 II domenica del Tempo ordinario – A Is 49,3.5-6 ; Sal 39 : 1Cor 1,1-3 ; Gv 1,29-34 Con domenica scorsa liturgicamente siamo ritornati nel tempo ordinario, in realtà quella che stiamo celebrando è la seconda domenica di questo tempo anche se il colore verde la scorsa settimana non l’abbiamo visto. Questa seconda domenica, pasqua della settimana, è in continuità con la scorsa. Se ricordate infatti abbiamo ricordato il battesimo di Gesù al fiume Giordano, un battesimo di penitenza amministrato da Giovanni, un battesimo mediante il quale Gesù si è sporcato di tutti quei peccati che l’acqua aveva lavato via agli uomini. Oggi ritroviamo la figura del Battista che indica ai suoi discepoli Gesù, indica colui del quale hanno sentito molto parlare dal loro maestro. Già questo atteggiamento ci interroga. L’atteggiamento del non mettersi in mostra, del non far le cose per essere ricordati, è un atteggiamento che umanamente facciamo fatica a mettere in

I panni sporchi ...

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12 gennaio 2014 Battesimo di Gesù – A Is 42,1-4.6-7 ; Sal 28 (29) ; At 10,34-38 ; Mt 3,13-17 Stiamo celebrando l’ultima domenica del Tempo di Natale e la liturgia ci fa fare un balzo cronologico di qualche hanno. Oggi ricordiamo il battesimo di Gesù al Giordano, un evento che avviene circa 30 anni dopo la sua nascita. Come mai? Il Natale, ce lo siamo detti più volte, celebra l’abbassamento di Dio tra gli uomini, e in tutto questo tempo la Parola non ha fatto che testimoniarci questo abbassamento. Abbiamo iniziato con l’immagine di Giuseppe che cercava un alloggio e veniva respinto da tutti, poi abbiamo visto Gesù nascere in una grotta ed essere deposto in una mangiatoia, poi sono arrivati i pastori ad adorarlo, poi abbiamo visto la famigliola costretta all’esilio. Tutta una serie di eventi che ci mostrano la vicinanza con gli ultimi di questo piccolo bambino. Oggi chiudiamo questo ciclo di festività con un evento ancora più esplicito. Il battesimo ci Giovanni er

Di fronte al nulla riconoscere il Tutto!

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6 gennaio 2014 Epifania del Signore Is 60,1-6 ; Sal 71(72) ; Ef 3,2-3a.5-6 ; Mt 2,1-12 La solennità che ci riunisce tutti qui quest’oggi, è la solennità della Manifestazione di Dio tra gli uomini. Questo significa Epifania di Dio. Nell’inno dei Vespri che la Chiesa propone per questo giorno cantiamo: I Magi vanno a Betlem e la stella li guida: nella sua luce amica cercan la vera luce. Il Figlio dell’Altissimo s’immerge nel Giordano, l’Agnello senza macchia lava le nostre colpe. Nuovo prodigio a Cana: versan vino le anfore, si arrossano le acque, mutando la natura. È un canto magnifico che ci porta fuori dal tempo e ci mostra come il mistero della grazia di Dio , di cui parla S. Paolo nella lettera agli Efesini, si è reso visibile agli uomini. L’invisibile si rende visibile eppure mantiene la sua aurea di mistero. È questa la difficoltà di noi uomini. Nel Vangelo ci vengono proposte due categorie di persone ben distinte: da una parte il re Erode con tutto

Quando la Gioia ti tocca il cuore

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5 gennaio 2013  II domenica dopo Natale – A Sir 24,1-4.12-16 ; Sal 147(148) ; Ef 1,3-6.15-18 ; Gv 1,1-18 In questa seconda domenica dopo Natale, Pasqua della settimana, la liturgia ci ripropone il prologo del Vangelo di San Giovanni affiancandolo al magnifico testo dell’elogio della Sapienza. Il tema che mi pare possa scaturire da questi testi è ben espresso dalla lettera di San Paolo agli Efesini: è il tema della gioia, dell’entusiasmo che nasce dopo l’ascolto di una notizia che ti cambia la vita. E noi sappiamo bene di che notizia si tratta!  In questo Natale che stiamo tutt’ora celebrando il Signore ci ha riconfermato il suo desiderio di averci come figli. Ha mandato il suo unico figlio, colui che da prima che il tempo esistesse già governava il mondo , colui senza il quale nulla è stato fatto e nulla potrebbe esistere , la Sapienza di Dio . Ci ha mandato questo tesoro proprio per poter essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità . E come può il nostro