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Visualizzazione dei post da 2017

In cammino CON Maria

1 gennaio 2018 Maria SS. Madre di Dio Nm 6,22-27 ; Sal 66(67) ; Gal 4,4-7 ; Lc 2,16-21 Iniziamo un nuovo anno nel nome di Maria, iniziamo un nuovo anno nel nome della mamma, quasi a volerci accoccolare su di lei certi che ci concederà tutte quelle attenzioni di cui ogni figlio ha bisogno. Mettersi nelle mani di Maria però non vuol dire adagiarsi nella bambagia con la speranza che lei si sostituisca a noi nelle fatiche e nelle sofferenza; una buona mamma infatti sa che un figlio per crescere deve fare fatica e rischiare. Maria è un'ottima insegnante, nella sua vita infatti ha camminato faticosamente rischiando la propria vita per crescere assieme a quel figlio che solo lei sapeva quanto importante fosse per l'umanità. Mettersi nelle mani di Maria non significa neppure aver raggiunto la meta del cammino di fede; Maria è il mezzo per arrivare al Padre, non la meta del cammino. Oggi Maria ci spinge a camminare con i nostri piedi, non verso di Lei ma accanto a Lei verso

Non perfetti ma santi

31 dicembre 2017 Santa Famiglia di Nazareth Gen 15,1-6;21,1-3 ; Sal 104(105) ; Eb 11,8.11-12.17-19 ; Lc 2,22-40 In questa domenica successiva al Natale, la liturgia ci invita ad allargare lo sguardo. Se a Natale i nostri occhi erano tutti rivolti sul piccolo bambino adagiato nella mangiatoia, oggi siamo invitati a guardarci attorno e a scorgere la presenza di mamma Maria e di papà Giuseppe: una famiglia. Una famiglia a prima vista come tante, con le loro gioie e i loro dolori, con i loro pensieri e le loro preoccupazioni, ma una famiglia salda nella fede, una famiglia ricca di amore condiviso, una famiglia capace di leggere nella propria vita la storia di Dio. La piccola famiglia di Nazareth è l'incarnazione della Trinità Santissima. Diviene pertanto la presenza misteriosa di un Dio inconoscibile se non attraverso i segni umani dell'Amore ricevuto e donato. Festeggiare oggi la Sacra Famiglia diviene per l'uomo contemporaneo stimolo nel riconoscere un modello da

Lettera di Dio agli uomini

25 dicembre 2017 Natale del Signore Caro figlio, in questi giorni la mia cassetta della posta è intasata da migliaia di lettere, certamente tra queste c'è anche la tua. Ti starai chiedendo come sia possibile visto che non hai scritto nulla. Prova a pensare quante cose hai voluto dirmi in questi giorni, mesi, anni, anche se non le hai scritte sono arrivate tutte al mio cuore! Anche se non ti ho risposto le ho prese tutte seriamente in carico e se non ho fatto nulla per realizzare i tuoi desideri … credimi, l'ho fatto perché ti Amo. Stavo dicendo … ho ricevuto tante lettere in questi giorni, con tanti desideri, dai più estrosi ai più delicati, ma la cosa che più mi lascia stupito ogni volta è che, tra le righe della maggior parte di queste lettere, posso leggere un cuore spento, un cuore che non è più capace di Sperare, un cuore incapace di Amare, un cuore che non sa più guardare il mondo con gli occhi dell'innocenza. Allora ho pensato e mi sono accorto di una cosa

La Disponibilità

24 dicembre 2017 IV domenica di avvento - B 2Sam 7,1-5.8b-12.14a.16 ; Sal 88(89) ; Rm 16,25-27 ; Lc 1,26-38 Eccoci dunque arrivati all'ultima domenica di questo avvento che per quest'anno coincide anche con la vigilia della solennità del Natale. Le letture parlano di casa. Davide, finalmente stabilito nella sua casa dopo essere rientrato in Gerusalemme, vuole costruire una casa in muratura anche per Dio, fino ad allora infatti il Tempio era una tenda che accompagnava la carovana del popolo eletto. Intenzione lodevole quella di Davide al punto tale che il profeta Natan l'appoggia senza pensarci un attimo. Già ma … l'uomo propone e Dio dispone. Nel sonno Dio fa comprendere a Natan che non è una buona idea preoccuparsi dei muri. Dio stesso provvederà, non tanto ad una casa per se stesso ma a dare una casa a Davide: “Il Signore ti annuncia che farà a te una casa”. Che meraviglia! Anche questa volta Dio ci aiuta a cambiare completamente prospettiva! Noi p

La preghiera

22 dicembre 2017 1Sam 1,24-28 ; 1Sam 2,1.4-8 ; Lc 1,46-55 Le letture di quest'oggi ci spronano a verificare quanta fiducia abbiamo in Dio. Abbiamo sentito la preghiera di Anna che offre a Dio quel suo figlio tanto desiderato, tanto richiesto a Dio ed ora che finalmente Dio ha esaudito la sua preghiera … ecco che Anna è pronta a ridonarlo a Colui che glielo ha donato. Come è possibile? Come può una mamma privarsi del proprio figlio? Anna non è l'unica. Ricordate Abramo con Isacco? Ma senza andare tanto lontano nel tempo conosciamo tutti una certa Maria di Nazaret che, nonostante tutte le paure ha sofferto in silenzio sotto la croce l'offrirsi del Figlio suo. Ma come è possibile una preghiera tale? Ingrediente fondamentale è proprio la fiducia. Dopo aver chiesto a Dio tutto quanto ci sembrava legittimo domandare (e su questo siamo tutti gran bravi!) cosa dobbiamo fare? Accogliere il dono tanto richiesto. Certamente! Ma come faccio a sapere di averlo accolto

La Carità

21 dicembre 2017 Ct 2,8-14 ; Sal 32(33) ; Lc 1,39-45 Siamo ormai agli sgoccioli di questo periodo di preparazione al Natale, è abbastanza ricorrente imbattersi in penitenti che con un po' di tristezza nel cuore confidano di non essersi ancora accorti di essere in avvento, di non aver fatto ancora nulla per preparasi al Natale. Questi tre giorni di preparazione immediata possono essere un ottimo tempo di recupero. Lasciamoci guidare dalla Parola, lasciamoci accompagnare verso il mistero che ancora una volta ha deciso di entrare nella storia dell'umanità. “A cosa devo che la madre del mio Signore venga da me?”. È la domanda che senza pudore Elisabetta ha rivolto alla cugina Maria. Perché questa visita? “Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa”. Il movimento veloce, oserei dire urgente di Maria è frutto di qualcosa che è avvenuto in lei. Maria ha appena ricevuto la visita dell'angelo Gabriele, lo abbiamo sentito ieri e lo risentiremo e

Voce dell'Amore

17 dicembre 2017 III domenica di Avvento Is 61,1-2.10-11 ; Lc 1,46-50.53-54 ; 1Ts 5,16-24 ; Gv 1,6-8.19-28 In questa 3 domenica di avvento, Pasqua della settimana, la Parola continua a metterci sotto gli occhi la figura di Giovanni il Battista. Oggi ce lo mostra come testimone autorevole in un processo. Chi è questo Giovanni, è la domanda che ritorna in tutto il testo biblico. Come mai testimonia ad un processo? Possiamo anche chiederci: chi è il processato? All'inizio del Vangelo Giovanni dice esplicitamente che il Battista “ venne come testimone per dare testimonianza alla luce ”. Giovanni è nel mondo non per attirare su di se l'attenzione ma per deviare lo sguardo dell'uditorio sulla Luce, quella vera: Gesù. È talmente importante non dire chi è lui che durante l'interrogatorio per ben tre volte Giovanni dice chi “ non è ”, lasciando solo alla fine, quasi per dare una piccola consolazione a coloro che lo interrogano, un tentativo di definizione di se stes

Chiamati a diventare santi

8 dicembre 2017   Immacolata concezione della Beata Vergine Maria   Gen  3,9-15.20 ;  Sal  97(98) ;  Ef  1,3-6.11-12 ; Lc 1,26-38   In questa solennità che ogni anno ci raggiunge in pieno tempo di Avvento, la Parola di Dio cerca di farci riflettere su quel grande mistero che siamo noi. In Maria, modello di ogni credente, infatti contempliamo l'opera della salvezza perché possa essere per ognuno di noi stimolo e sostegno nel percorrere lo stesso cammino.   “ In Cristo, Dio ci ha scelti prima della creazione del mondo per essere santi ed immacolati di fronte a lui nella carità, predestinandoci ad essere figli adottivi mediante Gesù Cristo, secondo il disegno d'amore della sua volontà, a lode dello splendore della sua grazia, di cui ci ha gratificati nel Figlio amato ”.   Sono le parole di S. Paolo che abbiamo appena proclamato nella seconda lettura. Non stanno parlando solo di Maria, ma di lei e di ognuno di noi, figli di Dio perché creati dal suo amore fin

Profeti veri dell'oggi

10 dicembre 2017 II domenica di Avvento – B Is 40,1-5.9-11 ; Sal 84(85) ; 2Pt 3,8-14 ; Mc 1,1-8 In questa 2^ domenica di Avvento, Pasqua della settimana, la Parola di Dio ci regala la figura di Giovanni il Battista. Un uomo straordinario, che segna il passaggio dall'Antico al Nuovo Testamento. Un uomo che è insieme profeta e apostolo, ultimo dei profeti ma primo degli apostoli. Un uomo inquietante ed assieme affascinante. Cosa lo rende straordinario? Perché una grande schiera di persone va da lui? Giovanni è nel deserto e in questo luogo lontano dal mondo predica, urla al mondo la venuta di Dio. Ma perché nel deserto, non sarebbe più logico andare nella piazza di una grande città per far sentire la tua voce, per cercare di trasmettere a più persone il tuo messaggio? Eppure Giovanni va nel deserto e ciò che più colpisce è che da “ tutta la regione della Galilea e tutti gli abitanti di Gerusalemme ” accorrono per sentirlo! Giovanni ha un segreto: è vero! Ciò che predica l

Vigiliamo in attesa del Veniente

3 dicembre 2017 I domenica di avvento – B Is 63,16b-17.19b;64,2-7 ; Sal 79(80) ;1Cor 1,3-9 ; Mc 13,33-37 Quest'oggi iniziamo un nuovo anno liturgico, con la prima domenica di avvento infatti il ciclo del calendario liturgico ricomincia daccapo. Ogni inizio è portatore di buoni auspici, ogni inizio ci aiuta a ravvivare la speranza che il passato non ci ha inglobato nel nulla facendoci perdere la speranza. La vita del credente è un'attesa continua del ritorno di Gesù, col tempo quest'attesa rischia di lasciare il posto al sonno, come le vergini stolte, come i discepoli nell'orto degli ulivi. La liturgia di oggi ci sprona a restare vigilanti. Ciò che attendiamo è un Qualcuno non un qualcosa e questo Qualcuno può arrivare da un momento all'altro, non per controllare o per giudicare le nostre azioni, ma per tornare a casa. Provate ad immaginare cosa potrebbe succedere se il padrone della parabola raccontata nel vangelo tornasse e tutti i suoi servi, soprattutt

La follia dell'Amore

26 novembre 2017 Cristo Re dell'universo Ez 34,11-12.15-17 ; Sal 22(23) ; 1Cor 15,20-26.28 ; Mt 25,31-46 In quest'ultima domenica del Tempo Ordinario, Pasqua della settimana, la Parola ci invita come sempre a cambiare prospettiva sul mondo ma soprattutto su Dio. Oggi festeggiamo Cristo, Re dell'universo; abbiamo letto il brano di Matteo conosciuto come il giudizio universale (e già ci viene l'orticaria) e la profezia di Ezechiele che … pare andare nella stessa direzione del Vangelo, per lo meno si parla di un pastore che ha a che fare con le sue pecore. Ma proviamo a vedere un po' più da vicino questi testi. Il Vangelo parla di un re, ma se leggiamo attentamente è un re diverso da tutti gli altri. Normalmente nell'immaginario comune, un re sottomette il suo popolo, non per niente noi parliamo di sudditi, ma il re di cui ci parla il Vangelo è un re che per verificare la fedeltà del suo popolo scende in campo in prima persona, si mischia agli ultimi

I miei occhi negli occhi di Dio

19 novembre 2017  XXXII domenica del TO – A Pr 31,10-13.19-20.23-31 ; sal 127(128) ; 1Ts 5,1-6 ; Mt 25,14-30 In questa 32 domenica del tempo ordinario, Pasqua della settimana, la Parola ci obbliga a guardare in faccia Dio. Quale volto vediamo?  “So che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso” Sono le parole del servo che ha ricevuto un solo talento. Quest’uomo nel volto di Dio vede tutto questo e  agisce di conseguenza. Forse quel padrone sapeva che sarebbe finita così, sapeva che quel talento rischiava di non portare frutto, per questo non ne ha rischiati di più.  Noi quale sguardo vediamo negli occhi di Dio? Lui ha rischiato parecchio affidandoci tante cose: la nostra vita anzitutto, il mondo in cui viviamo, la famiglia che ci ha donato, i figli, gli amici … noi come ci siamo comportati con questi doni? Il giorno in cui ci verranno chiesti indietro, perché nonostante quello che pensiamo ci sono stati affidati, non regalati, il giorno in cui ci

Ama Cerca Desidera la Sapienza

12 novembre 2017 XXXII domenica del TO – A Sap 6,12-16 ; sal 62(63) ; 1Ts 4,13-18 ; Mt 25,1-13 Il sapore di queste ultime domeniche del tempo ordinario, pasque settimanali, è quello di qualcosa che volge al termine e come tutte le cose che stanno finendo ci comunicano tristezza e angoscia se si tratta di  un qualcosa che ci piace; diversamente, se vediamo il termine di qualcosa che non sopportiamo, sperimentiamo sollievo ed allegrezza.  Possiamo chiederci come stiamo vivendo questi momenti? Le letture appena proclamate quali sentimenti ci trasmettono?  Il termine di un anno pone sempre la questione di come abbiamo vissuto e di quali progetti ci poniamo davanti per ciò che inizierà. Certo perché sappiamo bene che questa 32^ domenica, terzultima del tempo ordinario, ci accompagna verso una fine che è allo stesso tempo un inizio, come il giovedì dell’ultima cena è allo stesso tempo l’inizio della fine e il primo passo della Pasqua che, proprio in ciò che ci appariva come termine ultimo di

Credenti credibili

5 novembre 2017 XXXI domenica TO – A Ml 1,14b-2,2b.8-10 ; Sal 130(131) ; 1Ts 2,7b-9.13 ; Mt 23,1-12 In questa 31 domenica del Tempo Ordinario, Pasqua della settimana, la Parola ci punzecchia parecchio. Certamente ad una prima lettura ci viene spontaneo difenderci dicendo che non è per noi ma … per il mio parroco, per il mio vescovo, per tutti quelli che stanno comodamente seduti nelle curie di ogni diocesi. Ma l’evangelista è chiaro: “ Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli ”. Quello che ci sta narrando dunque è per tutti noi che ci diciamo cristiani cioè seguaci di Cristo. E cosa ci dice? Cerca di farci abbassare le creste. Cerca di farci comprendere che prima di essere tutto ciò che pensiamo di essere (bravi preti, bravi genitori, bravi manager, bravi educatori, bravi allenatori …) siamo bambini che devono crescere ai suoi insegnamenti (“ come un bimbo svezzato in braccio a sua madre, come un bimbo svezzato è in me l’anima mia” ), prima di dare tanti insegnamenti