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Visualizzazione dei post da maggio, 2015

Il mistero della vita di Dio!

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31 maggio 2015  SS. Trinità Dt 4,32-34.39-40 ; Sal 32(33) ; Rm 8,14-17 ; Mc 28,16-20 In questa domenica, Pasqua della settimana, con tutta la Chiesa festeggiamo solennemente la SS. Trinità. Ci troviamo cioè a festeggiare un grande mistero, perché? La Trinità è Dio in tre persone uguali e distinte ma nell’unità di una sola sostanza. Cosa significa? Non lo so, se lo sapessi non sarebbe un mistero. Ma una cosa è certa: è proprio questo mistero che rende grande Dio. È proprio ciò che tentava di dire Mosè al popolo raccontando l’evento del roveto ardente: “ Vi fu mai cosa grande come questa e si udì mai cosa simile a questa? ”. La grandezza di Dio è proprio confermata da ciò che l’uomo non può conoscere né immaginare. Cosa è mai un essere che sono tre ma nello stesso tempo è uno solo? Solo Dio può pensare una cosa del genere, mai nessun uomo potrebbe immaginarla! Siamo difronte quindi alla festa che più di tutte le altre ci mette difronte a Dio ma è pure la festa che rafforza

Dio-dentro-di-noi

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24 maggio 2015 Pentecoste At 2,1-11 ; Sal 103 (104) ; Gal 5,16-25 ; Gv 15,26-27.16,12-15 Sono ormai passati 50 giorni dal giorno di Pasqua e concludiamo oggi questo lungo tempo pasquale. Non chiudiamo una porta per aprirne un’altra ma terminiamo di vivere con lo sguardo rivolto verso il cielo perché ormai quel Gesù che abbiamo visto vincere la morte e salire alla casa del Padre ora risiede dentro di noi. Il Dio-con-noi dell’Antico Testamento è divenuto in Cristo il Dio-in-mezzo-a-noi ed ora è stabilmente il Dio-dentro-di-noi.  Con il dono dello Spirito Santo Gesù infatti , ha voluto lasciare in ogni uomo che lo desidera la sua presenza viva ed efficace. Lo Spirito Santo, questo grande sconosciuto! La tradizione ci ha trasmesso diverse immagini per parlarci dello Spirito ma cosa è veramente?  È Padre dei poveri, è colui che porta doni, è luce dei cuori; è consolatore, ospite che dona sollievo; ha il potere di lavare ciò che è sudicio, di bagnare ciò che è arido, di sanar

Quanto è microscopica la mia fede!

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17 maggio 2015 Ascensione di NSGC At 1,1-11 ; Sal 46(47) ; Ef 4,1-13 ; Mc 16,15-20 Quaranta giorni fa, nel giorno di Pasqua, assistevamo alla scena delle donne e dei discepoli che davanti alla tomba vuota si sentivano dire: “Non è qui”. Oggi assistiamo alla scena di quegli stessi uomini che fissano il cielo mentre Gesù se ne va e si sentono dire di nuovo da due uomini in bianche vesti: “Perché state a guardare il cielo?”. I discepoli di Gesù pare continuino a cercare il loro maestro là dove lui non c’è più. Noi spesso ci lamentiamo che Dio non c’è, che non si fa vedere, sentire … ma dove lo stiamo cercando? Non è che anche noi come quei suoi seguaci lo cerchiamo dove lui non c’è più? Se così fosse siamo su una buona strada, la stessa dei primi discepoli; ma allora anche noi come loro dobbiamo iniziare ad ascoltare le sue parole: “ Non spetta a voi conoscere i tempi o i momenti che il Padre ha riservato al suo potere, ma riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà

Chi sono gli amici di Gesù?

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10 maggio 2015 VI domenica di Pasqua At 10,25-26.34-35.44-48 ; Sal 97(98) ; 1Gv 4,7-10 ; Gv 15,9-17 In questa 6^ domenica di Pasqua, ci viene donata la possibilità di proseguire la riflessione di domenica scorsa. Se ricordate dicevo che Gesù è misericordioso ma non fesso. Su questa affermazione qualcuno ha riflettuto tutta settimana e ne sono contento. Oggi riprendiamo da questo punto. I primi seguaci di Gesù erano ebrei e quando la predicazione si è spinta oltre i confini dei territori ebraici … sono sorti i primi problemi. Anche questi primi cristiani, come ogni ebreo, erano convinti che ci fosse un popolo prescelto e che Dio si manifestasse soltanto a loro. È Pietro che inizia a rendersi conto, grazie anche all’esperienza portata da Paolo, che “ Dio non fa preferenze di persone ”, come del resto facciamo noi tutti i giorni, “ ma accoglie chi lo teme e pratica la sua giustizia, a qualunque nazione appartenga ”. Questa è una rivoluzione confermata dall’azione dello Spirit

Dio è misericordioso, non fesso!

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3 maggio 2015 V domenica di Pasqua At 9,26-31 ; Sal 21(22) ; 1Gv 3,18-24 ; Gv 15,1-8 In questa 5^ domenica del tempo di Pasqua dobbiamo prepararci ad una bella tirata di orecchie. La parola di Dio, infatti, non guarda in faccia a nessuno e con molta chiarezza ci consegna la regola base per essere veri seguaci di Gesù, per essere veri cristiani. “ Non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità ”. Sono le parole di Giovanni, il quale conferma questo suo invito ricordandoci il comandamento di Dio: “ che crediamo nel nome del Figlio suo Gesù Cristo e ci amiamo gli uni gli altri, secondo il precetto che ci ha dato ”. Cari amici, penso che ognuno di noi, nessuno escluso, debba molto riflettere su questo. Sono pressoché convinto che nessuno di noi qua oggi possa dirsi cristiano fino in fondo, ognuno di noi, infatti, ha dei conti in sospeso con qualcuno, chi più chi meno. Che cosa facciamo affinché questi conti si azzerino? Che cosa facciamo affinché l’amore c