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Visualizzazione dei post da agosto, 2015

Dalla Parola ai fatti!

30 agosto 2015 XXII domenica TO – B Dt 4,1-2.6-8 ; Sal 14(15) ; Gc 1,17-18.21b-22.27 ; Mc 7,1-8.14-15.21-13 In questa 22^ domenica del tempo ordinario, Pasqua della settimana, la Parola ci aiuta a comprendere la grande differenza che c’è tra religione e religiosità. Cuore di tutto il discorso sta la Parola ed in particolare la legge che la parola trasmette. Per i farisei e gli scribi tale legge si è trasformata automaticamente in un numero spropositato di prescrizioni da rispettare alla lettera ma il perché era necessario fare o non fare alcune cose … si era perso nei meandri della storia. Questa è religiosità: un insieme di pratiche da rispettare. Gesù oggi ci chiede di andare oltre. Non che le prescrizioni della tradizione siano sbagliate ma bisogna comprenderne il significato. Potrei chiedere oggi ad ognuno di noi quanto è importante andare a messa. Certamente voi mi risponderete che è molto importante ed è vero. Se però vado a messa e non ascolto nulla della Parola di

Il Paradiso sulla terra

16 agosto 2015 XX domenica TO Pr 9,1-6 ; Ef 5,15-20 ; Gv 6,51-58 In questa 20^ domenica del tempo ordinario, Pasqua della settimana, la Parola di Dio riporta la nostra attenzione sul tema dell’eucarestia. Mi vien da dire che le parole di quest’oggi sono le più scottanti, sono quelle che toccano i temi più spinosi e scomodi. Riascoltate le parole di Gesù: “Il pane che io darò è la mia carne.   … Se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. … Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna. … Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. … Colui che mangia me vivrà per me. … Questo è il pane disceso dal cielo.” Sono frasi che fanno rabbrividire, saranno da prendere sul serio o sono immagini per dire altro? Non sono immagini, si tratta di parole da prendere alla lettera. L’eucarestia è vero corpo e sangue di Cristo. Ogni volta che facciamo la comunione lo confermiamo rispondendo al sacerdote

Chi è il mio prossimo? o meglio ... di chi sono prossimo?

16 agosto 2015 S. Rocco Is 58,6-11 ; Sal 111 ; 1Gv 3,14-18 ; Lc 10,25-37 In questo giorno festeggiamo solennemente il nostro S. patrono: S. Rocco. Cosa ha fatto sì che Rocco di Montpellier, che visse a cavallo tra il 1200 e il 1300, divenisse famoso al punto tale che anche noi oggi ne facciamo memoria? Non si sa molto sulla sua vita ma su pochi tratti fondamentali sono d’accordo tutti gli storici: Rocco lascia la Francia a circa 20 anni dopo la morte di entrambi i genitori per pregare sulla tomba dei santi Pietro e Paolo. Si mette perciò in cammino verso Roma quando per strada incontra alcune città infestate dalla peste. Rocco con il segno della croce sul corpo dei malati li guarisce. Quest’attenzione al malato e la sua grande fede prodigiosa fa si che, dopo la guarigione di un cardinale in un ospedale di Roma, Rocco possa essere accolto in udienza dal santo padre. Compiuto il suo pellegrinaggio nella città santa può ora tornare a casa ma lungo il cammino anche lui viene colpi

Ad maiorem Dei gloriam.

15 agosto 2015 Assunzione di Maria SS. In questo giorno di festa, la liturgia ci offre due icone bibliche che parlano da se. Nella vigilia il brano di vangelo in cui Gesù dichiara beati tutti coloro che ascoltano la Parola di Dio e nel giorno il brano di Maria che corre in aiuto della cugina Elisabetta . Cosa ci dicono questi testi della solennità che stiamo celebrando? Potremmo dire che Maria è la donna dell’ascolto, la donna del fare e la donna della lode; sono queste tre qualità che hanno reso questa donna l’esempio di vita per tutti coloro che vogliono seguire suo figlio Gesù. Proviamo a vederle una ad una. Maria donna dell’ascolto. Anzitutto Maria è una donna che ha sempre preso seriamente la Parola di Dio. Ciò che noi chiamiamo Antico Testamento era per lei testo di riferimento per la sua crescita. Come ogni ragazza ebrea cresce utilizzando il libro sacro come sussidiario, libro scolastico che contiene tutti gli insegnamenti di cui un fanciullo ha bisogno per crescere.

Fatevi dunque imitatori di Dio!

9 agosto 2015 XIX domenica del TO - B 1Re 19,4-8 ; Sal 33(34) ; Ef 4,30-5,2 ; Gv 6,41-51 In questa 19 domenica del tempo ordinario, pasqua della settimana, la Parola ci sprona a riflettere sulla grandezza dell’eucarestia. L’immagine del profeta Elia che si lascia morire all’ombra della ginestra, è l’immagine di ogni uomo che perde ogni speranza nel suo domani. Possiamo dire che è l’immagine dell’uomo di oggi che guarda al suo ombelico e quando si rende conto di aver perso ogni legame con il mondo si lascia morire nella depressione o nelle dipendenze più svariate, dall’alcool al fumo, dal gioco e alla droga. Cosa ridà forza ad Elia per rimettersi in piedi e ricominciare a camminare? Un pane disceso dal cielo. Quelle focacce portate dall’angelo del Signore hanno ritemprato il corpo di Elia e gli hanno   permesso di camminare fino al monte di Dio. L’eucarestia è il pane disceso dal cielo che ci permette di superare ogni nostra depressione, ogni nostro malanno del corpo e dell