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Visualizzazione dei post da 2019

Verso Gesù con Maria ...

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1 gennaio 2020 Maria SS. Madre di Dio Nm 6,22-27 ; Fal 4,4-7 ; Lc 2,16-21 Madonna di Stalingrado Iniziamo il nuovo anno con la solennità di Maria SS. Madre di Dio; e se è madre è perché un figlio è nato da lei. Come non ricordare a questo punto le parole di Gesù sulla croce: “ «Donna, ecco il tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco la tua madre!» . (Gv 19,26b-27) È la seconda lettura che spinge la nostra riflessione in questa direzione: “ perché ricevessimo l’adozione a figli. E che voi siete figli lo prova il fatto che Dio mandò nei vostri cuori lo Spirito del suo Figlio, il quale grida: Abba! Padre! ” Iniziamo dunque questo nuovo anno cercando di riconoscerci figli; figli di un Padre che facciamo fatica a vedere, figli di un Padre che qualcuno sostiene non esistere neppure … ma figli di una Madre che anche i più miscredenti invocano nel momento del bisogno! Com’è che da Maria andiamo con tanta riverenza e tanta passione ma da suo figlio Gesù facciamo così fati

Dio migrante con l'umanità ...

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29 dicembre 2019 Santa Famiglia Sir 3,3-7.14-17a ; Sal 127(128) ; Col 3,12-21 ; Mt 2,13-15.19-23 In questa prima domenica dopo il Natale di Gesù, Pasqua della settimana, festeggiamo la Santa Famiglia di Nazareth. Pensare a Maria, a Giuseppe e al loro piccolo Gesù, costretti a scappare lontano dalla loro patria, dalla loro famiglia, dai loro amici; abbandonare tutto, legami, possedimenti, sogni … Non mi possono che venire in mente i tanti profughi che ogni giorno scappano dalla loro terra per i più svariati motivi! Potremmo dire che all’interno della grande massa di migranti che nella storia (non solo da qualche decennio ma da sempre) si sposta per cercare vita migliore … c’è anche la famiglia di Nazareth. Il vangelo di Matteo mette in evidenza la figura di Giuseppe; poteva benissimo gettare la spugna, dopotutto quel bambino non era il suo e … va bene aprire la casa ma mettersi addirittura il pericolo … Invece di nuovo Giuseppe il Giusto si prende cura della donna ch

Natale: Tragedia dell'umanità e pazzia di Dio ...

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25 dicembre 2019 Santo Natale Matthias Stomer_Natività_1640 Pensando al Natale quest’anno continuo a ripetermi come noi credenti dobbiamo riuscire a superare tutta quella poesia che la società ha costruito attorno a questo evento. Non so come ci siamo arrivati, non conosco la storia del pensiero sociale attorno alle festività natalizie, la cosa certa è che, alle origini di poesia ce n’era proprio poca. Lo sapevano bene gli artisti che in occidente hanno raffigurato l’evento, così come lo sapevano bene i mistici che hanno scritto meravigliose icone. In ognuno di questi preziosi manufatti possiamo trovare tutta la tragedia dell’umanità e tutta la pazzia di Dio. La tragedia dell’umanità perché Gesù è nato proprio in mezzo a quelle che papa Francesco oggi chiamerebbe “le periferie del mondo”; e tutta la pazzia di Dio perché nelle immagini della natività possiamo già scorgere tutti i segni che evidenziano la fine di quella vita, ma potremmo dire il fine di quella nasci

Dio ti salva nel quotidiano

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22 dicembre 2019 IV Domenica di Avvento – A Is 7,10-14 ; Sal 23(24) ; Rm 1,1-7 ; Mt 1,18-24 In questa quarta domenica di Avvento, Pasqua della settimana, la figura predominante il vangelo è quella di San Giuseppe. Un uomo che non appare molte volte nella scrittura ma che oggi sembra proprio attirare l’attenzione su di sé. Cosa ha fatto di straordinario? L’enigma è subito risolto dicendo che ha accolto in casa sua Maria con l’unica certezza che lui non era il padre del bambino che lei portava nel grembo! Oggi certamente parlare di ragazze madri non sconvolge come duemila anni fa, ma penso che se la tua morosa scoprisse di essere incinta e tu hai la certezza di non essere il padre … forse un pensiero prima di sposarla o di andare a convivere con lei te lo fai! In verità anche Giuseppe si è fatto due domande e ha rischiato di passare almeno una notte insonne adagiandosi nel suo giaciglio con questo pensiero per la testa … Aveva due sole certezze: la prima che lui amav

Oltre l'uomo

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15 dicembre 2019 III domenica di Avvento – A Is 35,1-6a.8a.10 ; Sal 145(146) ; Gc 5,7-10 ; Mt 11,2-11 Siamo ormai giunti alla 3^ domenica di avvento e la Parola ci spinge a rallegrarci nel Signore. Ormai il Salvatore è fuori dalla porta di casa e a momenti potrebbe suonare il campanello! Siamo pronti a riconoscerlo? Certo che lo riconosceremo, lui arriverà e sistemerà tutte le questioni in sospeso; il male verrà annientato e il bene trionferà per sempre! Lo dice anche il profeta Isaia: Ecco il vostro Dio, giunge la vendetta, la ricompensa divina. Egli viene a salvarvi. Finalmente un po’ di giustizia su questa terra! Già amici, la tentazione è davvero grande! Ma … questo pensiero è lo stesso di Giovanni e dei suoi contemporanei! Gesù è arrivato, ma senza un esercito! Gesù è arrivato, ma non ha neppure la forza per affrontare le guardie romane! Gesù è arrivato, ma il male lo viviamo ancora oggi nella nostra vita! Dove è la fregatura? Come è possibile che in migliaia di

Un tesoro per il Regno

4 agosto 2019 XVIII domenica Tempo Ordinario – C Qo 1,2;2,21-23 ; Sal 89(90) ;Col 3,1-5.9-11; Lc 12,13-21 In questa XVIII domenica del Tempo Ordinario, pasqua della settimana, la parola ci invita a riflettere sul problema principale della nostra esistenza: il dominio del denaro sulla vita degli uomini. L’illusione di libertà nella quale viviamo ci acceca e non ci accorgiamo che in realtà siamo mossi tutti dal dio denaro! Sto trascorrendo una settimana sulla collina di Taizé, tanti sembrano sostenere che sia un posto fuori dal mondo ma in realtà sappiamo tutti che non lo è, eppure qui qualcosa mi fa pensare al quotidiano e ad un modo diverso di viverlo. Faccio una divagazione (mi permetto di farla perché questa settimana l’omelia non è destinata ad un assemblea liturgica ma è solo per i navigatori del web) che mi è balenata nella mente ieri sera mentre, fuori dalla tenda, contemplavo il cielo stellato. Guardavo le stelle e ad un tratto ho pensato: e se ci fosse veramente

La gioia dell'accoglienza collaborativa...

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8 dicembre 2019 Immacolata Concezione di Maria 2 domenica Avvento Gen 3,9-15.20 ; Sal 97(98) ; Ef 1,3-6.11-12 ; Lc 1,26-38 Quest’anno ci offre la possibilità di contemplare il mistero della Concezione Verginale di Maria alla luce del cammino di avvento che proseguiamo in questa seconda domenica. Accogliere il saluto del messaggero di Dio con gli atteggiamenti di Maria non è certamente cosa facile! Maria non si spaventa nel vedere il messaggero celeste e non crede irrealizzabile il progetto che Dio ha su di lei, si mostra invece accogliente e curiosa sul da farsi. Sono questi atteggiamenti che portano l’evangelista a offrire a questa giovinetta il titolo di “ amata da Dio ” questo significa “ piena di grazia ”. Maria è l’amata da Dio perché non teme la sua presenza né teme di aderire al progetto di Dio su di Lei, seppur chiaramente di difficile comprensione. Lei stessa offrirà tutta la sua persona a servizio di Dio che la chiama a collaborare in modo sempre più incisiv

Dal COSA al COME per VIVERE l'attesa ...

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1 Dicembre 2019 1 domenica di Avvento – A Is 2,1-5 ; Sal 121(122) ; Rm 13,11-14° ; Mt 24,37-44 Con questa prima domenica di Avvento inizia un nuovo anno liturgico e insieme il nostro cammino verso il Natale. Ma di quale Natale parlano le letture che abbiamo proclamato? Noi siamo soliti pensare alla poesia del Natale, pensiamo al bambino nella culla attorniato dal bue e dall’asinello e dai suoi cari: Maria e Giuseppe; i magi; i pastori. Non possono mancare nel nostro presepe le pecorelle, le lucine, la musichetta … ma quest’oggi le letture pare non parlino proprio di questo! Sembrano invece proseguire le visioni apocalittiche delle scorse domeniche: “ Alla fine dei giorni ” (prima lettura) … Ci viene in aiuto il vangelo: “ Come furono i giorni di Noé … ” già, come furono quei giorni? “ Mangiavano e bevevano, prendevano o moglie e prendevano marito …” cioè facevano tutto ciò che facciamo noi! Dunque, il giorno di questa fine dei tempi è l’oggi che stiamo vivendo. Non

Un Regno di Valori Vitali

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24 novembre 2019 N. S. Gesù Cristo Re dell’Universo – C 2Sam 5,1-3 ; Sal 121(122) ; Col 1,12-20 ; Lc 23,35-43 Siamo nell'ultima domenica del tempo ordinario, Pasqua della settimana, e la Chiesa festeggia solennemente Cristo Re dell’Universo. Vi confesso che quando ho letto i brani della scrittura proposti mi sono stupito. Vada per l’elezione a Re di Davide che ci aiuta a comprendere dal punto di vista umana la regalità di Gesù; vada per la seconda lettura in cui Paolo esalta la persona di Gesù e le sue gesta; dopo un introduzione di questo tipo aspettavo un vangelo che esaltasse Gesù, che ne so magari l’ingresso trionfale in Gerusalemme; invece la liturgia ci propone un brano tratto dalla passione di Luca, in particolare le derisioni dei presenti e il dialogo con i malfattori. Come unire quest’immagine di uomo perdente all'immagine di Re dell’universo che la Chiesa vuole offrirci quest’oggi? Poi ho pensato ad alcuni volti sofferenti che ho incontrato nella vita, v

La Speranza cambia il mondo ....

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17 novembre ’19 XXXIII domenica TO – C Aggiungi didascalia Ml 3,19-20a ; Sal 97(98) ; 2Ts 3,7-12 ; Lc 21,5-19 In questa 33^ domenica del Tempo Ordinario, Pasqua della settimana, la Parola di Dio ci spinge a fare uno sforzo per non scadere nel pessimismo. L’anno liturgico sta per finire, siamo alla penultima settimana e la liturgia ci pone come letture dei testi che allungano il nostro sguardo sino ai confini di quanto possiamo immaginare. Le descrizioni cosiddette apocalittiche, ovvero degli eventi ultimi, ci portano alla mente fatti di cronaca che non vorremmo mai vedere: chiese che crollano, guerre e rivoluzioni, persecuzioni violente … vuol dire che la fine del mondo è dietro l’angolo? In troppi ogni tre per due la attendono nelle forme più stravaganti ma finora nessuno ha mai indovinato la data … ricordate il passaggio all’anno 2000? Ma ancora più recente il 21 dicembre 2012? Qualcuno la aspettava per il 2012 ma poi ha cambiato idea e la attende per il 2035 (o comunqu

OGGI DEVO fermarmi a casa tua!!!!!

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3 novembre 2019 XXXI domenica TO – C Sap 11,22-12.2 ; Sal 144(145) ; 2Ts 1,11-2,2 ; Lc 19,1-10 In questa 31 domenica del Tempo ordinario, Pasqua della settimana, la Parola ci spinge a pensare nuovamente alla nostra fede ed alle opere che la accompagnano. La vicenda di Zaccheo la conosciamo davvero tutti eppure è così lontana dal nostro vivere quotidiano! Zaccheo cerca Gesù, desidera vedere il suo volto, forse perché vuole essere sicuro che passando sul suo territorio pagasse le tasse, forse perché ne aveva sentito parlare, forse perché sente che tanti lo vogliono vedere e si incuriosisce … non importa il perché, sta di fatto che desidera vederlo e fa tutto il possibile per riuscire nel suo intento. Sarà forse per questo suo desiderio profondo che Gesù sente il suo richiamo? Di fatto succede che Gesù alza lo sguardo ed incrocia lo sguardo curioso di Zaccheo e questo scambio di sguardi fa muovere in Zaccheo un qualcosa che verrà mostrato solo dai gesti successivi. Quanta

noi ... santi della porta accanto !

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1 novembre 2019 Solennità di Tutti i santi Ap 7,2-4.9-14 ; Sal 23(24) , 1Gv 3,1-3 ; Mt 5,1-12a L’esortazione apostolica di papa Francesco Gaudete ed exultate sulla chiamata alla santità nel mondo contemporaneo, ha sollevato tanto stupore ma allo stesso tempo tante discussioni. Siamo soliti pensare ai santi come a figure quasi irreali, appartenenti al passato, modelli da guardare ma lontani mille miglia dal nostro ordinario; il Papa ci dice: “ Mi piace vedere la santità nel popolo di Dio paziente: nei genitori che crescono con tanto amore i loro figli, negli uomini e nelle donne che lavorano per portare il pane a casa, nei malati, nelle religiose anziane che continuano a sorridere ” (GE 7). Papa Francesco la chiama “ santità della porta accanto ”. Penso sia questo che sconvolge le nostre esistenze. “ Questa santità a cui il Signore ti chiama – prosegue ancora il papa – andrà crescendo mediante piccoli gesti. Per esempio: una signora va al mercato a fare la spesa, incont

Giusti davanti a Dio ...

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27 ottobre 2019 XXX domenica TO – C Sir 35,15b-17.20-22a ; Sal 33(34) ; 2Tm 4,6-8.16-18 ; Lc 18,9-14 In questa 30^ domenica del Tempo Ordinario, Pasqua della settimana, la Parola ci mette difronte ad una realtà che con troppa facilità vediamo sugli altri ma a volte o spesso colpisce anche noi: “ l’intima presunzione di essere giusti ” con la conseguenza che ci diviene troppo facile puntare il dito sugli altri … La figura del fariseo non è completamente da disprezzare, è davvero una brava persona fin troppo puntigliosa nel rispettare la Legge, eppure “ una cosa ancora ti manca ” (Lc 18,22) come dirà Gesù al notabile ricco … Non basta osservare scrupolosamente i comandamenti e le tradizioni né stare in modo ordinato quando siamo davanti all’altare o precipitosi ad ogni suono delle campane … Gesù oggi ci dice che ciò che da forza e spessore a tutti questi gesti è uno sguardo giusto sull’altro. Quale è lo sguardo giusto sull’altro? Lo sguardo di Gesù, lo sguardo di colui ch

Maria donna della Carità

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20 ottobre 2019 Solennità parrocchiale della Madonna del Voto Sof 3,14-17 ; Sal 125 ; Rom 12,9-16b ; Lc 1,39-56 In questa 3 domenica di ottobre la nostra comunità si veste di festa nel ricordo della promessa fatta nel 1898. I vostri trisavoli ci chiedono oggi di lodare Dio per il buon raccolto e quindi per le meraviglie del creato. Risuona proprio come una campana in festa la prima parola letta del profeta: Rallegrati! Siamo appunto chiamati a rallegrarci … ma siamo ancora capaci di rallegrarci per le meraviglie del creato? Siamo ancora capaci di riconoscere la bellezza dei doni quotidiani di Dio? Abbiamo ripetuto più volte nel ritornello al Salmo: “Il Signore ha fatto meraviglie per noi”; ma ci crediamo veramente? Cosa significa per noi oggi fare festa? Per i vostri trisavoli è significato riunirsi attorno alla statua della madonna e all’eucarestia … per noi oggi? Forse vuol dire fare un giro alle giostre … comprare qualcosa di inutile sulle bancarelle … fare un

La pazzia ... primo passo verso la Fede

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13 ottobre 2019 XXVIII domenica TO – C 2Re 5,14-17 ; Sal 97(98) ; 2Tm 2,8-13 ; Lc 17,11-19 Il questa 28^ domenica del tempo ordinario, Pasqua della settimana, la parola continua a pungolarci sulla questione della fede. Oggi ci vengono consegnate alcune caratteristiche della fede sulle quali poterci confrontare: lo stupore; la fiducia; la gratitudine. Anzitutto lo stupore . Nella prima lettura è Naaman il Siro, uno straniero pagano, a stupirsi; nel vangelo è il Samaritano a stupirsi. Lo straniero è colui che riesce a vedere cose meravigliose laddove l’autoctono vede l’ordinario. Gli occhi dello straniero brillano meravigliati davanti a ciò che l’abitante del luogo vede ogni giorno e da per scontato. Così a Naaman viene chiesto di fare il bagno in un fiume e al Samaritano viene chiesto di ascoltare la parola di Gesù. In secondo luogo, la fiducia . La fiducia che è parente stretta della pazzia. Naaman, anche se con una piccola spinta (che possiamo leggere nella versione in

Quanta è la mia poca fede?

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6 ottobre 2019 XXVII domenica TO – C Ab 1,2-3;2,2-4 ; Sal 94(95) ; 2Tm 1,6-8.13-14 ; Lc 17,5-10 In questa 27^ domenica del Tempo Ordinario, Pasqua della settimana, la Parola ci aiuta a riflettere sulla fede. Quanto è grande la nostra fede? Quanto è forte la nostra fede? Quanto cammino dobbiamo ancora fare? Oppure ci sentiamo già arrivati? È interessante la domanda degli apostoli: “ Accresci in noi la fede! ” È una domanda che nasce subito dopo l’invito di Gesù a perdonare sempre il fratello che commette una colpa contro di te, anche se fosse sette volte a giorno … È interessante! Noi su cosa misuriamo la nostra fede? Pensiamo di avere fede perché diciamo le preghiere del mattino e della sera; pensiamo di avere fede perché andiamo a messa la domenica; ma quando pensiamo di avere fede perché perdoniamo ogni giorno colui o coloro che commettono ingiustizie contro di noi? “ Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: «Sradicati e vai a

Ingiustizia sociale

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29 settembre 2019 XXVI domenica TO – C Am 6,1a.4-7 – Sal 145(146) – 1Tm 6,11-16 – Lc 16,19-31 Le letture di questa 26^ domenica del Tempo ordinario, Pasqua della settimana, mettono al centro della nostra riflessione un tema di grande attualità: l’ingiustizia sociale. Ci lasciano sempre l’amaro in bocca le immagini dello sfruttamento delle donne, dei bambini, un po’ meno quelle degli uomini; ci stringono il cuore le storie di coloro che riescono a sfuggire da situazioni di miseria in cui sono caduti a causa della sottomissione di aguzzini dal cuore spietato … è la storia dell’umanità che vive nell’egoismo. Il fatto che si tratta della storia di tutti i tempi non deve però lasciarci il cuore in pace. Io penso che le immagini e le storie a cui ho fatto riferimento prima, oggi non colpiscono più il cuore come qualche decennio fa. Qualche hanno fa feci vedere a dei ragazzi un documentario su quanto avveniva all’interno dei campi di concentramento; spiegai ai ragazzi che tutt

Questione di sguardi

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22 settembre 2019 XXV domenica TO – C Am 8,4-7 ; Sal 112(113) ;1Tm 2,1-8 ; Lc 16,1-13 In questa 25^ domenica del Tempo Ordinario, Pasqua della settimana, la Parola ci invita a fare una riflessione sullo sguardo di Gesù. Ci suona sempre strana questa parabola: come mai Gesù loda un amministratore disonesto? Se in noi nasce questa domanda è proprio perché non riusciamo ad avere lo stesso sguardo del Maestro. Noi guardiamo questo amministratore e vediamo un uomo che svende i beni di qualcun altro, di colui che lo pagava per amministrarli al meglio; Gesù invece vede un uomo furbo che fa quanto gli è possibile per garantirsi un futuro. Gesù non loda questo amministratore perché ha rubato i soldi del suo padrone ma lo loda per la sua furbizia che, se usata al meglio può davvero salvargli la vita! Dunque, è tutta una questione di sguardi! Lo sguardo di Gesù è distaccato dai beni del mondo ed attento ai bisogni dell’umanità: nella parabola il padrone non si preoccupa