La gioia dell'accoglienza collaborativa...
8 dicembre 2019
Immacolata Concezione di Maria
2 domenica Avvento
Gen 3,9-15.20 ; Sal 97(98) ; Ef
1,3-6.11-12 ; Lc 1,26-38
Quest’anno ci offre la possibilità di contemplare il mistero
della Concezione Verginale di Maria alla luce del cammino di avvento che
proseguiamo in questa seconda domenica.
Accogliere il saluto del messaggero di Dio con gli
atteggiamenti di Maria non è certamente cosa facile! Maria non si spaventa nel
vedere il messaggero celeste e non crede irrealizzabile il progetto che Dio ha
su di lei, si mostra invece accogliente e curiosa sul da farsi.
Sono questi atteggiamenti che portano l’evangelista a
offrire a questa giovinetta il titolo di “amata da Dio” questo significa
“piena di grazia”. Maria è l’amata da Dio perché non teme la sua
presenza né teme di aderire al progetto di Dio su di Lei, seppur chiaramente di
difficile comprensione. Lei stessa offrirà tutta la sua persona a servizio di
Dio che la chiama a collaborare in modo sempre più incisivo nella storia della
salvezza!
È ciò che Dio desidera per ogni uomo e ogni donna sin dagli
inizi dei tempi. Il racconto di Genesi narra come l’uomo sia presente e operante
al momento della creazione: è l’uomo che da il nome agli animali; è all’uomo che
verrà affidata la custodia e la coltivazione del giardino; è su consiglio dell’uomo
che Dio crea la donna … all’interno di questa stretta collaborazione però l’uomo
si è lasciato prendere un po’ troppo la mano e … ha voluto occupare anche il
posto di Dio! È la nostra storia, è ciò che ogni giorno facciamo più o meno
coscientemente.
La paura di Dio è frutto proprio di questo peccato; Maria
non ha paura di Dio perché, benché possa aderire al peccato come ogni uomo,
sceglie di collaborare e non di sostituirsi al Creatore.
Tutto questo inserisce la giornata di oggi all’interno di un’aurea
di allegrezza. Rallegrati Maria! Rallegrati uomo perché finalmente Dio ha
trovato una dimora disponibile per entrare pienamente nella storia degli
uomini. In passato il popolo eletto aveva tentato di costruire una casa
speciale per Dio, il grande Tempio di Davide, ma … Dio vuole abitare nelle case
degli uomini, nella nostra quotidianità; vuole condividere la nostra storia
partecipando alle gioie e ai dolori che in essa ci troviamo a vivere e qualche
volta a subire.
In questo avvento ci siamo già detti che Dio vuole entrare
nella nostra casa; oggi ci chiediamo che disponibilità diamo. Siamo capaci come
Maria di generare Dio nel nostro quotidiano? Siamo capaci come Maria di
generare la nostra salvezza lasciando che Dio turbi e rinnovi la nostra
esistenza?
Maria, l’amata da Dio e la serva del Signore, ci aiuti a
riempire la nostra storia della gioia contagiosa che riempì la sua stessa vita.
Il suo entusiasmo nell’affrontare la sfida delle sfide (far nascere il Suo
creatore) possa essere il nostro entusiasmo nell’affrontare le sfide che la
storia pone sul nostro cammino.
Maria santissima, rendici santi e immacolati di fronte a Dio
nella Carità.
Amen
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