Post

Visualizzazione dei post da agosto, 2013

Tra il "già" e il "non ancora" ... un "presente" tutto da scoprire!

Immagine
1 settembre 2013 - Rito ambrosiano 1^ Dom. dopo il martirio di S. Giovanni – C Is 30,8-15b ; Sal 51(50) ; Rm 5,1-11 ; Mt 4,12-17 In questa prima domenica dopo il martirio di San Giovanni, Pasqua della settimana, la Parola ci invita alla conversione. Gesù ci dice: “ Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino ”. Cosa avrà mai voluto dirci? Che la fine del mondo è imminente? Qualcuno inizialmente l’ha interpretata così, i cristiani dei primi secoli, per esempio, erano molto esigenti perché si aspettavano il grande ritorno di Gesù per il giudizio da un momento all’altro. Ma poi … sono passato 2000 e più anni e … lo stiamo ancora aspettando! Cosa vuol dire questo? Che Gesù è un bugiardo? Che tutte le sue promesse sono una pura illusione? Della fede in passato è stato detto tutto questo! Ma allora cosa ci facciamo noi qui oggi? Il nostro problema è che, o viviamo in un passato che non è più, o viviamo in un futuro che non c’è ancora. Ma tra il “già” del passat

mass-card?!

Immagine
25 agosto 2013 XXI domenica T. O. – C Is 66,18b-21 ; Sal 116(117) ; Eb 12,5-7.11-13 ; Lc 13.22-30 In questa XXI domenica del tempo ordinario, pasqua della settimana la parola di Dio vuole cercare di rispondere ad una curiosità che dovrebbe essere di tutti: Chi si salverà? O meglio, per dirla con parole più semplici: chi andrà in paradiso? Ho usato il condizionale perché non sono proprio certo che noi ci pensiamo. E mi pare di poter dire che non ci pensiamo per diversi motivi: o perché diamo per scontato di entrarci d’ufficio, ho il certificato di battesimo … male non ne faccio a nessuno … Gesù è misericordioso …; oppure perché non so se crederci veramente all’esistenza del paradiso, oggi va di moda rifugiarsi nella reincarnazione eterna (che poi non è neppure delle religioni orientali ma un’invenzione del nostro tempo!). In qualsiasi modo la pensiamo stiamo sbagliando! Gesù, se siamo stati attenti al vangelo, non si preoccupa se sono pochi quelli che si

Sono venuto a portare la divisione!

Immagine
18 Agosto 2013 XX Domenica T.O. – C Ger 38,4-6.8-10 ; Sal 39(40) ; Eb 12,1-4 ; Lc 12,49-53 In questa XX domenica di tempo ordinario, pasqua della settimana, la Parola di Dio ci raggiunge con un suono inusuale. Siamo infatti abituati a sentir parlare della bontà di Dio, della pace che quest’uomo dovrà portare nel mondo (ricordiamo il canto degli angeli alla nascita del bambin Gesù), oggi invece ci troviamo ad ascoltare parole di guerra. In realtà non si tratta di una novità, ricordate il vecchio Samuele nel tempio cosa dice parlando del bambino? “ Egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele ” e poco dopo a Maria: “ E anche a te una spada trafiggerà l’anima”. Come la mettiamo? Dio viene sulla terra a portare la pace o la guerra? L’Amore o la discordia? Nel vangelo di Giovanni, durante l’ultima cena, Gesù dirà ai suoi apostoli: “ vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la da il mondo io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e nn abbiate timore. ”

Con Maria nel Regno del Padre

15 agosto 2013 Assunzione della B. V. Maria Ci troviamo riuniti in forma straordinaria quest'oggi, non certo perché è ferragosto, ma perché vogliamo ricordare un evento che dall'antichità i credenti celebrano: l'assunzione di Maria al cielo. Solo nel 1950, infatti, Pio XII fissa il dogma di questa festa ma di fatto fu una delle più antiche feste in  onore della Vergine Maria a sorgere. In oriente la chiamano "Dormitio Dirgini", in occidente "Assunzione di Maria", ma si tratta dello stesso evento che accomuna le due tradizioni. Cosa mai spinse i credenti dei primi secoli a pensare Maria assunta in cielo in anima e corpo, proprio come Gesù e proprio come toccherà ad ognuno di noi alla fine dei tempi? Si perché per tutti noi questo accadrà, ma non coinciderà con l'ora della nostra morte. Maria ha anticipato i tempi, vuole essere anche in questo modello da seguire.  Ma torniamo alla domanda iniziale: cosa a spinto i credenti dei primi secoli a riconoscer

Fede: cosa muove in me?

Immagine
11 agosto 2013 XIX Domenica T.O. – C Sap 18,6-9 ; Sal 32(33) ; Eb 11,1-2.8-19 ; Lc 12,32-48 In questa 19^ domenica del tempo ordinario, Pasqua della settimana, la Parola di Dio ci porta a riflettere sulla nostra fede. All’inizio della seconda lettura appena proclamata, l’autore della lettera agli Ebrei dice: “ La fede è fondamento di ciò che si spera e prova di ciò che non si vede ” e poi fa tutta una lista di: “ per fede, Abramo, chiamato da Dio, obbedì partendo […]. Per fede, egli soggiornò nella terra promessa […]. Per fede, anche Sara … ricevette la possibilità di diventare madre […]. Nella fede morirono tutti costoro […] .” Insomma fa un ripasso della vita del popolo d’Israele dandone una lettura teologica. Riesce a vedere un cammino di fede nonostante le tante difficoltà incontrate. Proviamo a chiederci se anche noi riusciamo a fare una lettura di questo tipo della nostra vita? In altre parole proviamo a chiederci: Cosa ho fatto io per fede? “ La fe