mass-card?!
25 agosto 2013
XXI domenica T. O. – C
Is
66,18b-21 ; Sal 116(117) ; Eb 12,5-7.11-13 ; Lc 13.22-30
In
questa XXI domenica del tempo ordinario, pasqua della settimana la parola di
Dio vuole cercare di rispondere ad una curiosità che dovrebbe essere di tutti:
Chi si salverà? O meglio, per dirla con parole più semplici: chi andrà in
paradiso?
Ho
usato il condizionale perché non sono proprio certo che noi ci pensiamo. E mi
pare di poter dire che non ci pensiamo per diversi motivi: o perché diamo per
scontato di entrarci d’ufficio, ho il certificato di battesimo … male non ne
faccio a nessuno … Gesù è misericordioso …; oppure perché non so se crederci
veramente all’esistenza del paradiso, oggi va di moda rifugiarsi nella
reincarnazione eterna (che poi non è neppure delle religioni orientali ma
un’invenzione del nostro tempo!).
In
qualsiasi modo la pensiamo stiamo sbagliando!
Gesù,
se siamo stati attenti al vangelo, non si preoccupa se sono pochi quelli che si
salvano, Gesù è preoccupato di informarci che non è facile entrare nel Regno di
Dio: “Sforzatevi di entrare per la porta
stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci
riusciranno".
Cari
amici, questo è il problema, e non è finito qua.
Noi
siamo soliti fare la raccolta delle messe, dimenticando tutto il resto. Andiamo
a messa come se dovessimo consegnare a San Pietro il cartoncino della raccolta
punti, come al supermercato. Ma attenzione a cosa dice Gesù: “Allora comincerete a dire: «Abbiamo
mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze».
Ma egli vi dichiarerà: «Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi
tutti operatori di iniquità!»”
Insomma noi possiamo vantare
di non aver mai mancato una messa e di esser sempre andati al catechismo ma …
questo non basta! Ciò che il Signore oggi ci chiede è se tutto ciò che abbiamo
imparato a messa e a catechismo lo abbiamo messo in pratica!
La prima lettura ci dice
qualcosa che ci fa andar storto il boccone in gola. Con parole un po’
particolari ci dice che anche dai popoli stranieri si troveranno persone giuste
che potranno divenire sacerdoti, possiamo anche dire che avranno la purezza di
accedere alla Gerusalemme eterna.
Ma come è possibile?
Significa che qualche non cristiano potremmo trovarlo anche in paradiso? E
perché no?! Siamo noi un po’ asini. Gli uomini di tutte le culture fanno fatica
per scoprire la porta stretta che fa entrare in paradiso … a noi Gesù la
consegna su di un piatto d’oro e, o facciamo fatica a vederla, o ci lamentiamo
perché troppo difficile. Abbiamo una marcia in più rispetto agli altri, ma non
la sfruttiamo. Da sempre conosciamo il comandamento dell’amore ma che fatica
facciamo a metterlo in pratica?
Ci preoccupiamo come quel
tale (che è senza nome perché con troppa facilità è ognuno di noi!) del gossip,
di quanti entreranno in paradiso, e perdiamo di vista il nostro cammino. La
domanda vera che oggi dobbiamo porci è questa: Gesù, entrerò io nel tuo Regno?
Con la vita così come la sto vivendo potrò essere salvato? Un giorno Gesù ci
dirà: “«Date, e vi sarà dato; vi sarà versata in seno buona
misura, pigiata, scossa, traboccante; perché con la misura con cui misurate,
sarà rimisurato a voi».” (Lc 6,38)
Ma questa è un’altra
riflessione che lasciamo ad un’altra volta.
Signore Gesù io non sono
degno di partecipare alla mensa nel tuo Regno, ma spesso me ne dimentico.
Penso, infatti, che un posto comunque da qualche parte lo possa recuperare.
Gesù aiutami a prendere sul
serio il cammino che mi hai proposto. Fa che lungo la via non perda mai di
vista i tuoi preziosi suggerimenti, consentimi di tenere fissa l’attenzione su
ciò che d’importante accade attorno a me.
Il tuo Spirito mi guidi
pazientemente, il tuo Amore sia ricarica e esempio.
Padre buono, aiutami a far
si che la tua attesa non sia inutile, raddrizza i miei sentieri e guidami verso
casa.
Amen
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