Sono venuto a portare la divisione!
18
Agosto 2013
XX
Domenica T.O. – C
Ger 38,4-6.8-10
; Sal 39(40) ; Eb 12,1-4 ; Lc 12,49-53
In
questa XX domenica di tempo ordinario, pasqua della settimana, la Parola di Dio
ci raggiunge con un suono inusuale. Siamo infatti abituati a sentir parlare
della bontà di Dio, della pace che quest’uomo dovrà portare nel mondo
(ricordiamo il canto degli angeli alla nascita del bambin Gesù), oggi invece ci
troviamo ad ascoltare parole di guerra. In realtà non si tratta di una novità,
ricordate il vecchio Samuele nel tempio cosa dice parlando del bambino? “Egli è qui per la caduta e la risurrezione
di molti in Israele” e poco dopo a Maria: “E anche a te una spada trafiggerà l’anima”. Come la mettiamo? Dio
viene sulla terra a portare la pace o la guerra? L’Amore o la discordia? Nel
vangelo di Giovanni, durante l’ultima cena, Gesù dirà ai suoi apostoli: “vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non
come la da il mondo io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e nn
abbiate timore.”
Come
la mettiamo? Il Vangelo di oggi è altrettanto chiaro! “Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già
acceso! … Pensate che io sia venuto a portare la pace sulla terra? No, io vi
dico, ma la divisione”. È forse un mistero? Gesù ci sta prendendo in giro?
Ci parla per enigmi? Vuole confonderci le idee?
Focalizziamo
la nostra attenzione per un attimo sulla prima lettura.
Proviamo
a metterci nei panni di quel re, il re Sedecia. Tutti vogliono comandare su di
lui. C’è un re nella nazione, come mai si parla anche di alcuni capi che dicono
al re cosa fare? Dove è il potere di questo uomo? I capi gli dicono di mettere
a morte Geremia, un profeta scomodo, e lui da l’ordine. Poco dopo ecco che
arriva un uomo coraggioso, uno straniero, servo del re, il quale chiede
clemenza per Geremia, e il re cosa fa? Non ci pensa due volte e salva il
profeta. Ma quali paure, quali angosce, quali pensieri contraddittori si
trovano nell’animo di quest’uomo? Potremmo dire quali guerre ha nel suo animo
questo re che non ha la forza di pensare autonomamente, di regnare?
Quando
l’uomo non ha in mano la propria vita, quando non ha coscienza dei propri
pensieri, non è altro che una banderuola, o come diceva il Battista, una canna
sbattuta dal vento. Dentro di se avrà un uragano di sentimenti contrastanti che
lo porteranno ad agire solo come chi in quel momento gli sta accanto. Sarà in
grado di trovare la pace? Magari attorno a se pare andare tutto bene, va
d’accordo con tutti, non contraddice nessuno … ma dentro di se?
Colui
invece che trova forza nei suoi pensieri, che crede fortemente nella grandezza
delle sue idee, compirà scelte che lo lasceranno tranquillo, in pace con se
stesso. Questo potrebbe però portarlo a non essere sempre d’accordo con chi gli
sta accanto e magari con chi gli vuole bene.
Nelle
scelte di fede tutto questo si esprime in maniera molto forte. Se noi siamo
convinti di tutto ciò che Dio ci sta offrendo, se ascoltiamo i suoi
insegnamenti, se non abbiamo timore di manifestarli e insegnarli con le nostre
azioni, avremo in noi la pace, la serenità, ma attorno a noi potrebbero
scatenarsi grandi lotte. Non sempre infatti chi ti vive accanto è disposto a
rispettare le scelte di fede. Penso a quanti giovani si trovano impediti nel
seguire Cristo a causa dei loro genitori, o a quante mogli non sono libere di
professare le loro pratiche di pietà per non essere sgridate dai loro mariti, o
a quanti mariti sono sottomessi ai capricci delle proprie mogli e non possono
accostarsi al Signore come loro vorrebbero. Questa è la guerra di cui Gesù
parla. Ultimamente qualcuno mi ha detto: “Ma questo papa non ha paura di essere
ucciso?” Probabilmente ci pensa, la sua serenità viene dalla convinzione che
ciò che fa viene dal Signore. La forza gli viene da quel fuoco che Gesù ci ha
promesso, è lo Spirito che infiamma i nostri cuori e ci aiuta a compiere azioni
umanamente incomprensibili.
Signore
Gesù tu vieni a noi per darci la forza di superare ogni ostacolo che conduce a
Te. Il tuo Spirito infiammi i nostri cuori, fa che la certezza della fede guidi
ogni nostra azione, fa che la nostra testimonianza al mondo sia schietta e
senza paure.
Allontana
da noi l’ipocrisia di chi vive nella paura di dire o fare qualcosa di
sbagliato; donaci la serenità del cuore che ci permette di dire si, si, no, no.
Amen
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