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Visualizzazione dei post da giugno, 2012

Credere o aver Fede ... Questo è il dilemma!

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1 luglio 2012 XIII domenica T.O. - B Sap 1,13-15;2,23-24 ; Sal 29 ; 2Cor 8,7.9.13-15 ; Mc 5,21-43 In Questa 13^ domenica del tempo ordinario, pasqua della settimana, la Parola di Dio ci porta a riflettere sulla grande differenza che c’è tra il credere e l’aver fede.  Mi sorge subito una domanda: quanti hanno creduto alle parole di Gesù, ovvero, quanti lo hanno seguito per ascoltare le sue “catechesi”, quanti lo hanno seguito per giorni nel deserto, ma quanti di questi hanno avuto fede? La parola di Dio ascoltata nel vangelo oggi di dice come una folla immensa seguiva Gesù ma solo 2 persone hanno avuto fede in Lui.  Noi corriamo il rischio di seguire Gesù per tutta la vita, di credere in Lui ma di accorgerci ad un certo punto di non avere poi tanta fede nei suoi confronti.  Avere fede in Lui significa avere la certezza che Lui è il Dio della vita non della morte. Aver fede in Lui significa riconoscere le proprie debolezze e consegnarle nelle sue mani. Aver fede in Lui

Un pazzo di nome Giovanni!

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24 giugno 2012 Natività di Giovanni battista Pensando alla figura si S. Giovanni Battista, non posso che vedere l’immagine di un pazzo, di qualcuno che ha deciso di rompere tutti gli schemi della normalità per abbandonarsi a qualcosa di razionalmente inconcepibile. Lascia la sua casa, i suoi vestiti, la sua famiglia e si rifugia nel deserto dove predica e vive cibandosi di cavallette e vestendo con pelli di animali. Oggi gli avremmo subito diagnosticato una grave malattia psicologica! Eppure tanti gli stanno dietro, tante perone da ogni dove vanno a lui per ascoltare le sue parole, per chieder il perdono dei peccati … Ma c’è una cosa che più mi colpisce: proprio lui, quel pazzo fuori dal comune riesce a riconoscere in Gesù il Messia tanto atteso, il Figlio di Dio. E non lo fa dopo averlo conosciuto, dopo aver ascoltato le sue omelie, dopo essere stato con lui per qualche giorno. Giovanni riconosce Gesù già dal grembo materno. Poi in seguito riuscirà a scorgerlo da lontano

lo stupore della creazione!

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17/06/2012 XI domenica del Tempo Ordinario – B Ez 17,22-24 ; Sal 91(92) ; 2Cor 5,6-10 ; Mc 4,26-34 In questa XI domenica del Tempo ordinario, Pasqua della settimana le letture ci aprono la mente alla poesia. I nostri occhi e le nostre orecchie, ma soprattutto la nostra mente, sono chiamati a contemplare la meraviglia della creazione. E anche quando la forza di questo creato fa paura per la sua potenza … beh è inevitabile restarne affascinati. Guardi la meraviglia delle alpi e ti accorgi che è il frutto di centinaia e migliaia scosse sismiche. Guardi una tromba d’aria e pensi alla sua potenza e guardi tuoni e fulmini e dici che meraviglia. Questa meraviglia è la stessa che possiamo contemplare nel seme che germoglia o nella ragnatela riempita di piccole gocce di rugiada. È solo contemplando la natura che io, uomo, creatura, mi rendo conto di quanto sono piccolo. È solo contemplando la natura che posso veramente dire che c’è un creatore. È solo contemplando la natur

La stanza al piano superiore

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10 giugno 2012 SS. Corpo e Sangue di Gesù Es 24,3-8 ; Eb 9,11-15 ; Mc 16,22-26 La festa che la liturgia oggi ci fa celebrare, la solennità del Corpo e Sangue di nostro Signore Gesù Cristo, non è altro che l’esaltazione di ciò che ogni giorno celebriamo nell’eucarestia: il continuo pellegrinare di Gesù nella nostra vita. Mi ha colpino nel vangelo la figura di quell’uomo che porta una brocca d’acqua. È il padrone della casa in cui Gesù farà la sua cena pasquale? Non lo so. La cosa certa è che è quell’uomo che devono seguire. Colui che porta la brocca d’acqua è la figura di colui che porta il battesimo. È il battesimo che inserisce nella casa della stanza superiore. Ed è bello e rassicurante scoprire che quest’uomo ci vinee incontro. Non siamo noi che cerchiamo lui ma è lui che viene incontro a noi. Così come ci dirà Gesù: “Non voi avete scelto me ma io ho scelto voi”. Gesù ci vuole con se e mette a disposizione tutte le sue energie per incrociare le nostre strade. N

Il Cuore dell'Amore

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3 giugno 2012   SS Trinità   Oggi la Chiesa ci propone come meditazione la solennità della SS Trinità.   Non è facile parlarne, non è facile pensarci, non è facile comprendere eppure una delle prime cose che impariamo a riguardo della fede è il segno della croce: nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito santo.   Tutti sappiamo cosa è la Trinità, ma se dovessimo spiegarla? Andremmo in crisi. Certo tre persone un unica natura. Ma cosa significa?   Mi piace pensare alla storia della salvezza, cioè a quel processo con il quale Dio si impegna per salvare l'uomo dal peccato e dalla morte. Sappiamo che tutto iniziò con il Dio-per-noi cioè con Dio che si muove per liberare il suo popolo dalla schiavitù d'Egitto e comunque da ogni forma di oppressione dal nemico, è tutta la storia del popolo ebraico raccontata nell'Antico Testamento; prosegue con il Dio-con-noi nel senso proprio di Dio che cammina fisicamente accanto noi sulle strade della Palestina, è t