Post

Visualizzazione dei post da ottobre, 2020

Beati … già oggi!

Immagine
  1 novembre 2020 Solennità di tutti i santi Ap 7,2-4.9-14 ; Sal (23) ; 1Gv 3,1-3 ; Mt 5,1-12a In questo primo giorno di novembre la liturgia ci invita a rispolverare quel legame vitale che lega la nostra esistenza con tutti coloro che ci hanno preceduto nella storia. Un legame di sangue (come quello che tutte le religioni tribali riconoscono sacro) ma non solo. Oggi noi riconosciamo la sacralità di questo legame con tutti quegli uomini che ci hanno preceduto e che hanno scoperto la presenza del Regno di Dio nella loro vita. Si tratta di fratelli e sorelle nella fede che hanno intuito che la santità non è un fatto che riguarda solo pochi eletti ma riguarda ciascuno di noi. Quei centoquarataquattromila di cui si parla nell’Apocalisse è il numero simbolico di tutti gli uomini, rafforzato dal termine “ moltitudine ” che viene utilizzato subito dopo. Dunque, anche per ciascuno di noi la santità non può restare un’idealizzazione ma deve e può divenire realtà nel nostro quotidiano. C

Modelli d’Amore nel mondo

Immagine
  25 ottobre 2020 XXX Domenica Tempo Ordinario – A Es 22,20-26 ; Sal 17(18) ; 1Ts 1,5c-10 ; Mt 22,34-40   In questa 30 domenica del tempo ordinario, Pasqua della settimana, la Parola ci fa riflettere sul cuore della nostra fede. Anzitutto leggendo il vangelo mi chiedo quale è il comandamento più importante da seguire, perché a questa domanda Gesù risponde con due comandamenti. Quindi c’è un comandamento più importante di tutti? O forse sono due? O tre? Perché se devi amare il tuo prossimo come te stesso si presuppone che ci sia anche il comandamento di amarsi. O forse quei due/tre comandamenti ai quali Gesù fa riferimento sono in realtà lo stesso comandamento? Poi c’è un’altra questione che mi solletica: la parola Amore. Per noi è una parola tanto intima che quasi è diventata un tabù. Se dicessi ad una donna “io ti amo” certamente potrei essere frainteso, se poi lo dicessi ad un uomo potrei correre qualche rischio; se lo dicessi ad un bambino … certamente sarei accusato d

L’impossibile che diventa possibile

Immagine
  18 ottobre 2020 Madonna del Voto Es 19,3-8 ; Sal 118 ; 1Cor 9,19-23 ; Gv 2,1-11 Quando penso alla Madonna del Voto non possono che venirmi in mente le migliaia di persone che accorrono nel pomeriggio della terza domenica di ottobre a Grumello. Un po’ le bancarelle, un po’ le giostre ma …al passare della statua della Madonna tutti si accodano e arrivano sul sagrato … per una buona parola del parroco, per una preghiera comune, per una benedizione. Penso che in quest’occasione anche coloro che più sono lontani sentono un po’ come un richiamo a qualcosa da cui tutti proveniamo. È forse l’idea primordiale del grembo materno che ci infonde sentimenti di protezione? Può darsi. O forse è il desiderio di affidarci alle mani di colei che non può che avere uno sguardo amorevole, materno? Può darsi. Quest’anno le cose però sono un po’ diverse dal solito anche se i sentimenti non sono cambiati. Le limitazioni sanitarie per la nostra sicurezza non ci permettono di assembrarci attorno

L'immagine nascosta del Creatore

Immagine
  18 ottobre 2020 XXIX Domenica TO – A Is 45,1.4-6 ; Sal 95(96) ; 1Ts 1.1-5b ; Mt 22,15-21 In questa 29 domenica del Tempo ordinario, Pasqua della settimana, la Parola ci aiuta a guardarci nel profondo fino a scoprire il primo “tassello” della nostra esistenza. Quando pensiamo a noi stessi con troppa facilità ci pensiamo inseriti nel mondo pertanto non possiamo fare altro che descriverci con quegli strumenti o quegli archeotipi che sono propri del mondo in cui viviamo. La Parola oggi ci spinge ad andare oltre e a vedere l’immagine più profonda di noi stessi. “ Rendete a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio ”. È una frase che conosciamo bene tutti; finché si tratta di moneta che porta impressa l’immagine dell’imperatore di turno o dello stato che l’ha coniata la cosa è relativamente facile (anche se con facilità tendiamo a mettercele in tasca le monetine …) ma dove possiamo trovare l’immagine di Dio per poter rendere a lui ciò che è suo possesso? Legge

Giù la maschera

Immagine
  11 ottobre 2020 XXVIII domenica TO – A Giù la maschera Is 25,6-10a ; Sal 22(23) ; Fil 4,12-14.19-20 ; Mt 22,1-14 Confesso che in questa 28^ domenica del tempo ordinario, Pasqua della settimana, la Parola mi ha davvero messo in difficoltà. È bello pensare che Dio ci invita tutti ad un banchetto nuziale. Si fa festa, si mangia tutto e anche di più (e gratis), ci si diverte con gli amici, … insomma una vita futura da sogno! Ma c’è la questione di quella veste nuziale che mi mette un po’ in crisi. Effettivamente se vedessimo qualcuno presentarsi ad un banchetto di nozze in pantaloncini da spiaggia ed infradito ci creerebbe subito dei problemi! E se ci pensiamo bene in realtà ogni volta che andiamo da qualche parte cerchiamo di prepararci per tempo, portando gli abiti giusti e non solo. Ma possibile che nessun servo abbia fatto resistenza all’ingresso di questo personaggio? Possibile che sia sfuggito ai controlli degli incaricati alla sicurezza? Come ha fatto ad infiltrarsi?

Due logiche a confronto: dare VS avere

Immagine
  4 ottobre 2020 XXVII domenica TO – A Is 5,1-7 ; Sal 79(80) ; Fil 4,6-9 ; Mt 21,33-43     In questa 27 domenica del Tempo Ordinario, Pasqua della settimana, mi sono lasciato trasportare dalla grande distanza che il vangelo fa emergere tra gli atteggiamenti del padrone della vigna (che poi è l’immagine di Dio) e i contadini a cui è stata affidata la coltivazione (che poi siamo noi uomini). Anzitutto questo Padrone si fida dei suoi operai; affida loro tutto il lavoro certo che faranno in modo che la vite produca ottimi e abbondanti frutti. Poi ci sono questi operai che, dopo aver svolto il loro lavoro iniziano a pensare che tutto quello che è loro affidato possa diventare loro possesso. Da una parte, dunque, la logica del dono, dall’altra quella del possesso! Ma non finisce qui perché quando arriva il momento della raccolta il padrone manda alcuni servi per ritirare i frutti ma quei contadini li bastonano e li uccidono e il padrone ne manda altri che faranno la stessa fine