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Visualizzazione dei post da ottobre, 2013

Possiamo o dobbiamo diventare santi?

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1 novembre 2013 Solennità di Tutti i Santi Ap7,2-4.9-14 ; Sal 23(24) ; 1Gv 3,1-3 ; Mt 5,1-12a È un giorno straordinario quello che stiamo festeggiando. Purtroppo viene offuscato da una commemorazione, quella dei nostri cari defunti. Di fatto non sono due feste lontane l’una dall’altra, ma il giorno dei morti ci riporta alla tristezza del distacco terreno che siamo stati obbligati a vivere. La solennità di tutti i santi invece è un’esplosione di gioia alla quale prendono parte anche i nostri cari defunti. In un solo colpo ci troviamo a ricordare tutti i cittadini del cielo. Ma quanti sono! Siamo abituati a rinchiudere i santi in luoghi stretti: le nicchie delle chiese, le teche nelle quali conserviamo i loro resti, i calendario … la giornata di oggi invece ci obbliga a rompere tutti questi limiti. I santi che sono in paradiso non sono certamente solo coloro di cui conosciamo il nome! La gioia più grande è che oggi possiamo allungare questo elenco all’infinit

O Dio, abbi pietà di me peccatore!

27 ottobre 2013 XXX domenica del Tempo Ordinario – C Sir 35,15b-17.20-22a ; Sal 33(34) ; 2Tm 4,6-8.16-18 ; Lc 18.9-14 In questa 30^ domenica del tempo ordinario, Pasqua della settimana, di nuovo la Parola ci porta a riflettere sul grande e complesso tema della preghiera. Oggi il Vangelo contrappone due figure interessanti: da una parte un fariseo e dall’altra un pubblicano, ovvero, da una parte l’uomo della legge e dall’altra il pubblico peccatore. Non ci sono dubbi sull’integrità del fariseo così come non ci sono dubbi sulla situazione peccaminosa del pubblicano. Oggi qui non vogliamo giudicare le persone in se stesse. Oggi Gesù ci presenta due modi di accostarsi a Lui. Da una parte colui che, vista la sua integrità, si porta nei primi banchi del tempio e dall’altra colui che, conoscendo la sua peccaminosità, osa appena oltrepassare la porta. Da una parte colui che ha il coraggio di guardare Dio negli occhi, dall’altra colui che non ha neppure il corag

Vale la pena pregare?

20 ottobre 2013  XXIX Domenica del Tempo Ordinario – C Es 17,8-13 ; Sal 120(121) ; 2Tm 3,14-4,2 ; Lc 18,1-8 In questa 29 domenica del tempo ordinario, Pasqua della settimana, la Parola di Dio ci invita a riflettere sul grande tema della preghiera. Quante volte mi sento dire in confidenza o in battuta: “Io non sono capace di pregare”, oppure “Ma varranno qualcosa le mie preghiere?”. Il vangelo di oggi ci dice non solo che la preghiera viene ascoltata da Dio ma che l’uomo non può vivere senza preghiera; e già qua avremmo qualcosa da dire a chi con troppa facilità dice: “Io non prego ma se posso fare del bene non mi tiro indietro”. L’uomo di fede non può pensare di arrivare ovunque da solo, l’uomo di fede deve sapersi affidare e affidare gli altri a Dio. È bellissima l’immagine della prima lettura nella quale Mosè tiene le braccia alzate a Dio mentre Giosuè sconfigge i nemici. Quando Mosè abbassa le mani il nemico prevale su Giosuè ma quando Mosè alza le mani Giosuè

Quante cose scontate sono doni preziosi!

13 ottobre 2013 XXVIII Domenica del Tempo Ordinario – C 2Re 5,14-17 ; Sal 97 ; 2Tm 2,8-13 ; Lc 17,11-19 In questa 28 domenica del Tempo Ordinario, pasqua della settimana, la Parola ci interroga sul nostro modo di porci nei confronti di Dio. Il Vangelo dei 10 lebbrosi tutti risanati ma di cui solo uno torna a rendere grazie mi suggerisce una domanda: quanto nella mia vita di fede è scontato e quanto è un dono prezioso? Noi che siamo nati, cresciuti e viviamo in questo clima favorevole al Vangelo diamo tutto per scontato. È normale il battesimo, è normale fare la comunione, è normale trovare un prete con cui confrontarsi, è normale confessarsi … per fermarci solo al campo spirituale, se poi entriamo nel campo educativo è normale avere un oratorio, è normale che ci sia il CRE, è normale che in parrocchia ci sia il campo da calcio … Ma è davvero così scontato? Quando le cose si danno per scontate si finisce per non apprezzarle. Se vi dico che quest’estate non

Siamo sicuri di avere fede?

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06 ottobre 2013 XXVII Domenica del Tempo Ordinario – C Ab 1,2-3;2,2-4 ; Sal 94 ; 2Tm 1,6-8.13-14 ; Lc 17,5-10 In questa XXVII domenica del tempo ordinario, pasqua della settimana, le parole del profeta Abacuc che abbiamo sentite proclamate nella prima lettura, sembrano fare eco alle tante grida di disperazione che da ogni parte del mondo salgono a Dio.  Ogni giorno potremmo prendere in mano la cronaca di un quotidiano qualsiasi e agitarla davanti al naso di Dio chiedendo spiegazioni. Perché centinaia di uomini muoiono intrappolati in fondo al mare? Perché donne e bambini vengono continuamente maltrattati? Perché i più poveri cadono sempre più nella miseria? Perché chi ha il potere resta incolume da ogni evento? Perché … potremmo davvero andare avanti per parecchio tempo! È lo stesso grido del profeta, è un grido che da millenni si alza verso Dio. E lui cosa risponde? Ci sarà un termine, una scadenza e non è una menzogna; se tarda ad arrivare, attendilo perché certo ve