Quante cose scontate sono doni preziosi!


13 ottobre 2013
XXVIII Domenica del Tempo Ordinario – C
2Re 5,14-17 ; Sal 97 ; 2Tm 2,8-13 ; Lc 17,11-19
In questa 28 domenica del Tempo Ordinario, pasqua della settimana, la Parola ci interroga sul nostro modo di porci nei confronti di Dio.
Il Vangelo dei 10 lebbrosi tutti risanati ma di cui solo uno torna a rendere grazie mi suggerisce una domanda: quanto nella mia vita di fede è scontato e quanto è un dono prezioso?
Noi che siamo nati, cresciuti e viviamo in questo clima favorevole al Vangelo diamo tutto per scontato. È normale il battesimo, è normale fare la comunione, è normale trovare un prete con cui confrontarsi, è normale confessarsi … per fermarci solo al campo spirituale, se poi entriamo nel campo educativo è normale avere un oratorio, è normale che ci sia il CRE, è normale che in parrocchia ci sia il campo da calcio … Ma è davvero così scontato?
Quando le cose si danno per scontate si finisce per non apprezzarle. Se vi dico che quest’estate non ci sarà più il CRE o non si metterà a disposizione l’oratorio per le feste estive … allora iniziano i guai, fino ad oggi però non ci si è preoccupati di riconoscerne la grandezza, è scontato che sia così!
Ma se ribaltiamo tutto questo nel campo spirituale … chi di noi si rende conto del grande dono che è il battesimo per ognuno di noi? A volte, chiedendo ai genitori che vogliono far battezzare i figli, mi sento rispondere: sono tutti battezzati … oppure anche io sono battezzato, la nonna ci tiene tanto! E poi scopri che magari non vanno in chiesa dal giorno del matrimonio o non sanno neppure le preghiere del cristiano! Per non parlare poi della catechesi, della prima comunione e della cresima.
Dobbiamo davvero aprire i nostri occhi, dobbiamo avere il coraggio di scoprire la grandezza dei doni che il Signore ci da ogni giorno, ogni momento della nostra vita.
In ultimo, rendersi conto di questi doni significa scoprire la salvezza che mi viene donata, una salvezza pagata a caro prezzo da Gesù sulla croce. Quel lebbroso che ha avuto il coraggio di tornare a rendere grazie infatti oltre ad essere guarito è stato anche salvato: “Va la tua fede ti ha salvato!”.
Noi a volte chiediamo a Gesù di guarirci, ma quando accogliamo la sua salvezza? È più facile per noi chiedere la salute del corpo, ed è una cosa legittima, ma non dimentichiamo la salute dell’anima! A che giova avere un corpo sano ed un anima consumata dal peccato?
Signore Gesù, apri i miei occhi perché possa scorgere la grandezza di tutti i doni che poni sulla mia strada. Fa che sperimentando la tua bontà possa sentire in me il desiderio di tornare a ringraziarti. La tua Parola è per noi sorgente di vita eterna, possiamo tacerla, possiamo ignorarla, possiamo incatenarla all’interno di polverosi libri ma la Parola è viva, non può morire. Solo in questa Parola possiamo trovare la cura alla lebbra che ci portiamo dentro, sola l’ascolto di questa Parola mi aiuta a purificare il mio cuore dal tumore del peccato che invade tutto il mio corpo.
Spirito di consolazione, sostieni le mie fatiche, aiutami a guardare oltre le fatiche aiutami a non dar nulla per scontato e spingimi verso la salvezza eterna.
Amen.

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