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Visualizzazione dei post da dicembre, 2020

Divenire trasparenza della Luce

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  13 dicembre 2020 III domenica di Avvento – B Is 61,1-2.10-11 ; Lc 1,46-50.53-54 ; 1Ts 5,16-24 ;   Gv 1,6-8.19-28 Mi piace pensare la giornata di oggi come la giornata della luce. Siamo a metà avvento, la liturgia stessa si tinge di un rosaceo che lascia intravedere la luce del Natale ormai alle porte. In questa giornata il Vangelo ci presenta la bellissima immagine del testimone (martire), Giovanni il Battista. L’immagine di colui che riesce a definirsi soltanto in riferimento di colui del quale porta l’annuncio. Giovanni non è la Parola ma è la voce; Giovanni non è la luce ma è colui che testimonia la luce. Ma “chi sei” Giovanni? Perché non riesci a dare una definizione di te indipendentemente da quel Cristo che stai annunciando? Potremmo anche noi farci la stessa domanda: chi sono io? Posso dirmi di essere portatore, come Giovanni della stessa Luce di Cristo? Lo abbiamo contemplato nella solennità dell’Immacolata: quella Luce è in noi e noi senza di essa non possiamo

Il Sogno di Dio

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  8 dicembre 2020 Immacolata Concezione della B. V. Maria Gen 3,9.15.20 ; Sal 97(98) ; Ef 1,3-6.11-12 ; Lc 1,26-38 È una festa strana quella che ci troviamo a celebrare quest’oggi. Il dogma che meditiamo di fatto è inconcepibile e per certi versi vergognoso (agli occhi di molti uomini e donne del giorno d’oggi pare essere un ripiego per dare una spiegazione etica al concepimento di Gesù prima che Maria e Giuseppe fossero sposati). Non so dare una risposta e probabilmente i testi sacri non vogliono dare una risposta storica a tutto questo, però mi piace leggere questa giornata come la giornata del “Sogno di Dio”. Quale è il sogno di Dio? Il sogno di Dio è l’Uomo. Il sogno di Dio sono io, sei tu; il Sogno di Dio siamo tutti e ciascuno di noi così come Sogno di Dio è stata Maria. Ciascuno di noi infatti può rileggere la sua storia nel bellissimo brano mitologico di genesi 3. Dio sogna un uomo e una donna fatti a sua immagine; Dio sogna un uomo e una donna che si prendano cura l’

La FOLLIA di una PROVA da affrontare

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  6 dicembre 2020 II Domenica di Avvento – B Is 40 1-5.9-11 ; Sal 84 ; 2Pt 3,8-14 ; Mc 1,1-8 Penso sia innegabile che tutto quanto il Vangelo ci chiede di fare sia abbastanza folle. Dopotutto sono convinto che la grande distanza tra il dire e il fare che spesso viene additata ai credenti praticanti e al clero sia causata proprio dalla difficoltà di applicare nell’oggi le follie che l’insegnamento di Gesù pare consegnarci: amare i propri nemici, dare da mangiare agli affamati, da bere agli assetati, visitare i carcerati, ospitare gli stranieri … Perché dico queste cose? Il Vangelo di Marco, di cui oggi abbiamo letto proprio le prime righe, si apre proprio con la descrizione di una scena che a me personalmente è sembrata proprio la descrizione della follia: quest’uomo che nel deserto urla un annuncio che sarebbe stato meglio urlare nella piazza di una città … chi mai poteva essere nel deserto se non altri folli come lui che vestiva di peli di cammello e mangiava miele selvatico e