La FOLLIA di una PROVA da affrontare

 

6 dicembre 2020

II Domenica di Avvento – B

Is 40 1-5.9-11 ; Sal 84 ; 2Pt 3,8-14 ; Mc 1,1-8


Penso sia innegabile che tutto quanto il Vangelo ci chiede di fare sia abbastanza folle. Dopotutto sono convinto che la grande distanza tra il dire e il fare che spesso viene additata ai credenti praticanti e al clero sia causata proprio dalla difficoltà di applicare nell’oggi le follie che l’insegnamento di Gesù pare consegnarci: amare i propri nemici, dare da mangiare agli affamati, da bere agli assetati, visitare i carcerati, ospitare gli stranieri …

Perché dico queste cose?

Il Vangelo di Marco, di cui oggi abbiamo letto proprio le prime righe, si apre proprio con la descrizione di una scena che a me personalmente è sembrata proprio la descrizione della follia: quest’uomo che nel deserto urla un annuncio che sarebbe stato meglio urlare nella piazza di una città … chi mai poteva essere nel deserto se non altri folli come lui che vestiva di peli di cammello e mangiava miele selvatico e cavallette!

Questa stessa immagine la ritroviamo nella prima lettura nella quale il profeta Isaia annuncia la venuta del Signore: i monti e i colli saranno abbassati, le valli innalzate, il cammino diventerà tutto pianeggiante e finalmente l’uomo potrà serenamente percorrere la sua strada incontro al Signore che arriva! Ma quando mai la strada della vita verrà spianata? Quando mai le fatiche, le paure, i dolori che fanno sembrare il cammino della vita un impervio sentiero di alta montagna verranno eliminati?

È questa la follia della fede, una follia che ti aiuta a vivere la vita affrontando le suo prove con la certezza che in Dio tutto si rinnoverà!

Mi fanno sempre riflettere gli incontri con i malati!

Sono sempre timoroso quando devo avvicinarmi ad un letto di ospedale o varcare la porta di casa di un sofferente ma quasi sempre la sorpresa è quella di trovare persone serene che vivono le la prova con la certezza che nel Signore tutto sarà rinnovato. Dietro questa certezza ci sta sempre una preghiera, un dialogo con Dio che è fatto di ascolto e di risposte reciproche.

Ci stiamo preparando al Natale di Signore.

Chiediamo il coraggio di scoprire una strada anche nel deserto dei dolori e delle fatiche della nostra esistenza. Quella strada, vissuta nella follia della fede, ci porta certamente all’incontro profondo con Dio, ci porta veramente a scoprire Dio in noi e quindi a vivere il Suo Natale come evento di risurrezione per me, per ciascuno di noi.

Amen.

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