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Visualizzazione dei post da febbraio, 2018

Operazione fieno sul portico

25 febbraio 2018 II domenica di quaresima – B Gen 22,1-2.9a.10-13.15-18 ; Sal 115(116) ; Rm 8,31b-34 ; Mc 9,2-10 In questa seconda domenica di quaresima, pasqua della settimana, la Parola ci invita a porre davanti agli occhi la meta del nostro cammino. Dio sa benissimo che lungo il cammino per noi sono facili le distrazioni, ma ancor più delle distrazioni la rinuncia a proseguire. È facile infatti quando si sperimenta la fatica del cammino arenarsi e gettare la spugna oppure raccontarsi la bella storiella che … un buon tratto di strada l'ho fatto, posso benissimo tornare indietro, raggiungerò la prossima volta la meta. Ah le tentazioni! Così semplici da seguire, così appaganti al momento ma poi quanti rimorsi! Gesù oggi, all'inizio del nostro cammino, ci porta in un luogo isolato, su un alto monte e ci mostra la meta del percorso. Già, perché se davanti ai nostri occhi resta impressa l'immagine meravigliosa di quanto potrò gustare all'arrivo, nel cammino

Convertirsi all'Amore di cui siamo fatti

18 febbraio 2018 I domenica di quaresima – B Gen 9,8-15 ; Sal 24(25) ; 1Pt 3,18-22 ; Mc 1,12-15 In questa prima domenica di quaresima, pasqua settimanale, la Parola ci invita alla conversione. Non è semplice comprendere dove il Signore ci vuole accompagnare ma una cosa è certa: è necessario avere fiducia e lasciarsi accompagnare dallo Spirito anche per quelle vie che non ci piacciono troppo. È lo Spirito che spinge Gesù nel deserto. La descrizione sintetica che il vangelo di Marco fa delle tentazioni di Gesù è significativa, ci aiuta a comprendere che non si tratta della descrizione di un evento isolato della storia terrena di Gesù ma di un sommario della sua vita. Tutta la vita di Gesù è stata una tentazione, del resto come tutta la nostra vita è sottoposta alle tentazioni continuamente. Se non fosse così sarebbe assurdo continuare a seguirlo, ci avrebbe solo preso in giro. La storia di Gesù diventa storia della salvezza di ogni singolo uomo proprio perché Dio ha accettato

I tre pilastri della fede ... per diventare veri uomini

14 febbraio 2018 mercoledì delle ceneri Gl 2,12-18 ; Sal 50(51) ; 2Cor 5,20-6,2 ; Mt 6,1-6.16-18 Con questa celebrazione vogliamo iniziare solennemente il lungo periodo di quaresima che ci porterà a fare memoria degli ultimi giorni della vita terrena di Gesù. Le letture ci invitano alla penitenza ed al discernimento, in questi quaranta giorni siamo infatti invitati a vivere tre importanti pilastri della fede, di ogni fede: la preghiera, l'elemosina e il digiuno. Un credente che non prega, non fa l'elemosina e non digiuna non è un credente, così come colui che prega, fa l'elemosina e digiuna facendo di tutto per farsi vedere dagli uomini e sentirsi dire che è “bravo”, neppure costui è un credente. Preghiera, elemosina e digiuno in tutte le tradizioni religiose sono dei pilastri forti nella vita del credente. Non per niente ci fanno paura coloro che “invadono le nostre terre” e li vediamo ostentare questi atteggiamenti di preghiera e digiuno, l'elemosina è semp

Un unico popolo: i Figli di Dio

11 febbraio 2018 VI domenica del Tempo ordinario – B Lv 13,1-2.45-46 ; Sal 31(32) ; 1Cor 10,31-11,1 ; Mc 1,40-45 In questa VI domenica del Tempo ordinario, Pasqua della settimana, la Parola ci invita a rompere tutti quei recinti che l'uomo crea nella società. Ci invita pertanto a riconoscere nell'umanità un unico gruppo formato da figli di Dio peccatori bisognosi di perdono. Il mondo al tempo di Gesù era diviso in puri ed impuri, credenti e pagani, ricchi e poveri … Oggi il mondo continua ad essere diviso: tra potenti e deboli, agiati e indigenti, c'è chi muore per aver mangiato troppo e chi per non aver nulla da mangiare, brava gente e terroristi, europei ed extracomunitari, bianchi e neri … Ogni società ha sempre creato dei recinti entro i quali rinchiudere qualcuno che rientra in determinati cliché, abbiamo visto i campi di concentramento nazisti e le foibe comuniste, abbiamo creato giardini felici per i disabili e alberghi per gli anziani, potremmo dire che

Portatori di speranza

4 febbraio 2018 V domenica TO – B Gb 7,1-4.6-7 ; Sal 146(147) ; 1Cor 9,16-19.22-23 ; Mc 1,29-39 Il tema che in questa 5 domenica del Tempo Ordinario, Pasqua della settimana, le letture ci consegnano è il tema del credere e quindi di come l'uomo affronta la sua vita e con essa l'inevitabile sofferenza. Le parole della prima lettura sono parole dure, realiste, parole di un uomo che non ha più nulla da perdere. Sono le parole che Giobbe rivolge a Dio nella sua disperazione. Potrebbero benissimo essere le parole di ognuno di noi in alcuni momenti delicati che ci troviamo a vivere: “ L'uomo non compie forse un duro servizio sulla terra e i suoi giorni non sono come quelli d'un mercenario? … a me sono toccati mesi d'illusione e notti di affanno mi sono state assegnate ... ”. Come si può comportare il credente di fronte ad un amico che soffre in questo modo? E come si comporterà quando la sofferenza toccherà anche lui? Il Vangelo ci mostra un Gesù vicino all&