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Visualizzazione dei post da marzo, 2012

Una passione da Dio

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01 aprile 2012 domenica delle palme Ci avviciniamo sempre più alla settimana santa. Noi cristiani in questi giorni facciamo memoria della passione e morte di Gesù. Ho paura però che col tempo questa memoria si stia traducendo in un qualcosa che toglie forza al grande valore di questi eventi. La Pasqua la stiamo riducendo a fiori di pesco e pulcini. In verità è qualcosa di molto diverso, la pasqua è sangue, il sangue di un innocente offerto in sacrificio per tutti noi. Quante volte mi sento dire: beh ma tanto Gesù non ha sofferto veramente, Lui sapeva benissimo come sarebbero finite le cose. In realtà, proprio perché sapeva benissimo come sarebbero andate a finire le cose , ha sofferto veramente , e come uomo e come Dio. È certo anche che le possibilità di sistemare le cose in maniera diversa le aveva tutte. Con uno schiocco delle dita poteva e può certamente portare gli uomini, tutti gli uomini alla salvezza. Solo attraverso la via della croce però ha potuto mostrarmi quanto è dispo

Fenomeno da baraccone o ... ?

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25 marzo 2012 5^ domenica di quaresima Ger 31,31-34 ; Sal 50(51) ; Eb 5,7-9 ; Gv 12,20-33 In questa 5 domenica di quaresima le letture ci avvicinano drasticamente alla Pasqua. Si parla sempre più esplicitamente di ciò che dovrà accadere, ma c’è un rischio: che tutto diventi uno spettacolo e che Gesù diventi un fenomeno da baraccone. Vogliamo vedere Gesù, chiedono i greci. La fama di Gesù ha varcato le soglie della Palestina o comunque della cultura palestinese. Tutti sanno cosa fa Gesù e diventano curiosi. Ma c’è modo e modo di voler vedere. C’è una curiosità che porta alla denigrazione e c’è una curiosità che porta alla stima. Noi con quale sguardo ci avviciniamo a Gesù? Solo se siamo disposti a imparare da Lui significa che lo stiamo stimando. Solo se rimaniamo meravigliati da tanto coraggio non lo consideriamo un fenomeno da baraccone. Seguire Gesù però significa prendere sul serio la vita e … la morte. Seguire Gesù significa avere il coraggio di accettare come unica soluzione della

Nella croce l'Amore del Padre

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18 marzo 2012 4^ domenica di Quaresima 2Cr 36,14-16.19-23 ; Sal 136(137) ; Ef 2,4-10 ; Gv 3,14-21 In questa 4^ domenica di quaresima, le letture ci mettono di fronte alla cruda realtà di come viviamo la nostra vita da credenti. “ In quei giorni, tutti i capi di Giuda, i sacerdoti e il popolo moltiplicarono le loro infedeltà, imitando in tutto gli abomini degli altri popoli, e contaminarono il tempio, che il Signore si era consacrato a Gerusalemme ”. Usciamo dal testo e permettiamoci di fare una lettura attualizzante. “In questi nostri giorni tutto il popolo, dai capi fino all’ultimo operaio, moltiplica la sua infedeltà, imita in tutto le abitudini degli altri popoli, e contamina quel tempio che il Signore si è costruito sulla terra: il nostro corpo”. Ma forse è ancora poco chiaro. Tutti noi con troppa facilità oggi ci lasciamo ipnotizzare dalle tante abitudini di coloro che ci stanno attorno. Volenti o no, la nostra società è sempre meno cristiana e il motivo è proprio ques

La bancarelle che illudono!

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3^ domenica di Quaresima Es 20,1-17 ; Sal 18(19) ; 1Cor 1,22-25 ; Gv 2,13-25 In questa terza domenica di quaresima, la parola di Dio ci porta a riflettere in modo un po’ più approfondito sul nostro rapporto con Dio. Quanto fastidio ci danno le regole, lo diciamo ai nostri figli che bisogna rispettarle ma quando dobbiamo farlo noi! Prendete per esempio i dieci comandamenti che abbiamo appena proclamato. Con troppa facilità ci fermiamo solo su alcuni: “robat o mia robat, copat o mia copat” come se ci fosse solo il non rubare e il non uccidere. Anche qui bisognerebbe fermarsi un po’ sopra ma … vediamo le questioni da molto lontano! Ma cosa ne diciamo del non bestemmiare? “No, io solo quando sono arrabbiato!” oppure “lo sa, un po’ come tutti … quando si è con gli amici … ma mai con cattiveria!”. Quasi che tanto noi siamo quelli che vanno a messa tutte le domeniche , quindi un po’ di sconto ce lo meritiamo! E che ne diciamo del “non dire falsa testimonianza!” o del “Non desiderare …!” Ins

Un monte per uscire dal mondo!

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2^ Domenica di quaresima 4 marzo 2012 Dal vangelo secondo Marco 
 In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli. 
Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elia con Mosè e conversavano con Gesù. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Non sapeva infatti che cosa dire, perché erano spaventati. Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce: «Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!». E improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo, con loro.
Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell’uomo fosse risorto dai morti. Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che c