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Visualizzazione dei post da settembre, 2013

L'Amicizia, un valore troppo denigrato!

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22 settembre 2013 XXV Domenica TO – C Am 8,4-7 ; Sal 112(113) ; 1Tm 2,1-8 ; Lc 16,1-13 In questa 25 domenica del Tempo Ordinario, Pasqua della settimana, la Parola di Dio ci sembra andare contro ogni insegnamento ricevuto fin ora. Pare infatti spingerci a frodare la gente, in particolare i nostri superiori o coloro che ci governano. Inoltre pare proprio che la prima lettura e il Vangelo siano in contrapposizione. Da un lato troviamo la denuncia nei confronti di chi ruba e dall'altro ... beh lo abbiamo già detto. Ma cosa c'è in comune? E come è possibile che la Parola di Dio si esprima in questo modo? Ciò che accomuna i due testi è il riferimento a qualcuno che è nel bisogno, da una parte si parla di poveri ed indigenti in modo esplicito, dall'altra si fa riferimento a persone che non possono saldare il proprio debito. In riferimento a queste persone, ciò che viene condannato nella prima lettura è lo sfruttamento di questi, mentre nel Vangelo viene esal

Troppi idoli, non c'è spazio per Dio!

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15 settembre 2013 XXIV Domenica T.O. – C Es 32,7-11.13-14 ; Sal 50(51) ; 1Tim 1,12-17 ; Lc 15,1-32 In questa 24^ domenica del Tempo ordinario, pasqua della settimana, la Parola di Dio ci scuote di nuovo facendo crollare l’idea di perfezione che abbiamo di noi stessi. Quelle parole rivolte al popolo di Israele: “popolo di dura cervice” che poi significa “popolo di teste dure”, sono rivolte ad ognuno di noi. Quell’errore di costruirsi degli idoli per sfuggire dall’unico Dio è un male che non solo è presente ancora nel mondo, ma colpisce ogni uomo compresi tutti noi cristiani cattolici che ci diciamo credenti. Non è difficile vedere come con niente noi idolatriamo qualcosa: la ricchezza, il nostro corpo, lo sport, gli animali, il lavoro, le persone … L’arroganza di quel figlio che vuole la sua parte di eredità prima ancora che il padre muoia è la stessa arroganza che ci fa vivere scontenti e desiderosi di evadere dalle nostre esistenze più o meno fortunate

Due facce della stessa medaglia!

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8 settembre 2013 XXIII Domenica del TO – C Sap 9,13-18 ; Sal 89 ; Fm 1,9-10.12-17 ; Lc 14,25-33 In questa 23 domenica del tempo ordinario, pasqua della settimana, il Signore Gesù ci detta quelle condizioni senza le quali non possiamo dirci suoi discepoli. Ce le presenta come due facce della stessa medaglia e quindi non si può pensare di seguirne soltanto una e non l’altra: “ Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo. Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a ma, non può essere mio discepolo. ” Quanto facciamo fatica ad ascoltare queste parole. Sono così distanti dal nostro quotidiano! Eppure noi spesso ci lamentiamo che le cose non vanno come dovrebbero, che pare la nostra vita non abbia senso, che il mondo stia andando verso lo sfascio … e la colpa di tutto questo di chi è? Beh chiaramente di Dio che non fa nulla! Ma io co