noi ... santi della porta accanto !
1 novembre 2019
Solennità di Tutti
i santi
Ap 7,2-4.9-14
; Sal 23(24) , 1Gv 3,1-3 ; Mt 5,1-12a
L’esortazione apostolica di papa Francesco Gaudete ed
exultate sulla chiamata alla santità nel mondo contemporaneo, ha sollevato
tanto stupore ma allo stesso tempo tante discussioni.
Siamo soliti pensare ai santi come a figure quasi irreali,
appartenenti al passato, modelli da guardare ma lontani mille miglia dal nostro
ordinario; il Papa ci dice: “Mi piace vedere la santità nel popolo di Dio paziente:
nei genitori che crescono con tanto amore i loro figli, negli uomini e nelle
donne che lavorano per portare il pane a casa, nei malati, nelle religiose
anziane che continuano a sorridere” (GE 7). Papa Francesco la chiama “santità
della porta accanto”. Penso sia questo che sconvolge le nostre esistenze. “Questa
santità a cui il Signore ti chiama – prosegue ancora il papa – andrà crescendo
mediante piccoli gesti. Per esempio: una signora va al mercato a fare la spesa,
incontra una vicina e inizia a parlare, e vengono le critiche. Ma questa donna
dice dentro di sé: «No, non parlerò male di nessuno». Questo è un passo verso
la santità. Poi, a casa, suo figlio le chiede di parlare delle sue fantasie e,
anche se è stanca, si siede accanto a lui e ascolta con pazienza e affetto.
Ecco un’altra offerta che santifica. Quindi sperimenta un momento di angoscia,
ma ricorda l’amore della Vergine Maria, prende il rosario e prega con fede.
Questa è un’altra via di santità. Poi esce per strada, incontra un povero e si
ferma a conversare con lui con affetto. Anche questo è un passo avanti.”
(GE 16)
Ciò che il santo padre cerca di dirci, e la solennità che
stiamo celebrando ribadisce ogni anno, è che per essere santi non serve essere
dei supereroi ma basta essere persone ordinarie che vivono con amore il loro
quotidiano, e questo lo possiamo fare tutti anzi, ogni giorno più volte, se ci
pensiamo bene, ci viene data la possibilità di fare un passo avanti in questo
cammino … ripensiamo all’esempio che il papa con tanta semplicità ci ha offerto
e caliamolo nella nostra vita.
Con questi pensieri possiamo anche comprendere come mai
nella prima lettura che la liturgia ci offre si parla dei santi come di “una
moltitudine immensa, che nessuno poteva contare”!
La santità non è per pochi prescelti ma è per tutti coloro
che vogliono condividere la via dell’Amore. È per questo che il papa scrive che
la Gaudete ed Exultate è per ricordare a tutti “la chiamata alla santità che
il Signore fa a ciascuno di noi, quella chiamata che rivolge anche a te: «Siate
santi, perché io sono santo»”. (GE 10)
Ma come iniziare questo cammino? O come perseverare il
cammino già iniziato quando tutto pare venirci contro?
Giovanni ci offre la possibilità di stimolare il nostro
cammino con queste parole: “vedete quale amore ci ha dato il Padre per
essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente!”
Quest’oggi facciamo davvero questo sforzo mentale di pensare
cosa significa essere veramente Figli di Dio … perché a livello di
dottrina lo sappiamo bene ma percepiamo davvero la grandezza di questo titolo
che sbandieriamo troppo facilmente ogni volta che preghiamo il Padre nostro?
E quando abbiamo intuito anche solo lontanamente la
grandezza di essere Figli di Dio … allora possiamo anche fare il passo
successivo: meditiamo sul cammino che ci porta alla santità e proviamo davvero
a ripercorrere le nostre giornate per scoprire quante occasioni abbiamo
perso o abbiamo ben sfruttato per camminare sulla via che ci conduce giorno
dopo giorno ad assomigliare sempre più al Padre.
Amen
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