Modelli d’Amore nel mondo
25 ottobre 2020
XXX Domenica
Tempo Ordinario – A
Es 22,20-26 ; Sal 17(18) ; 1Ts 1,5c-10 ; Mt 22,34-40
In questa 30 domenica del tempo ordinario, Pasqua della
settimana, la Parola ci fa riflettere sul cuore della nostra fede.
Anzitutto leggendo il vangelo mi chiedo quale è il comandamento
più importante da seguire, perché a questa domanda Gesù risponde con due
comandamenti. Quindi c’è un comandamento più importante di tutti? O forse sono due?
O tre? Perché se devi amare il tuo prossimo come te stesso si presuppone che ci
sia anche il comandamento di amarsi. O forse quei due/tre comandamenti ai quali
Gesù fa riferimento sono in realtà lo stesso comandamento?
Poi c’è un’altra questione che mi solletica: la parola
Amore. Per noi è una parola tanto intima che quasi è diventata un tabù. Se
dicessi ad una donna “io ti amo” certamente potrei essere frainteso, se poi lo
dicessi ad un uomo potrei correre qualche rischio; se lo dicessi ad un bambino …
certamente sarei accusato di pedofilia!
Eppure, Gesù ci chiede proprio di amare, non di voler bene,
i nostri prossimi come amiamo noi stessi. Cioè non ci chiede di amare coloro
che sono della famiglia ma coloro che più si avvicinano a me nella vita. Capite
che la questione diventa molto impegnativa. Su questa cosa vi lascio riflettere
personalmente.
Cerchiamo invece ora di uscire dall’impasse del numero dei
comandamenti.
Ama Dio con tutto il cuore con tutta l’anima con tutte la
tua mente.
Ama il prossimo tuo come te stesso.
Come si fa ad amare Dio? Basta stare inginocchiati a
sgranare rosari? Basta andare a messa tutte le domeniche? Basta dire le preghiere
del mattino e della sera? Certamente no. Queste cose, seppur tutte cose molto
buone e lodevoli, non bastano.
Per amare Dio è necessario lasciarsi avvicinare o
avvicinarsi sempre di più ai fratelli fino a riuscire ad ascoltare le loro vite
e quindi le loro gioie ed i loro dolori. Piangere con chi piange e gioire con
chi gioisce (cfr. Rom 12,15). Lasciarsi abitare dalle vite degli altri per
provare su di sé gli stessi sentimenti e poter così rivolgere loro quelle
stesse cure ed attenzioni che rivolgeremmo su noi stessi. Questo significa
amare Dio perché Dio è in ogni sua creatura (S. Tommaso).
La Parola di quest’oggi, dunque, ci chiama a calare nella
praticità della vita ordinaria il grande tema dell’Amore. Potremmo rischiare di
fare un discorso filosofico o intimistico; la prima lettura e la seconda ci
spronano ad applicare questa parola a quelle azioni quotidiane che spesso rischiamo
di affrontare con distacco: “non molestare il forestiero … non maltrattare
la vedova né l’orfano … non prestare ad usura … non portare via la casa al
povero. Solo facendoci modelli di vita possiamo far risuonare la Parola
del Signore”.
Signore Gesù, vibra nei nostri cuori perché possiamo
ascoltare la voce dell’Amore che ci sprona a viverlo nel mondo. Rendici modelli
del tuo Amore smisurato verso ogni tua creatura. Arricchisci in noi quella
sensibilità che ci aiuta a vivere gli stessi sentimenti di tutti quei prossimi
che la vita ci mette accanto.
Amen.
Commenti
Posta un commento