Fatevi dunque imitatori di Dio!
9 agosto 2015
XIX domenica del TO - B
1Re
19,4-8 ; Sal 33(34) ; Ef 4,30-5,2 ; Gv 6,41-51
In
questa 19 domenica del tempo ordinario, pasqua della settimana, la Parola ci
sprona a riflettere sulla grandezza dell’eucarestia.
L’immagine
del profeta Elia che si lascia morire all’ombra della ginestra, è l’immagine di
ogni uomo che perde ogni speranza nel suo domani. Possiamo dire che è
l’immagine dell’uomo di oggi che guarda al suo ombelico e quando si rende conto
di aver perso ogni legame con il mondo si lascia morire nella depressione o
nelle dipendenze più svariate, dall’alcool al fumo, dal gioco e alla droga.
Cosa
ridà forza ad Elia per rimettersi in piedi e ricominciare a camminare? Un pane
disceso dal cielo. Quelle focacce portate dall’angelo del Signore hanno
ritemprato il corpo di Elia e gli hanno
permesso di camminare fino al monte di Dio.
L’eucarestia
è il pane disceso dal cielo che ci permette di superare ogni nostra
depressione, ogni nostro malanno del corpo e delle spirito e ci da la forza di
camminare verso la santità che Dio ci propone.
È
Gesù questo pane che ci da la vita eterna è lui il pane disceso dal cielo, la
sua carne per la vita del mondo.
Ma
quanto è difficile comprendere questo!
La
questione è credere. Tu credi in Gesù presente nel pane eucaristico? Tu credi
nella forza dell’eucarestia? Forza immortale che ci consegna la vita eterna? Tu
credi che ciò che mangi in questa eucarestia è la carne viva di Gesù?
Ma
perché Dio ha fatto questo? Perché si è consegnato nelle nostre mani per
mettersi sotto i nostri denti?
È un
grande mistero che in parte viene svelato nel suo desiderio di volerci come
lui.
Quando
ti trovi difronte qualcuno che da la vita per te non puoi fare altro che
mettere a disposizione la tua vita per lui cercando di imitarne il coraggio.
Noi che ci troviamo in chiesa ogni domenica e che ci cibiamo di lui non
possiamo far finta di niente, dobbiamo riconoscere il grande coraggio che lui
ha avuto per salvarmi e io cosa faccio? Tu cosa stai facendo per Lui?
Quanto
cerchi di imitare di quel suo coraggio?
“Fatevi
dunque imitatori di Dio e camminate nella verità, nel modo in cui anche Cristo
ci ha amato e ha dato se stesso per noi, offrendosi a Dio in sacrificio di
soave odore”. Sono le parole di Paolo alla comunità di Efeso, sono le parole di
Paolo ad ognuno di noi. Non puoi dire di credere in Dio se non fai neppure un
piccolo sforzo per imitare il suo coraggio e il suo sacrificio. Ed in soldoni
questo cosa significa? È sempre Paolo a suggerircelo: “scompaiano da voi ogni
asprezza, sdegno, ira, grida e maldicenze con ogni sorta di malignità. Siate
invece benevoli gli uni verso gli altri misericordiosi, perdonandovi a vicenda
come Dio ha perdonato a voi in Cristo”. Difficile la vita del Cristiano! Pensavate
si trattasse di una passeggiata? I fatti dimostrano il contrario.
Solo
nell’Eucarestia possiamo trovare la forza necessaria per superare ogni cattiva
visione di colui che abita accanto a me, solo nell’eucarestia potrò imparare ad
avere uno sguardo nuovo sulla creazione tutta (che comprende anche l’uomo), lo
stesso sguardo che Dio ha su di me, quello stesso sguardo d’amore che ogni
giorni mi perdona e mi consente di ricominciare a camminare al suo fianco.
Signore
Gesù donami il coraggio di cibarmi senza paura del tuo corpo affinché possa
ogni giorno imparare ad amare i fratelli come tu mi ami, a guardarli con i tuoi
occhi e a perdonarli come tu mi perdoni.
Amen
Commenti
Posta un commento