Ad maiorem Dei gloriam.

15 agosto 2015
Assunzione di Maria SS.
In questo giorno di festa, la liturgia ci offre due icone bibliche che parlano da se. Nella vigilia il brano di vangelo in cui Gesù dichiara beati tutti coloro che ascoltano la Parola di Dio e nel giorno il brano di Maria che corre in aiuto della cugina Elisabetta . Cosa ci dicono questi testi della solennità che stiamo celebrando?
Potremmo dire che Maria è la donna dell’ascolto, la donna del fare e la donna della lode; sono queste tre qualità che hanno reso questa donna l’esempio di vita per tutti coloro che vogliono seguire suo figlio Gesù. Proviamo a vederle una ad una.
Maria donna dell’ascolto.
Anzitutto Maria è una donna che ha sempre preso seriamente la Parola di Dio. Ciò che noi chiamiamo Antico Testamento era per lei testo di riferimento per la sua crescita. Come ogni ragazza ebrea cresce utilizzando il libro sacro come sussidiario, libro scolastico che contiene tutti gli insegnamenti di cui un fanciullo ha bisogno per crescere. Ecco allora che penso abbia messo in pratica il primo principio ermeneutico che il mio insegnante di bibbia ci consigliò nella prima lezione: “fa girà i pagine” (ndr far girare le pagine). Maria ha letto e riletto il testo sacro anche se Magari non comprendeva pienamente ciò che leggeva, ma lo leggeva. Sappiamo infatti che non sempre capiva ciò che le accadeva ma conservava tutto nel suo cuore in attesa di scoprirlo un giorno. Penso che questo atteggiamento lo abbia applicato anche alla comprensione della Parola di Dio. Ecco perché Gesù non ha tanto lodato il grembo che lo ha portato e il seno che lo ha allattato ma ha ben detto che piuttosto sono beati coloro che ascoltano la Parola di Dio e la osservano. Maria infatti ha portato in grembo e allattato Gesù solo come conseguenza all’ascolto e all’osservanza della Parola di Dio.
Leggere e rileggere il testo, far girare le pagine, conservare tutto nel cuore. Sono questi i primi insegnamenti di questa donna dell’ascolto.
Maria donna del fare.
Ed ecco che quando questa Parola, grazie all’ascolto, è entrata in lei e in lei si è fatta carne, non ha atteso seduta che la gravidanza arrivasse al termine, ma saputo che la cugina Elisabetta, in età avanzata, attendeva a sua volta un figlio, ecco che in fretta la raggiunge. Quando la Parola entra dentro di te non puoi stare ad attendere che qualcosa avvenga, non puoi stare ad attendere che da cielo capiti qualcosa, è solo nel tuo darti da fare che la Parola può raggiungere ogni uomo, è solo con il tuo darti da fare che l’Amore può illuminare ogni angolo del mondo. E tutto questo correre cosa ha combinato? Quel bambino che Elisabetta porta in grembo dà l’annuncio più grande di tutta la storia, lui che non è ancora venuto al mondo, lui che oggi noi potremmo uccidere come se nulla fosse, colui i cui occhi non vedono ancora la luce è rimasto abbagliato da quel sole che Maria porta in grembo. Mi tornano alla mente le parole dell’Apocalisse “una donna vestita di sole”.
Mettersi in moto superando i monti dell’incredulità e della falsità che intralciano il nostro cammino per portare a tutti l’Amore incarnato. È questo l’insegnamento di questa donna del fare.
Maria donna della lode.
Già all’inizio della sua avventura, Maria non ha potuto che riconoscere le grandi cose che Dio stava compiendo in lei per tutto il suo popolo. Eppure la sua situazione non era delle più felice: rischiava di essere ripudiata dal suo promesso sposo e quindi di essere emarginata dalla sua società e così considerata una poca di buono ma lei loda Dio perché sa che ciò che sta avvenendo in lei cambierà le sorti dell’umanità, le scritture lo avevano predetto. Ed anche là, sotto la croce, nella fatica e nel dolore di una vedova a cui viene crudelmente ucciso il figlio saprà ancora lodare il suo Signore perché, pur non capendo ciò che stava avvenendo sapeva che di Lui poteva fidarsi. In questo canto di lode che è il Magnificat c’è tutta la storia del popolo d’Israele ma c’è anche tutta l’essenza di questa donna che ha saputo lasciarsi fare dal suo creatore. Dio ha guardato l’umiltà di questa piccola serva e proprio per questo ogni generazione la può considerare beata.
Lodare Dio nelle gioie e nei dolori, nelle fatiche e nelle speranze. È questo l’insegnamento di questa donna della lode.

Maria donna dell’ascolto fa che ogni giorno anche noi come te possiamo innamorarci sempre più della Parola per divenire noi stessi portatori dell’Amore che crea.
Maria donna del fare donaci il coraggio di non restare incollati alle poltrone dell’ozio ma possano i nostri occhi riconoscere le necessità dei fratelli e delle sorelle che abbiamo accanto affinché possiamo essere docili strumenti nelle mani di Dio per portare pace e serenità nel mondo.
Maria donna della lode insegnaci a guardare la storia con gli occhi di chi sa fidarsi del creatore, fa che in ogni evento possiamo alzare gli occhi al cielo fiduciosi che tutto è per la maggior gloria di Dio.

Amen

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