La Disponibilità
24 dicembre 2017
IV domenica di avvento - B
2Sam 7,1-5.8b-12.14a.16 ; Sal 88(89) ; Rm 16,25-27 ; Lc 1,26-38
Eccoci dunque arrivati all'ultima domenica di questo avvento che per quest'anno coincide anche con la vigilia della solennità del Natale.
Le letture parlano di casa. Davide, finalmente stabilito nella sua casa dopo essere rientrato in Gerusalemme, vuole costruire una casa in muratura anche per Dio, fino ad allora infatti il Tempio era una tenda che accompagnava la carovana del popolo eletto. Intenzione lodevole quella di Davide al punto tale che il profeta Natan l'appoggia senza pensarci un attimo.
Già ma … l'uomo propone e Dio dispone. Nel sonno Dio fa comprendere a Natan che non è una buona idea preoccuparsi dei muri. Dio stesso provvederà, non tanto ad una casa per se stesso ma a dare una casa a Davide: “Il Signore ti annuncia che farà a te una casa”.
Che meraviglia! Anche questa volta Dio ci aiuta a cambiare completamente prospettiva!
Noi pensiamo di accogliere Dio che viene in casa nostra a Natale, noi pensiamo che Maria e Giuseppe hanno accolto il piccolo Gesù nella loro casa … ma non è così! È Dio che fa per noi una casa! Ma come? Ascoltate: “Io susciterò un tuo discendente dopo di te. […] Io sarò per lui padre ed egli sarà per me figlio”. E se è figlio ha diritto di abitare nella casa del Padre e se lui è tuo discendente anche tu sarai di casa in casa sua!
Mamma mia che sorprese!
Questa profezia di Natan si avvera in Maria, lo abbiamo sentito nel Vangelo di Luca. L'angelo chiede a Maria di diventare casa di Dio per permettere agli uomini di essere di casa nel Regno.
Nonostante lo stupore e il sano dubbio che nasce dall'incomprensione di quanto sta accadendo nella sua vita, Maria è disponibile alla proposta di Dio.
Pensando un po' alla nostra vita certamente ci è più semplice pensarla come Davide: costruiamo una casa a Dio, costruiamo una chiesa, costruiamo un ospedale, una mensa per i poveri, un luogo in cui i bambini possano crescere sani. Costruiamo associazioni di solidarietà che possano portare sollievo ai tanti sofferenti del mondo! Fare, fare, fare e ancora fare! È la vita dell'uomo! Pare che se l'uomo di oggi non trascorre tutto il suo tempo nel fare … si sente inutile, sprecato. Quando immaginiamo l'annunciazione però noi vediamo Maria che “non fa” nella sua casa. Maria “non fa” perché è in atteggiamento di accoglienza e accogliendo si lascia fare da Colui che accoglie. Maria diventa Arca dell'alleanza perché è disponibile nel lasciarsi fare casa di Gesù.
Sarà in seguito a quest'accoglienza, a questa disponibilità, a questo “non fare” che Maria si affannerà sostenendo la cugina Elisabetta nella sua gravidanza, crescendo il bambino Gesù, seguendo quel suo figlio per le strade della Palestina. Maria è certamente tutto tranne che una fannullona ma … prima di tutto ha avuto il coraggio di lasciarsi fare.
In questa preparazione imminente al Santo Natale lasciamoci stupire dal modo in cui Dio stravolge ogni nostra aspettativa. Lasciamo che Dio stravolga la nostra storia. Lasciamo che Dio stravolga i progetti dei potenti per innalzare gli umili.
Signore Gesù, ormai mancano poche ore e arriverai.
Maria, Arca dell'alleanza, casa di Dio, insegnami a preparare un cuore aperto, libero e disponibile ad accogliere Dio che vuole entrare nella mia vita. Maria, donna dell'accoglienza dammi la forza di lasciarmi stravolgere l'esistenza dal tuo Figlio che vuole venire a cambiare la mia vita per fare di me una casa in cui poter donare al mondo l'Amore, unica via per camminare verso casa nel suo Regno
Amen
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