Andiamo con gioia incontro al Signore!


1 dicembre 2013
1 domenica di Avvento - A
Is 2,1-5 ; Sal 121 ; Rm 13,11-14a ; Mt 24,37-44
In questa prima domenica di avvento, pasqua della settimana, primo giorno del nuovo anno liturgico, l’ascolto delle letture pare non essere stato molto gradevole. 
In particolare pare che il tono del Vangelo appena proclamato non sia molto cambiato dai vangeli delle ultimo domeniche. 
L’avventura che stiamo cominciando infatti non è un ricominciare tutta daccapo ma un proseguire il cammino. Questo tempo d’avvento che oggi iniziamo è un tempo nel quale ci alleniamo all’incontro con Gesù. Non sto parlando del piccolo e tenero Gesù bambino che nasce nella grotta di Betlemme, sto parlando dell’incontro con Gesù alla fine dei tempi. Ecco l’invito del Vangelo a Vegliare ma ecco l’invito del profeta Isaia ad affluire con tute le genti al monte del Signore. In questi 25 giorni ci è chiesto di imparare a vestire un abito nuovo, l’abito di Gesù. Un abito che deve impregnarci dell’odore di Cristo, quell’odore che il giorno della cresima ci è stato impresso sulla fronte mediante il Sacro Crisma, olio misto a profumo. 
Il Vangelo ci spinge a non rimandare questo momento, cioè il momento di tirarci indietro le maniche, di impegnarci nel cammino. La serietà delle letture di oggi ci aiuta a comprendere come l’avvento non è un periodo di tempo per bambini, l’avvento è uno dei periodi di tempo più impegnativi per il cristiano adulto che vuole impegnarsi per camminare verso Cristo. La parola di oggi ci chiede esplicitamente di non aspettare il domani per convertirti, non sai quanto tempo ti manca all’incontro con il Risorto. Oggi è il momento favorevole per iniziare il tuo cammino. Veglia, stai pronto! 
Pronti per che cosa? Quale futuro ci aspetterà? È bellissima la visione di Isaia:
Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri, delle loro lance faranno falci; una nazione non alzerà più la spada contro un’altra nazione, non impareranno più l’arte della guerra”.
Non è quello che sempre speriamo? Non vogliamo tutti un mondo migliore, senza più guerre, senza più discordie e con lavoro per tutti? Questo è il mondo che Isaia vede. L’unico modo per entrarci, l’unico modo perché questo si realizzi è che ognuno di noi cominci a viverlo nella sua quotidianità. Lo abbiamo sentito l’apostolo Paolo: “gettiamo via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce. Comportiamoci onestamente, come in pieno giorno: non in mezzo a orge e ubriachezze, non fra lussurie e impurità, non in litigi  e gelosie. Rivestitevi invece del Signore Gesù Cristo”
Signore Gesù è troppo facile per noi abbandonarci alle opere delle tenebre, è troppo facile per noi lasciarci coinvolgere dal male che governa questo mondo. Neppure ci accorgiamo. Aiutaci a vivere questo periodo di avvento in maniera seria. Siano questi pochi giorni un allenamento prezioso per iniziare a camminare verso di te, nel tuo amore. 
Aiutaci a cantare con il salmista la gioia di camminare incontro a te. Fa che la nostra quotidianità sia la gioia vera di chi ti sta cercando e sa di essere ormai vicino al momento dell’incontro.
Amen

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