Amare!


4 novembre 2012
XXXI domenica T.O. – B
Dt 6,2-6 ; Sal 17(178) ; Es 7,23-28 ; Mc 12,28b-34
In questa 31 domenica del Tempo Ordinario, pasqua della settimana, la domanda con cui si apre il Vangelo potrebbe stupirci: Quale è il primo di tutti i comandamenti?
Come mai uno scriba, cioè un esperto della legge, chiede a Gesù quale è il primo di tutti i comandamenti? Se però pensiamo che un buon ebreo per potersi guadagnare la salvezza doveva rispettare rigorosamente 613 precetti allora iniziamo a capire.
La domanda è molto interessante: cosa non posso non fare per potermi salvare?
Proviamo a pensare quanto è difficile per noi rispettare 10 comandamenti e poi capiamo al volo!
La risposta di Gesù mi stupisce più della domanda dello scriba. “Il primo è: Ascolta Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza.”
È stupefacente, Gesù non dice di andare al tempio o di offrire i sacrifici. Gesù dice che la cosa più importante di tutte è mettersi in ascolto! E poi successivamente riconoscere che Dio è l’unico Signore e quindi, al terzo posto, bisogna amarlo.
È una graduatoria interessante. Infatti come si fa ad amare qualcuno che non riteniamo degno di amore? E come si fa a ritenere degno di amore qualcuno che non sappiamo neppure chi è perché non lo abbiamo mai ascoltato?
Eppure noi cosa chiediamo ai nostri figli? Di andare a messa perché … perché si deve! Di pregare perché … perché si deve! Gesù oggi ci dice qualcosa di diverso. Quando ci mettiamo in ascolto della sua Parola? Quando apriamo quel bel testo che tutti abbiamo in casa e che si chiama Bibbia? E poi successivamente quando riusciamo a rivolgerci veramente a Dio come un Padre perché Lui è l’unico mio Signore? Quando ci fideremo di Lui al punto tale da aprirgli il nostro cuore e confidargli ogni nostro pensiero anche più intimo lasciando da parte le preghiere ed iniziando così a pregare?
Attenzione però che la risposta di Gesù non è terminata: “Il secondo è questo: Amerai il tuo prossimo come te stesso. Non c’è altro comandamento più grande di questi.”
Nessuno ha chiesto a Gesù il secondo comandamento, Lui ce lo dice lo stesso. Perché? La risposta è abbastanza comprensibile. I due comandamenti non sono separabili. Amando Dio non posso accorgermi che ho dei fratelli da amare, e se amassi Dio senza amare i fratelli (o peggio con l’odio nel cuore verso qualcuno) non sto amando il Dio di Gesù Cristo. Ma non posso neppure amare i fratelli senza amare Dio che è nostro Padre. Se amassi il mio prossimo senza conoscere Dio certamente lo sto amando senza rendermene conto ma se amassi il prossimo rifiutando categoricamente Dio penso che il problema possa essere di due nature: o ho bisogno di gratificazioni, e quindi amo per essere a mia volta amato, o non mi rendo conto che in realtà non sto rifiutando Dio ma qualcosa o qualcuno che me ne ha dato una cattiva immagine.

Signore Gesù, tu sei venuto tra noi per mostrarci la difficile ma affascinante logica dell’Amore. Tutto nasce dall’ascolto della tua Parola di vita, quella Parola che diede origine ad ogni cosa creata. Aiutami a lasciarmi avvolgere dal suono delle tue Parole, plasma il mio cuore affinché possa accogliere il tuo Amore gratuito.
Padre santo, del tuo Amore è piena la terra, aiutami a scorgere la tua presenza, aiutami a purificare i miei occhi e le mie orecchie perché possano vedere e sentire il suono del Tuo Verbo che vuole entrare in me per farmi come Te.
Spirito Santo, Amore del Padre e del Figlio, scalda le mie giornate perché possa vedere le necessità dei fratelli che mi hai posto accanto. Fa che le mie azioni non siano egoistiche, chiuse su di me, ma aperte al bisogno degli altri.
Amen.

Commenti

  1. Gesù ci parla di Amore e noi ci preoccupiamo dei riti: siamo attratti dalla messa celebrata nel tal posto perchè è bella; delle processioni nel tal paese perchè ci sono gli stendardi, i crocifissi di valore, ecc. Gesù ci invita all'ascolto della Parola che illumina e scalda il cuore, ci indica la via da seguire: accogliere e donare Amore.
    Quando ami desideri il bene dell'altro la sua felicità perchè l'amore trasforma e genera vita.
    Amare "è tenere con tenerezza e passione Dio e l'uomo dentro di sè: se uno ama, l'altro è come se dimorasse dentro di lui" (A: Casati)

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