AVVENTO : un tempo per ..


L’inizio dell’avvento, come dice la parola stessa, ci introduce a qualcosa che deve venire. A un Qualcuno che deve venire. L’attesa della nascita di Gesù bambino nel giorno di Natale, ma ancora più in profondità l’attesa della venuta ultima di Gesù alla fine dei tempi.
Usciamo per un istante dalle questioni di fede e facciamo riferimento alla nostra quotidianità.
Quando aspettiamo un ospite in casa per pranzo ci preoccupiamo affinché questi arrivando trovi la casa in ordine e possa così sentirsi accolto. Se poi quest’ospite è qualcuno che arriva accompagnato da un amico perché dobbiamo conoscerlo l’ansia di far bella figura aumenta. Se poi quest’ospite è una personalità per il ruolo che occupa nella società … non so, metti che per un caso strano il presidente della repubblica decide di fermarsi a casa tua o il vescovo o … un famoso attore piuttosto che il tuo sportivo preferito. Beh penso che la preoccupazione vada alle stelle, già nei giorni precedenti ci si mette in moto per pulire, fare spese, andare dal parrucchiere e pensare al vestito giusto da mettere e … magari ci si informa sul piatto preferito dell’ospite e si chiede consiglio a esperti cuochi per la miglior riuscita del tutto. E poi la notte prima … che fatica dormire … e poi l’orario stabilito non arriva mai, l’orologio sembra procedere a rilento e … poi finalmente suona il campanello e il cuore inizia a battere forte e i pensieri … sarà tutta apposto? Farò brutta figura? Avrò dimenticato qualcosa?
Il tempo di avvento è il tempo nel quale iniziamo i preparativi affinché Gesù possa trovarci in ordine quando viene in casa nostra per il pranzo del suo compleanno!
La mia impressione è che con sempre più preoccupazione ci avviciniamo al natale ponendo attenzione su tutto ciò che di esteriore e di folcloristico possiamo trovare, che è una buona cosa, ma poi non facciamo il passo fondamentale. È come se mi limitassi a pulire la casa, preparare un buon pranzo ma poi … passo tutto il tempo del pranzo rinchiuso in cucina a preparare piatti abbandonando l’ospite da solo al tavolo; oppure, ed è pure peggio, tutto fosse pronto e io mi presento ad accogliere l’ospite tutto sporco e puzzolente.
Cerchiamo di trascorrere queste quattro preziose settimane di attesa aumentando giorno dopo giorno l’ansia di incontrare, non un personaggio illustre, ma il Figlio di Dio in persona che vuole sedere a tavola con me.

Padre creatore, nella tua grande bontà ai pensato di mandare tra noi il tuo amato Figlio Gesù. Aiutami ad accoglierlo con gioia. Fa che la mia casa, il mio cuore sia vigile al punto tale da poterlo riconoscere mentre bussa alla mia porta in cerca di ospitalità.

Signore Gesù, tu con grande umiltà hai accettato di mischiarti tra noi uomini e con altrettanta umiltà hai accettato il mio invito a tavola. Aumenta in me il desiderio di imitare sempre più questo tuo modo di fare affinché chi mi guarda possa respirare la tua dolce presenza.

Spirito Santo, i prossimi giorni saranno intensi e ricchi di tentazioni. Rafforza il mio cuore perché possa resistere a tutto ciò che mi porterebbe lontano dal Padre. Donami energia nuova parchè possa camminare senza sosta incontro a Gesù che viene nella mia vita. Fa che arrivando non mi trovi addormentato ma pronto e vigilante per aprirgli il mio cuore e farlo entrare per sempre nella mia esistenza.
Amen.

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