Sconfiggere il male ... che è dentro di noi!
1 marzo 2020
I domenica di
quaresima – A
Gen 2,7-9;3,1-7 ; Sal 50(51) ; Rm
5,12-19 ; Mt 4,1-11
In questa prima domenica di quaresima, la Parola ci mostra
come il nemico, il diavolo, Satana, tenta l’uomo.
La prima lettura ci mostra la nostra debolezza. Da soli non
sappiamo come rispondere alle seduzioni del tentatore. Il diavolo insinua in
noi una volontà di Dio nei nostri confronti che è errata: “è vero che Dio ha
detto …?” ma, se ci fermiamo anche un solo momento a riflettere, Dio non ha
proprio detto ciò che il diavolo ci dà da intendere; il diavolo poi fa passare
Dio per menzognero: “Non morirete affatto”, è a questo punto che
l’essere umano mostra la sua debolezza. “Cosa mi potrà succedere allora? Magari
proprio di diventare più potenti o addirittura onnipotenti, detentori del
potere della vita e della morte!”
Questo è il peccato originale, quella predisposizione al
male che sta in ognuno di noi e che col battesimo cerchiamo di estirpare.
L’esito di questo peccato, manco a dirlo, è la morte stessa. Proprio il
contrario delle promesse del serpente. La morte di noi stessi e di coloro che
ci stanno attorno. Una morte dello spirito, una morte dell’etica, una morte
anche del corpo. Quando non sappiamo più distinguere il bene dal male il nostro
spirito è morto e le nostre azioni e le nostre scelte possono portare alla
morte di altri fratelli più o meno accanto a me. È la morte della persona.
In tanti, in questi giorni, stanno alzando lamentele contro
le disposizioni del ministero della salute e del presidente della regione. Le
lamentele più dolorose però sono quelle di chi si considera il vero “cattolico”,
questi, in modo molto ironico, stanno sostenendo che i vescovi del nord, che
hanno accolto le disposizioni dell’autorità, abbiano dichiarato la morte di
Dio. Io penso che se questo deserto che ci è dato da vivere, è per la
salvaguardia del fratello, ben vengano queste disposizioni. A me non interessa
cosa fanno gli altri: supermercati, bar, osterie e via dicendo, a me Chiesa
interessa il bene del fratello e in questo momento il bene del fratello è che
la comunità si riunisca il meno possibile per evitare ogni possibilità di
contagio.
Non siamo Dio pertanto non possiamo sentirci invincibili, neppure
se siamo cristiani praticanti. Siamo poveri uomini sottomessi alle leggi della
natura.
La Parola ci viene certo in aiuto, non per sconfiggere il
virus ma per sconfiggere il male che c’è dentro di noi, il male che toglie i paraocchi
dal nostro volto per permetterci di allargare gli orizzonti verso i quali la
nostra Carità deve camminare.
Non basta però possedere la Parola per difendersi dagli
attacchi del maligno, nel Vangelo infatti il diavolo stesso utilizza le
citazioni della Parola di Dio a proprio favore. Insieme alla Parola è
necessaria la Sapienza che ci aiuta ad avere fiducia in Dio che si manifesta
attraverso le autorità religiose e civili.
Signore Gesù stiamo vivendo in un periodo in cui la fiducia
nell’uomo, e di riflesso in Dio, è ai minimi termini. Ognuno si comporta da
esperto in qualsiasi campo, anche in quelli più delicati come la medicina, la
giustizia o la sicurezza pubblica.
Illumina le nostre menti ed aiutaci a lasciarci guidare da
coloro che tu hai preposto alla nostra guida. Signore Gesù fa che le nostre
azioni e le nostre scelte non mirino esclusivamente al nostro bene ma siano di
supporto ai più bisognosi. Aiutaci a sostenere anche dei piccoli o grandi
disagi col pensiero che servono al bene della collettività.
Amen.
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