Impotenza di Dio?
28 luglio 2013
XVII Domenica T.O. – C
In
questa 17^ domenica del tempo ordinario, Pasqua della settimana, la Parola di
Dio ci stupisce mettendoci sotto gli occhi l’impotenza di Dio. Sì, cari amici,
avete sentito bene. Noi sappiamo dal catechismo che Dio è onnipotente,
onnipresente e onnisciente, ed è vero, ma ha in piccolo tallone d’Achille se
così lo possiamo chiamare: la misericordia.
Spesso
e volentieri, di fronte a situazioni difficili, ci chiediamo cosa possiamo
fare. La risposta è tutta contenuta nella Parola di oggi.
Pensate
se Abramo, difronte al peccato della maggior parte degli abitanti di Sodoma e
Gomorra, avesse detto: “Io cosa ci posso fare?”. Oppure, come spesso facciamo
noi: “È un problema loro se vivono così, io non centro!” Certamente, stando al
racconto, Dio avrebbe sterminato tutta la città, compresi quei dieci giusti che
l’abitavano.
Dio
è “onni” tutto quello che vogliamo, ma difronte alla preghiera insistente
dell’uomo non può rispondere picche.
È
ciò che abbiamo sentito anche nel Vangelo.
Gesù
ci insegna un’unica preghiera. Di fatto non è neppure una preghiera ma un modo
di porsi difronte al Padre. In una relazione diretta, schietta, serena.
Proviamo
a chiederci come ci rapportiamo a Dio? Crediamo veramente che Lui ci sta
ascoltando? Ciò che diciamo nella preghiera, le parole che troppo
abbondantemente escono dalla nostra bocca, sono reale espressione della nostra
vita?
Ed
ancora: ciò che noi chiediamo, lo vogliamo veramente o è espressione di un
sentimento passeggero?
“chiedete,
cercate, bussate” sono le parole che con un crescendo cercano di spronarci a
fare qualcosa, per noi stessi ma soprattutto per gli altri, per quei fratelli
deboli che ci passano accanto, per i fratelli che ci hanno preceduto, e per
quelli che arriveranno nella storia dopo di noi.
“Ma
io cosa ci posso fare io?”
È
vero, magari le hai provate tutte, oppure non hai le possibilità per
intervenire direttamente a risolvere una situazione. Ma con la tua vita
dimostri a chi non ha più speranza che si può vivere ricolmi di speranza? Con
la tua vita dimostri ha chi non ha fede che con un briciolo di fede la vita è
più bella? Con la tua vita dimostri ha chi non trova un senso per vivere che in
Cristo possiamo trovare la motivazione più grande per superare ogni genere di
ostacolo?
La
fede non è cosa di preti, è cosa di Figli!
La
fede non è per pochi prescelti, è per tutti!
La
fede non è uscire dal mondo, è vivere il mondo!
Signore
Gesù, oggi ci insegni l’importanza di un rapporto sereno di figliolanza con te.
Non sempre è semplice, anzi, quando si vede ciò che succede nel mondo si perde
ogni motivo per credere. Eppure la preghiera fatta con perseveranza e fede ha
salvato l’uomo di ogni tempo. Padre nostro, aiutaci a tenere lo sguardo fisso
su tuo figlio Gesù, perché anche noi come lui possiamo ascoltare, vedere e
agire come vorremo che tu agissi.
Santo
Spirito, donaci la forza di riconoscerci strumenti nelle mani del Padre. Ogni
nostra azione sia conseguenza della tua volontà.
Padre
nostro, la tua onnipotenza diviene reale soltanto se ognuno di noi si dà da fare
per portare la tua parola, il tuo sguardo e le tue mani nel mondo.
Amen
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