Assunzione della BVM

15 agosto 2014
Solennità dell’Assunzione della BVM

In lei, primizia e immagine della Chiesa, hai rivelato il compimento del mistero di salvezza e hai fatto risplendere per il tuo popolo, pellegrino sulla terra, un segno di consolazione e di sicura speranza. Tu non hai voluto che conoscesse la corruzione del sepolcro colei che ha generato il Signore della vita.

Sono queste le parole con cui pregheremo il prefazio, cioè quella preghiera che segue immediatamente l’offerta dei doni e precede la consacrazione, quella preghiera così bella che termina con il canto degli angeli e dei santi in paradiso, il canto del Sanctus.
Penso che in queste parole sia racchiuso tutto il nostro essere qua oggi. Dopotutto noi riconosciamo in Maria l’immagine della Chiesa, l’immagine di ognuno di noi. In Lei vediamo realizzati i nostri desideri di santità, in Lei ci viene svelato il nostro personale cammino verso la patria celeste. Quante volte ci siamo domandati, ma dopo la nostra morte cosa ci aspetta? Esisterà davvero il paradiso? La festa di oggi risponde a tutto questo. Maria è Assunta in cielo come primizia di tutti i credenti. Lei anticipa ciò che a noi accadrà alla fine dei tempi, alla fine di questo pellegrinaggio che stiamo vivendo su questa terra.
Se oggi siamo qui tutti gioiosi non dovremmo avere dubbi a riguardo dell’esito della nostra vita, Maria è per noi oggi segno di “consolazione e di sicura speranza”, consolazione perché ci mostra con certezza che le nostre fatiche verranno riconosciute e speranza perché ci mostra l’assoluta certezza del paradiso.
Nel Vangelo oggi troviamo il brano famoso della visita di Maria alla cugina Elisabetta. Mi pare di poter dire che questo racconto è un po’ come la parabola della vita di ogni credente: c’è una chiamata e quindi un invio, c’è un cammino frettoloso e impervio (la regione attraversata era montuosa), c’è l’incontro con qualcuno che ti riconosce come un portatore del Signore. Ah se fosse davvero così ogni volta che incontrassi qualcuno, se davvero ogni cristiano si rendesse come Maria portatore del Cristo vivo!
Non posso in questo momento pensare a tutti quei martiri che, in forza della loro fede anche oggi, ma possiamo ben dire con il papa più oggi che nei primi secoli del cristianesimo, vengono marchiati per la loro fede e fatti oggetto di attacchi continua da parte di gruppi terroristici; scacciati dalle loro case ed esposti a minacce, vessazioni e violenze, conoscono l’umiliazione gratuita dell’emarginazione e dell’esilio fino all’uccisione. Dove trovano questi uomini e queste donne di qualsiasi età la forza di perseverare nel loro credo se non nell’esempio della Beata Vergine Maria e di tanti altri santi martiri che hanno segnato la storia della Chiesa? Potremmo proprio ora chiederci: avrei io il coraggio di resistere lodando Gesù Cristo, il mio Dio anche difronte a tanta violenza?
Noi siamo troppo fortunati a vivere in una terra dove la nostra libertà di culto è garantita dalla legge, ma non possiamo tacere tutta la violenza che oggi nel mondo fa soffrire tanti nostri fratelli e sorelle. Il viaggio di Maria in quella regione montuosa è il viaggio in questo Calvario che continua a segnare la nostra terra, Lei arriva ad ognuno di noi portando consolazione e speranza.
Santa Maria assunta in cielo, alimenta in noi il coraggio e la forza per resistere alle tentazioni di questo mondo, fa che chi ci incontra possa scorgere il volto benedetto del tuo Figlio Gesù. Consola con la tua materna consolazione tutti coloro che si sentono esiliati ed oppressi a causa della fede.
Tu che sei Madre del tuo creatore sostienici nelle prove della vita e soprattutto nei dubbi della fede. Possa ognuno di noi raggiungerti un giorno in paradiso dove ci attendi gloriosa fra gli angeli e i santi.

Amen.

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