Umiltà: la via del cristiano!
14 giugno 2015
XI Domenica TO – B
Ez
17,22-24 ; Sal 91(92) ; 2Cor 5,6-10 ; Mc 4,26-34
In quest’undicesima
domenica del tempo ordinario, Pasqua della settimana, la Parola di Dio ci
indica l’atteggiamento fondamentale del cristiano: l’umiltà.
Un
piccolo ramoscello, piantato sopra il monte più alto d’Israele diventerà un
magnifico cedro sotto il quale ogni volatile potrà riposare.
Un
piccolo seme gettato nel terreno produce spontaneamente il suo frutto.
L’insignificante
granello di senape cresce e diventa più grande di tutte le piante dell’orto.
Che
cosa hanno in comune queste parabole?
Il
fatto che si parte da una cosa insignificante per ottenere qualcosa di
magnifico.
Noi
dobbiamo essere questa parabola di Dio nel mondo. Perché lottiamo contro gli
altri uomini per diventare qualcuno? Perché vogliamo sempre aver ragione, avere
i primi posti, essere riconosciuti, essere portati in alto sul palmo della
mano? L’atteggiamento del cristiano è proprio l’opposto: cristiano è colui che
non si mette in mostra, non vuole apparire sui giornali, non vuole ricompense
se fa qualcosa, non pretende di essere riconosciuto, non pretende di imporre il
suo pensiero né il suo stile.
Mi
viene in mente la prima immagine di papa Francesco, ve lo ricordate? Lui che
viene presentato al mondo e … prima di benedire la folla che lo attendeva si inchina
e chiede la preghiera di benedizione del popolo. Questo dovrebbe essere il
nostro atteggiamento quotidiano nel mondo.
L’umiltà
che deve crescere in noi ci deve portare a riconoscere la nostra piccolezza, la
nostra miseria e la nostra incapacità nell’affrontare ogni evento, ma nello
stesso momento deve crescere in noi la fiducia della Sua presenza.
Quell’energia che è racchiusa in noi e che ci porterà un giorno ad essere
grandi accanto a Lui nel suo e nostro Regno.
Più
cammino nel ministero sacerdotale e più mi rendo conto che senza di Lui non
posso proprio fare nulla, anzi, quando ripongo la fiducia solo nelle mie forze
… è il momento in cui mando tutto a rotoli.
Silenzio,
nascondimento e fiducia sono i tre ingredienti per accrescere in noi l’umiltà.
Belle
quelle parole che dicono l’attesa del contadino: il seme germoglia e cresce.
Come egli stesso non lo sa.
Non
tentiamo di voler sapere tutto di come vanno le cose o del perché vanno in un modo
piuttosto che nell’altro, il seme che il signore ha messo nel terreno
attraverso le nostre opere germoglia e cresce, come non sta a noi saperlo. Uno
semina e un altro raccoglie. Lasciamo agire il Signore e le cattiverie che oggi
vediamo nel mondo spariranno. Lasciamo agire il Signore e le ansie che
annebbiamo le nostre esistenze spariranno. Lasciamo agire il Signore e vivremo
molto meglio.
Il
Signore possa aiutarci a vivere nella sua ombra, facendo qualche passo indietro
nelle situazioni in cui vorremmo essere visti migliori di altri, rifugiandoci
all’ombra delle sue ali e mettendo tutto nel suo cuore santissimo.
Maria
sia la nostra unica guida in questo difficile viaggio che vogliamo iniziare
quest’oggi sulla via dell’abbandono fiducioso nelle mani del Signore, la via
dell’umiltà.
Amen
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