La compassione di Gesù
18 luglio 2015
XVI domenica del TO – B
In
questa 16^ domenica del tempo ordinario, Pasqua della settimana, la Parola di
Dio ci fa comprendere cosa sta più a cuore a Gesù.
Abbiamo
letto nel testo evangelico della compassione che Gesù prova per la folla che lo
rincorre. Questa compassione lo spinge ad insegnare. Gesù sa che ciò di cui
l’uomo ha bisogno è la verità perché questa è la sola guida per la loro vita.
Quando
tu ti rivogli al Signore cosa cerchi? Quando pensi alla presenza della Chiesa,
e quindi di un sacerdote, cosa ti viene in mente?
Il
Signore Gesù è in mezzo agli uomini non per dar loro patatine fritte o un
pomeriggio di CRE ma per dar loro la verità.
Senza
la luce non si può vivere e la verità è la luce che consente di camminare sulle
strade tortuose che la vita ci mette davanti.
L’insegnamento
di Gesù alle folle che lo seguono è volto a spiegare come ci si deve comportare
nelle relazioni con Dio, con il prossimo e con le cose, ovvero come di giorno
in giorno, l’uomo può progredire nell’amore.
Non
può esservi sfuggito che in tutte le letture si parla di come il Signore ha
come compito/desiderio quello di vedere tutti riuniti nel suo nome. L’immagine
del pastore che riunisce a se le pecore è molto efficace. Quello che io, noi
uomini che ogni giorno siamo qui a contatto con lui, dobbiamo fare è
contribuire affinché questo suo sogno possa avverarsi. “Egli è venuto ad
annunciare la pace a voi che eravate lontani, e pace a coloro che erano
vicini”, sono le parole di Paolo. Noi dobbiamo essere i portatori di questa
pace!
Come
fare?
Beh
anzitutto mettendo in pratica il consiglio che Gesù stesso da ai suoi apostoli:
“Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’”. Per
ogni portatore del messaggio del Signore è necessario trascorrere del tempo in
disparte con Lui. Non possiamo pensare di portare nel mondo la sua Parola se
prima non l’abbiamo ascoltata, meditata e ruminata. Questo è il suo
insegnamento, questa parola che ci consegna è la Verità che guida le nostre
esistenze, questa è la luce che illumina il nostro cammino.
In
questi giorni estivi possiamo correre il rischio di dimenticarci di Lui, e
perché andiamo al mare (quasi che al mare il Signore non ci fosse) e perché
siamo troppo presi dall’organizzazione delle tante feste che occupano le serate
estive. Prima di fare tutto questo dobbiamo avere il coraggio di soffermarci un
po’ con Lui per ricentrare il nostro operato, per renderci conto che con la Sua
presenza tutto acquista un significato più bello ed elevato, per scoprirci più
soddisfatti anche se sempre più stanchi.
Signore
Gesù, concedici di poterci riposare in te, fa del nostro tempo libero il luogo
del nostro personale incontro con Te. Istruiscici nella tua Verità affinché
possiamo migliorare le nostre relazioni e così mostrare al mondo la tua reale
presenza tra noi e in noi.
Amen
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