L'Amore che sconfigge l'egoismo

19 giugno 2016
XII domenica del Tempo Ordinario – C
Zc 12,10-11;13,1 ; Sal 62(63) ; Gal 3,26-29 ; Lc 9,18-24
In questa12^ domenica del tempo ordinario, Pasqua della settimana. La Parola ci pone difronte una questione molto complessa. Pare quasi che la pericope lucana che quest’oggi la liturgia ci regala si isoli dai testi che finora abbiamo meditato.
Quella domanda di Gesù, apparentemente semplice, e quella risposta di Pietro così complessa che pare neppure lui l’abbia capita!
“Voi, chi dite che io sia? – Il Cristo di Dio”
L’idea di Unto di Dio, di Cristo di Dio, che l’israelita aveva in testa non è molto diversa da quella di Dio che abbiamo in testa noi: Il Messia, l’Unto, il Cristo (sono sinonimi) doveva essere colui che liberava Israele dal dominio straniero, doveva essere colui che finalmente ridonava la libertà assoluta al popolo di Dio. Quale è la nostra idea di Dio? Dio è colui che deve rimediare a tutte le brutture che l’uomo commette: deve far finire le guerre, deve sterminare tutti i pedofili e gli infanticidi, deve porre rimedio alla fame del mondo, in altre parole deve donare gioia e felicità all’uomo contemporaneo.
La risposta di Pietro è corretta, ciò che è errato è il significato che veniva dato alla parola Cristo, Messia. Così come è sbagliata la nostra idea di Dio. Ecco perché Gesù dice ai suoi discepoli di non dire a nessuno questa rivelazione! Prima devono comprenderla loro; inizia così la sua spiegazione: “Il Figlio dell’uomo deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno”. Ma Gesù, cosa significa questo? Come può un fallito, un rifiutato dai grandi divenire il salvatore di tutto il popolo? “Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi sé stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà”. In altre parole Gesù ci dice che ciò che vincerà nel mondo sarà solo la lotta contro l’egoismo. Dio potrebbe intervenire a risolvere ogni situazione ma finché ogni uomo non decide di dimenticare sé stesso mettendo al centro Dio e quindi il fratello della porta accanto, quel fratello che gli da così fastidio …. Dio stesso non può fare nulla.
Il nostro egoismo ci sta uccidendo nell’illusione di regalarci serenità.
Provate a verificare come mai le cose vanno male nel nostro piccolo? Tutti vogliono servizi pronti e ottimi, quanti si danno da fare per far si che i servizi siano almeno buoni? Con la lingua siamo bravissimi a superare anche i maestri: siamo tutti ottimi politici, siamo tutti ottimi avvocati, siamo tutti ottimi difensori dell’ordine, siamo anche tutti ottimi medici e siamo anche tutti ottimi preti … ma quando c’è da tirarsi indietro le maniche … si fa fatica a trovare candidati per le liste elettorali, si fa fatica a trovare chi può dedicare la sua vita nelle forze dell’ordine e si fa fatica anche a trovare chi dedica la propria vita al sacerdozio.
Signore Gesù aiutaci ad abbandonarci a te, accresci in noi l’umiltà di colui che deve solo che imparare, donaci la capacità di guardare l’atro non come un nemico ma come colui che ha bisogno di un sostegno da me o come colui che può darmi un sostegno.
Aiutami Signore ad imboccare il sentiero più faticoso abbandonando la via larga e lastricata dalle illusioni del potere facile.
Il nostro cammino sia un cammino in perdita con le misure umane ma sia un cammino di grande conquista con le unità di misura divine.
La vera gioia è stare con te, fa che possiamo vivere ogni giorno sempre più ripieni di questa gioia, sempre meno devastati dal male che domina nel mondo.

Amen

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