Epifania: il grande dono di Dio agli uomini

6 gennaio 2017
Epifania del Signore
Is 60,1-6 ; Sal 71(72) ; Ef 3,2-3a.5-6 ; Mt 2,1-12
In questo Santo giorno in cui ricordiamo solennemente la manifestazione di Dio agli uomini, l'Epifania del Signore, l'evangelista Matteo ci pone di fronte due personaggi, quasi a volerli confrontare tra di loro, per aiutarci a comprendere il cammino della nostra vita.
Da un lato troviamo la figura di Erode e dall'altro quella dei Magi.
Dei Magi si dice che sono in continuo movimento: partono da oriente e anche quando perdono la strada si danno da fare per ritrovarla; quando arrivano alla meta prefissata non piantano le tende ma scoprono che oltre una meta ce n'è sempre nascosta un'altra e quindi ripartono per la nuova missione.
Di Erode si dice che smuove gli altri. Pare di vederlo, rinchiuso nel suo castello che da ordini a destra e a sinistra. Sono gli altri che devono fare le cose per lui, sono gli altri che devono scoprire quello che a lui interessa.
Dei Magi si dice che sono grandi scrutatori del cielo, studiano le stelle e cercano in esse il disegno per la loro vita, scrutano le sacre scritture perché possano aver luce nel comprendere gli avvenimenti dell'universo.
Di Erode … non si dice nulla ma è facile vederlo contemplare il suo trono per paura che nessuno glielo rubi. Guarda ai suoi bisogni, ai suoi desideri di grandezza e di onnipotenza.
Dei Magi si dice che “provarono una grande gioia”.
Di Erode si dice che “restò turbato” e possiamo leggere tranquillamente tra le righe una invidia crescente nei confronti di Gesù e dei Magi.
Non è difficile scorgere la logica del potere negli atteggiamenti di Erode e la logica dell'altruismo che nasce dalla fede nel Dio Creatore negli atteggiamenti dei Magi. Sono due logiche che conosciamo bene: la prima la critichiamo spesso quando guardiamo gli uomini di potere, i politici, i padroni delle grandi multinazionali; la seconda vorremmo che fosse più visibile, vorremmo che fosse più nostra, vorremmo che fosse più perseguita nella Chiesa.
Proviamo a guardarci da vicino, ognuno provi a far scorrere come in un film le sue giornate e in esse i suoi pensieri, le sue azioni. Tanti dei nostri atteggiamenti appartengono alla logica del potere senza che ce ne rendiamo conto. Nel nostro piccolo anche a noi piace comandare, anche noi teniamo d'occhio i nostri possedimenti per paura che altri ce li rubino e anche noi siamo invidiosi se altri hanno qualcosa che non abbiamo o sanno fare le cose meglio di noi.
Dio si manifesta a noi anche oggi negli atteggiamenti dei Magi. Dio vuole farci un grande dono attraverso i Magi: una via privilegiata per far sì che la profezia di Isaia si avveri nella nostra vita: “guarderai e sarai raggiante, palpiterà e si dilaterà il tuo cuore, perché l'abbondanza del mare si riverserà su di te, verrà a te la ricchezza delle genti”.
Contempliamo allora i Magi con i loro doni e accogliamo i loro consigli.
Signore Gesù che ti manifesti tramite i santi Magi anche a me oggi, aiutami a riconoscere la preziosità della mia vita; quell'oro che i Magi ti donarono è la vita di ogni uomo; la mia vita per te è più preziosa di qualsiasi altra cosa, aiutami a farla crescere lungo tutto quel cammino così difficile ma affascinante che è il cammino stesso della vita.
I santi Magi ti offrirono l'incenso e durante il loro viaggio non smisero mai di guardare il cielo. Le mie preghiere siano una lode continua a te che abiti i cieli; il mio sguardo sia sempre rivolto verso l'alto per contemplare il tuo volto e riconoscere la tua guida ad ogni mio passo.
Infine i santi Magi ti offrirono la mirra per onorare già ora quel tuo corpo che un giorno giacerà nel sepolcro in attesa della Risurrezione; aiutami a non distogliere mai lo sguardo dalla meta ultima del mio cammino: la Pasqua eterna. Fa che difronte agli ostacoli della vita possa trovare forza e coraggio da quell'unico evento che da senso al mio essere: la risurrezione dai morti nell'ultimo giorno.

 Amen.

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