Immerso per Amore

7 gennaio 2018
Battesimo di Gesù
Is 55,1-11 ; Is 12,2.4-6 ; 1Gv 5,1-9 ; Mc 1,7-11
In questa seconda domenica dopo Natale, Pasqua della settimana, celebriamo il giorno del battesimo di Gesù. In questo giorno vediamo quanto Dio ama l'umanità e cosa è disposto a fare per salvarla.
San Paolo ai Filippesi scriverà che “Gesù Cristo, pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio l'essere come Dio, ma svuotò se stesso assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini” (Fil 2,6-7a). È ciò che abbiamo celebrato nel Natale ed è ciò che i nostri occhi oggi contemplano. Gesù si innesta nella mischia degli uomini che sono in fila al Giordano in attesa del battesimo confessando i loro peccati (cfr. Mt 3,6). Gesù non ha nulla da confessare e per questo Giovanni appena lo vede e lo riconosce vuole impedirgli di essere battezzato (cfr. Mt 4,14) ma Gesù insiste.
Gesù deve impastare la sua divinità con tutti gli aspetti dell'umanità, anche con il peccato. Non potendo però peccare assorbe su di se la sporcizia del lavacro battesimale nel Giordano. È come mettere una stoffa bianca pulita in un secchio di acqua sporca, certamente il risultato non è dei più piacevoli.
Gesù si immerge sin nelle profondità più scure dell'umanità per caricarsi di tutto ciò che può nuocere all'umanità stessa. È ciò che farà di fronte all'uomo peccatore, è ciò che farà di fronte all'uomo malato, è ciò che farà di fronte ai suoi crocefissori (“Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno” cfr. Lc 23,34).
Davanti a tanto desiderio di uniformarsi il più possibile con l'umanità per attirarla a sé, acquistano un forte significato anche le parole del Padre: “Tu sei il Figlio mio, l'amato: in te ho posto il mio compiacimento”. È l'offerta di un figlio tanto desiderato, è il riconoscere in quel Figlio una vocazione che va oltre l'essere Figlio, è riconoscere che quel Figlio non è proprietà privata ma dono d'amore per l'umanità. È il senso di ogni battesimo, lo abbiamo visto anche domenica scorsa.
Queste parole del Padre sono il parallelo di quel silenzio che troviamo sulla croce: sono l'Amore del Padre che resta vicino al Figlio pur non potendo alleviare i suoi dolori ma soffrendo con esso.
Certo secondo il modo comune di pensare è un atteggiamento “stupido” (passatemi il termine) quello di questo Padre che, pur potendo fare tutto quello che vuole (è Dio onnipotente!), non muove un dito per salvare questo Figlio dalla situazione in cui si è cacciato. Probabilmente tanti genitori oggi avrebbero fatto il “diavolo a quattro” pur di togliere quel figlio dall'umiliazione che ha cercato, pur di ripulirlo dalla sozzura che si era tirato addosso ma in questo modo non sarebbe diventato grande, in questo modo non avrebbe salvato l'umanità intera. A volte è proprio necessario uno sguardo più allargato sulla storia per comprendere la necessità delle fatiche quotidiane. A volte il silenzio di un Padre è fondamentale per la buona riuscita di una situazione di difficoltà.
Quanti silenzi di Dio a noi danno fastidio eppure sono proprio quei silenzi che ci fanno crescere nel suo Amore. Sono proprio quei silenzi che ci aiutano a riconoscere in noi quei comandamenti necessari al bene comune (i 10 comandamenti) che se imposti non farebbero lo stesso effetto.
Signore Gesù, tu hai provato la difficoltà di ogni uomo alle prese con la fatica, la malattia, la sofferenza, l'odio, l'amore infranto … allarga le nostre spalle affinché possiamo aver la forza di portare ogni giorno la nostra croce quotidiana, una croce senza la quale non possiamo diventare grandi nella fede, una croce che ci fa soffrire, una croce che ci innalza verso di Te.
I tuoi comandamenti Padre Creatore, sono inscritti nel cuore di ogni uomo, aiutaci a riconoscerli, aiutaci a farli nostri, aiutaci ad amarli perché solo amandoli possiamo conoscere il tuo Amore.
Spirito Santo, che discendesti su Gesù al fiume Giordano, discendi ogni giorno su ognuno di noi, aiutaci a scoprire la vocazione che è rinchiusa nel nostro cuore e guidaci per le strade della vita verso la meta della Santità.

Amen.

Commenti

Post popolari in questo blog

Un CUORE che arde d'Amore!

Tu vali molto di più!

... cavalca un asino, un puledro figlio d’asina