CROCE: vergogna e salvezza


25 marzo 2018
Domenica delle Palme – B
Is 50,4-7 ; Sal 21(22) ; Fil 2,6-11 ; Mc 14,1-15,47
In questa domenica di quaresima, pasqua della settimana celebriamo la domenica delle Palme che ci introduce nella settimana della passione di Gesù. In questa settimana ci verrà messa sotto gli occhi la croce su cui è stato appeso il nostro Dio e ci verrà chiesto di contemplarla.
Non sempre i cristiani hanno avuto il coraggio di contemplare il mistero della croce, per quattro lunghi secoli Gesù non viene mai rappresentato sulla croce, i suoi seguaci hanno cercato altri simboli: il pastore, l'ancora, il pesce, il pescatore, ma non la croce. Era considerato un segno scandaloso, basti pensare che la morte sulla croce era “riservata” a coloro che non erano cittadini romani, nessun abitante dell'impero poteva subire un supplizio così umiliante.
Dopo il quarto secolo i cristiani hanno superato questo blocco psicologico ed hanno iniziato a raffigurare le prime croci ma … il cammino era ancora lungo. Le prime croci infatti erano tempestate di pietre preziose, erano ricoperte da metalli preziosi come l'oro e l'argento; Gesù su di esse era rappresentato come un rè con preziosi vesti; tutt'ora nelle nostre chiese troviamo crocifissi che sembrano appena usciti da saloni di bellezza con i capelli appena pettinati e fonati.
Oggi il crocefisso è divenuto un oggetto faschion, lo portano i modelli e le modelle sulle passerelle, lo si tatua sul corpo, lo si porta al collo come gioiello.
Ma perché il vero significato della croce ci da così tanto fastidio da doverlo esorcizzare in continuazione?
In questa settimana contempleremo il Cristo che durante l'ultima sua settimana a Gerusalemme si avvicinerà sempre più alla croce.
Quest'oggi incontriamo Gesù mentre compie il suo ingresso messianico in Gerusalemme. Quella grande folla che lo accoglie osannandolo come il Messia, il liberatore, sarà la stessa folla che tra qualche giorno gli urlerà contro e baratterà la sua vita con quella dell'assassino Barabba. Questa folla che oggi lo accompagna gioiosa nel cuore della città santa sarà la stessa folla che tra qualche giorno lo scorterà come un assassino fuori dalla stessa città, verso il Calvario, lasciandolo lottare solo contro la morte.
La croce che continua a darci fastidio non sono i due pali incrociati infissi nel terreno ma sono tutti quegli sguardi falsi che ogni giorno cercano di incrociare il suo sguardo, sono tutte le false feste più o meno liturgiche che non tengono conto del cuore del festeggiato, sono le calunnie che gli uomini compiono pur di salvarsi la faccia, sono le urla di tutti coloro che hanno venduto il loro cuore alla violenza gratuita, sono i cuori di tutti coloro che lo hanno venduto rinnegandolo, sono gli occhi che non riescono più a guardarlo in faccia per la vergogna. Questo è ciò che ci spaventa della croce.
Contemplando la croce vedo tutto questo ma soprattutto vedo un uomo ridotto ad uno straccio che continua ad amare quell'umanità che lo ha abbandonato.
Signore Gesù, oggi ti guardo lì, ritto sulla croce che lotti tra la vita e la morte, mi sforzo di non togliere lo sguardo da questo atroce spettacolo che alimenta in me un grande rimorso ma faccio davvero tanta fatica. Voglio guardare il tuo volto segnato da tanta sofferenza, imprimerlo nei miei occhi per conservarlo vivo nel mio cuore ma faccio davvero tanta fatica.
Padre buono, nel silenzio della tua presenza accanto alla croce del Figlio, mi insegni come comportarmi. Il tuo silenzio doloroso e fiducioso spalanca le porte della storia umana verso il tuo Regno di luce e di pace, ma quanto è difficile varcare quella soglia. In questo tuo silenzio mi consegni una via preferenziale per tornare a casa, ma quanto è difficile percorrerla.
Spirito Santo, amore sofferto del Padre e del Figlio, è faticoso e doloroso percorrere la via della croce ma con la tua presenza posso riuscire a sopportare tutto questo dunque ti invoco: fammi sentire la tua viva presenza nei momenti insopportabili del dolore, sostieni le fatiche di tutti i disperati e di tutti coloro che quotidianamente lottano contro il male che li perseguita.
Santa Trinità, unico Dio vivo e vero, guidaci, sostienici e consolaci.
Amen.

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