Pregiudizi e pettegolezzi: due armi potentissime!


8 luglio 2018
XIV domenica TO – B
Ez 2,2-5 ; Sal 122(123) ; 2Cor 12,7b-10 ; Mc 6,1-6
In questa 14^ domenica del Tempo Ordinario, Pasqua della settimana la Parola ci introduce la riflessione su un paio di temi molto attuali: i pregiudizi e i pettegolezzi.
Molti, ascoltando, rimanevano stupiti e dicevano: «Da dove gli vengono queste cose? … Non è costui il falegname, il figlio di Maria …» ed era per loro motivo di scandalo”.
I compaesani di Gesù, nonostante riconoscono l’altezza dei discorsi che Gesù stava facendo, non riescono a capacitarsi che vengono proprio da lui, il semplice falegname, il figlio di quella donna che conoscono … Il pregiudizio ammazza ogni tentativo di mostrare al mondo ciò che siamo veramente, non ci lascia respirare e ci obbliga a portare maschere per farci accogliere; a lungo andare ci fa morire!
Vediamo cosa avviene. All’inizio troviamo un semplice sospetto che fa nascere il pregiudizio (come è possibile che questo Gesù abbia tanta sapienza? Come è possibile che compia azioni cosi prodigiose?); il pregiudizio si rafforza confrontandosi con chi la pensa allo stesso modo e diventa così convinzione; dalla convinzione si genera il giudizio. Questa è una catena che porta alla svalutazione della persona!
Negli ultimi anni, chiacchierando con i ragazzi che porto a Taizé, mi capita spesso di sentirmi dire: per fortuna un luogo dove posso essere me stesso, dove non sono giudicato secondo le apparenze, dove trovo gente che prima mi ascolta e poi entra in dialogo con me rispettando ciò che sono.
È triste pensare ad una società dove i propri cittadini non possono essere sé stessi, dove si è obbligati a portare delle maschere per essere accettati, dove nessuno ti ascolta ma tutti sono pronti a puntare il dito contro di te!
Legata a questa c’è anche tutta la questione dei pettegolezzi!
Non sono solo le donne a farli, intendiamoci … oggi poi basta proprio poco a far passare un’immagine distorta della realtà. Oltre al male che commette la lingua attorno ai banconi dei bar o lungo le strade dei nostri paesi, penso anche a tutto il mondo dei nuovi social. Quante notizie distorte … le chiamano le fake news, le bufale … e vanno a colpire sempre i più deboli, mettono in cattiva luce chi tenta di compiere un buon lavoro, infangano il nome di brave persone … Normalmente non si va a verificare i contenuti di una notizia che appare in Facebook ed il più delle volte l’esito è quello di istigare rabbia che può facilmente tradursi in violenza. Il peccato è duplice. C’è sia dalla parte di chi produce queste cattiverie (purtroppo con molta abilità devo dire) sia dalla parte di chi le ripubblica come fossero oro colato! Se un tempo i pettegolezzi potevano fare il giro del paese in qualche ora oggi fanno il giro del mondo in pochi secondi.
Nelle nostre mani, grazie all’elettronica ed all’informatica, abbiamo mezzi potentissimi, provate a pensare cosa potrebbe succedere se tutti noi che oggi ascoltiamo la Parola di Dio facessimo lo sforzo di pubblicare un articolo di cronaca bianca o suggerire una buona lettura o postassimo una frase o un’immagine di Speranza …
Signore Gesù, tutti noi abbiamo ogni giorno la possibilità di donare al mondo un po’ di ossigeno per alimentare la Speranza, donaci la forza e la genialità per rispondere a questa chiamata.
Certo che ognuno di noi preso singolarmente non può salvare il mondo ma se ognuno di noi facesse un centesimo di quanto serve per donare Speranza … quando cento persone si radunano questa speranza salverebbe l’umanità. Aiutaci Santo Spirito a trovare il modo in cui poter donare il nostro piccolo contributo nella salvezza del mondo.
Padre buono aiuta tutti noi tuoi figli a riconoscerci uniti nel portare il fuoco del tuo amore nelle nostre piccole o grandi comunità che viviamo.
Amen.

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