Scelti da Dio ...


22 marzo 2020
IV Domenica di Quaresima – A
1 Sam 16,1b.4.6-7.10-13 ; Sal 22(23) ; Ef 5,8-14 ; Gv 9,1-41


In questa 4 domenica di quaresima, Pasqua della settimana, la liturgia ci propone una riflessione sul nostro cammino battesimale.
Anzitutto nessuno di noi ha scelto di divenire seguace di Cristo ma è Dio stesso che ci ha visti ed ha desiderato che noi ci unissimo a Lui. Il Signore vuole che noi siamo suoi seguaci, che diveniamo parte integrante del suo Corpo santo, non perché abbiamo delle qualità particolari, non perché eccelliamo in qualcosa che a lui o alla sua missione possano servire ma semplicemente perché “non conta quello che vede l’uomo: infatti l’uomo vede l’apparenza, ma il Signore vede il cuore”; sono le parole con cui Dio motiva la scelta del giovane Davide per divenire il re di Israele.
Ma se guardiamo bene il Vangelo anche Gesù sceglie un uomo allontanato da tutti per la sua condizione, lo sceglie affinché in lui si possano manifestare le opere di Dio. Il cuore buono che Gesù vede in quest’uomo emerge dalla sua obbedienza immediata al comando di Gesù: “Va a lavarti … egli andò, si lavò e tornò che ci vedeva”. Avrebbe potuto lamentarsi della strada da fare, cieco di nascita e ulteriormente accecato dal fango che Gesù gli aveva messo sugli occhi; avrebbe potuto chiedere un qualcosa di più scenico; avrebbe potuto lamentarsi del fango fatto con la saliva; avrebbe potuto … qualsiasi cosa invece obbedisce al Maestro.
Nel nostro cammino di fede a volte ci vengono fatte delle richieste che non comprendiamo: la messa della domenica; la formazione; la penitenza; l’attenzione ai più bisognosi; il digiuno … Quale è la nostra reazione?
Perché è questa nostra reazione che fa avvenire il miracolo. Se il cieco non fosse andato alla piscina di Siloe a lavarsi non sappiamo cosa sarebbe successo, quello che sappiamo è anche ciò che quest’uomo continua a testimoniare durante gli interrogatori che subisce, ovvero che “Gesù ha fatto del fango, me lo ha spalmato sugli occhi e mi ha detto: «Va a Siloe e lavati!». Io sono andato, mi sono lavato e ho acquistato la vista”. Dunque, affinché il cammino di illuminazione che abbiamo iniziato nel giorno del battesimo possa progredire è necessario che anche noi, come il cieco nato, ci rendiamo obbedienti alla Parola di Gesù.
Il battesimo ci ha inserito in Cristo ma è solo con le nostre scelte quotidiane che possiamo mostrare a noi stessi, a Dio e quindi testimoniare a tutti che anche noi siamo “luce nel Signore”, pertanto dobbiamo impegnarci a comportarci “come figli della luce; ora il frutto della luce consiste in ogni bontà, giustizia e verità”.
Soltanto se compiremo questo cammino potremo davvero un giorno dire assieme all’ex-cieco nato: “Credo, Signore!” e prostrarci davanti a Lui. Diversamente siamo invitati ogni giorno a riascoltare il duro giudizio di Gesù: “Se foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite: «Noi vediamo», il vostro peccato rimane”.
Signore Gesù, anche in questo periodo così difficile aiutaci a fare scelte illuminate dalla tua Parola, scelte che portano luce ai fratelli più bisognosi, ai fratelli più lontani da te, ai fratelli che stanno vivendo momenti di perdita della Speranza.
La Luce che viene da te possa aiutarci a raggiungerli tutti.
Amen

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