Crocifisso miracoloso - quarto giorno



4° giorno
festa del crocifisso miracoloso MD
(Mt 18,21-35)





Siamo all’ultimo giorno di preghiera di questa solennità del crocefisso miracoloso. E vi invito di nuovo a guardare questa croce che nei giorni scorsi abbiamo meditato. Abbiamo preso in considerazione tutte le sue parti: quella che non si vede perché conficcata nel terreno e quelle che si vedono, l’asse orizzontale e quello verticale. Ma cosa manca ancora? Oggi fisseremo lo sguardo a “Colui che hanno trafitto”. Sulla croce infatti ci sta il Crocefisso.

E proprio perché c’è il crocefisso questa croce mi apre nuovi orizzonti. Non è soltanto il patibolo di un condannato ma diviene il luogo per eccellenza dove Dio si mostra pienamente all’uomo. Guardando il crocefisso noi possiamo vedere l’onnipotenza di Dio trasformarsi in impotenza a causa dell’Amore. Guardando il crocefisso possiamo vedere il silenzio di un Padre che assiste il Figlio morente. Guardando il crocefisso possiamo vedere l’odio dell’uomo trasformato in Amore dalla sofferenza di Dio.
Ecco allora la domanda dell’apostolo, “quante volte dobbiamo perdonare?” La risposta non può che essere quella croce. SEMPRE. Un sempre urlato al mondo, un sempre mostrato a tutti, un sempre che fa rabbrividire da quanto è estremo.
Tenendo lo sguardo sul Crocefisso non posso che chiedermi: Perché tutto questo? E la risposta la trovo in quel cuore squarciato: solo perché ti Amo.
Ed ora che hai scoperto tutto questo cosa fai?
Non so voi ma io resto senza parole! Cosa dire di più? Questa è una manifestazione così grande di Amore che un uomo non può neppure immaginare.
Sulla croce infatti c’è un uomo (Dio) che soffre insieme agli uomini e mostra così il suo amore senza confini: i piedi ben piantati in terra, le braccia ben allargate e (in questo crocefisso morente) lo sguardo rivolto al Padre. Questo crocefisso è l’incarnazione di tutte quelle qualità divine che nei giorni passati abbiamo meditato.
Il Crocefisso ci insegna ancora una volta che la fede di Gesù non è semplice filosofia ma si incarna radicalmente nella storia degli uomini. E la mia di fede come è? Come rispondo a questo Amore?
Amen

Commenti

  1. Il crocefisso mi insegna “la fede” di Gesù.
    Fede: movimento interiore di fiducia e accoglienza.
    Fiducia in Dio.. accoglienza (di Dio e del prossimo).

    Prima di riuscire a porre la mia fiducia ciecamente in Dio, a buttarmi.... ho pianto, con lacrime di cuore, perché è un passaggio veramente faticoso……è veramente dura lasciare e partire… e capire poco dopo che non sei partito da solo, che Lui parte con te, non ti molla, e ti porta da un’altra parte… per far sì che tu sia felice…ed ecco la gioia, ti senti come sciolto dai lacci, libero…Andiamo…

    Il mio prossimo: accoglierlo come io vorrei essere accolto. Come Dio mi accoglie.
    Amarlo come io vorrei essere amato. Come Dio mi ama.
    Non è facile accogliere, amare come Dio.
    Riuscire a trasportare e sovrapporre ogni gesto quotidiano, ogni parola buona, ogni offesa che reco o ricevo in un parallelismo continuo, tra me e il prossimo, tra io e Dio, tra Lui e me, per riuscire ad essere sempre più “somiglianza” di Dio, …non mi è facile, essere “perfetto come il Padre vostro” mi costa fatica quotidiana…. essere “risposta” all’Amore mi porta a dire che è un Amore esigente, geloso, non sempre da me corrisposto….

    Ed allora, qualche volta, mi piace essere quella pecorella che si smarrisce….(forse, in fondo in fondo, sono contento che mi venga a cercare…)

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Un CUORE che arde d'Amore!

Tu vali molto di più!

... cavalca un asino, un puledro figlio d’asina