Crocifisso miracoloso - secondo giorno
2° giorno
festa del crocifisso miracoloso MD
Proseguiamo quest’oggi nella contemplazione
della croce e anche oggi ci lasciamo trasportare dalla parola di Dio che la
liturgia ci regala.
Nel Vangelo si insiste su come poter aiutare dignitosamente
il fratello. Gesù parla chiaramente, non vuole che noi ci comportiamo da
giudici nei confronti dell’altro ma ci chiede di instaurare un rapporto di
fratellanza.
Ma chi è il fratello?
Il fratello è colui che condivide con me la
vita famigliare; è colui che mangia seduto al mio stesso tavolo; è colui con il
quale dovrei avere un’affinità particolare da farmi capire al volo cosa sta
pensando. Il fratello è una parte di me. È colui che soffre quando soffro, è
colui che gioisce quando gioisco. A questo proposito mi fa sempre pensare la
situazione dei gemelli, spesso anche se vivono a distanza di molti Km il loro
legame è tale da sentire se il fratello non sta bene o al contrario se sta
gioendo.
Con molta facilità invece siamo portati a
guardare l’altro da un gradino un po’ più alto, di guardarlo e di vedere prima
di tutto i suoi difetti, poi quello che lo rende diverso da me e che mi da
fastidio, per poi passare a giudicarne le scelte e i pensieri. E magari neppure
conosco nulla di lui, delle sue radici e dei motivi delle sue scelte. Basta
infatti un’espressione del volto o un modo di vestire che … subito mi sono
fatto un’idea dell’altro.
Guardando la croce vedo un legno orizzontale
che mi dice l’unico modo di mettermi di fronte all’altro: stare al suo stesso
piano. Né un gradino sopra né un gradino sotto.
Gesù oggi ci insegna che ai suoi occhi siamo
tutti uguali, tutti sullo stesso piano.
Preghiamo perché anche noi possiamo vederci
così, tutti fratelli; fratelli in Cristo perché amati tutti allo stesso modo
dall’unico Padre di Gesù.
Preghiamo il Signore perché ciò che vediamo
negli altri non sia un ostacolo ma al contrario possa essere d’aiuto per noi
stessi, per migliorare ciò che siamo e così, soltanto dopo essere migliorati
noi, possiamo comprende e quindi aiutare i fratelli nelle loro fatiche.
Amen
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