Noi tentati?! Ma va ...


17 febbraio 2013
I domenica di quaresima – C
Dt 26,4-10 ; Sal 90(91) ; Rm 10,8-13 ; Lc 4,1-13
In questa prima domenica di quaresima, Pasqua della settimana, la Parola di Dio ci presenta il noto brano in cui Gesù viene tentato dal diavolo.
Cosa significa che Gesù è stato tentato? E quale insegnamento ci viene da questa narrazione?
Tra le prime cose che mi sono venute in mente c’è la classica domanda che con troppa facilità ci troviamo sulle labbra. Tante altre volte l’ho detto ma purtroppo è proprio una reazione ormai spontanea dell’uomo. Quella domanda che di fronte a qualcosa di brutto (come per esempio una strage naturale o causata da qualche pazzo) sentiamo soventi riportata dai giornali o direttamente dalle persone che ci stanno accanto, se non addirittura da noi stessi: perché Dio non fa qualcosa? Perché non interviene?
Questa cosa mi è venuta in mente perché se rileggiamo il testo dell’Evangelista, ci accorgiamo che Gesù è solo, e addirittura non utilizza nessun potere divino per opporsi al diavolo. Questi lo porta in modo straordinario (ai bambini diremmo magico) in giro per il mondo (se così possiamo dire) e Gesù si lascia fare. Avrebbe potuto mostrargli tutta la sua potenza divina, invece … nulla!
Questa impotenza umana di Gesù è la stessa impotenza che proviamo noi difronte alle catastrofi di cui abbiamo accennato sopra. Eppure Gesù ha un’arma vincente, un’arma che anche noi possediamo (se solo ce ne rendessimo conto!): la Parola di Dio.
Ad ogni tentazione Gesù risponde “sta scritto …” e ciò che dice Gesù è vero al punto tale che il diavolo stesso utilizzerà un passo della Scrittura  per l’ultima tentazione.
La nostra reazione invece di fronte alle tentazioni è quella di dire: Dio non esiste, altrimenti come potrebbero accadere certe cose? Oppure, e la cosa è ancora più fine, siamo bravissimi ad utilizzare passi biblici  per giustificare alcune nostre debolezze e lasciar così agire il diavolo.
Sì, ho detto lasciare agire il diavolo. Perché noi pensiamo che restare vittima delle tentazioni significa solo esclusivamente essere indemoniati, con tutto quello che la filmografia, più o meno recente, ci porta a credere. In realtà ogni volta che noi, più o meno velatamente, ci lasciamo coinvolgere in qualcosa di poco chiaro se non addirittura di non giusto, siamo vittime della tentazione del diavolo.
Ogni volta quindi io parlo male di qualcun altro, ogni volta io provo una rabbia più o meno intensa, ogni volta che potrei fare del bene a qualcuno ma mi tiro indietro, sono vittima di tentazione.
E allora l’insegnamento di oggi quale è?
Lo Spirito Santo ha portato Gesù nel deserto perché fosse tentato dal diavolo; anche noi viviamo costantemente in questa situazione e sapere che accanto a noi c’è lo Spirito Santo è consolante. Sapere che non ci lascia soli e soprattutto scoprire, e se stiamo veramente attenti lo sentiamo veramente, che ci suggerisce le parole giuste per rispondere agli attacchi del nemico è una cosa fantastica.
Signore Gesù, tu, tentato dal diavolo nella tua esistenza terrena, non hai ceduto alla tentazione di mostrare tutta la tua onnipotenza, insegna anche a noi l’umiltà di non lasciarci prendere dall’arroganza di sentirci più grandi e più forti. Infatti è proprio nella capacità di non agire come il nemico che sta la tua e nostra forza.
L’unico modo con il quale hai saputo e potuto rispondere agli attacchi del diavolo è stato l’uso della Parola del Padre. Donaci il desiderio di ascoltare la tua voce, donaci il coraggio di approfondire le tue parole, donaci la pazzia di innamorarci di tutte le parole che ci hai lasciato in eredità.
Spirito Santo, non lasciarci mai soli, accompagnaci ogni giorno in questo deserto che ci troviamo a vivere, il deserto della nostra quotidianità, il deserto del nostro essere, il deserto del nostro agire. Fai fiorire le nostre azioni, i nostri pensieri, le nostre parole affinché possiamo portare la primavera in questo lungo inverno che stiamo vivendo.
Amen

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