Alla scoperta della Verità
Epifania di Nostro Signore Gesù
Cristo
6 gennaio 2015
In
questo santo giorno, la chiesa cattolica d’occidente festeggia solennemente
l’arrivo dei Magi presso la grotta di Betlemme. Perché si tratta di un evento
così importante?
Beh
anzitutto perché è l’Epifania di Dio cioè il momento della manifestazione
(questo significa epifania) di Dio a tutti i popoli della terra, si tratta di
una sorta di profezia: ogni uomo della terra riconoscerà in questo piccolo bambino
di Betlemme il Dio fatto carne per la salvezza dell’uomo. Questo è il motivo
della diversa provenienza delle tre figure che oggi mettiamo nel presepio:
l’oriente, l’occidente e il meridione. Se questi rappresentano i punti
cardinali ne manca uno, eccola nascita della tradizione del quarto re che si
sarebbe perso o avrebbe scelto altre strade. Oppure potrebbe essere che il
quarto sia proprio Erode con i suoi saggi che, nonostante o proprio perché
hanno tanto atteso in casa, non lo riconoscono!
Ma
questi tre Magi sono anche rappresentati secondo le tre età della vita: c’è un
giovane, un adulto e un anziano. Proprio a dirci che ogni momento della nostra
storia è il momento per riconoscere Dio nella nostra vita!
E
poi quei tre doni che vengono portati: oro incenso e mirra. Sono dini che
riconoscono colui che stanno per incontrare come il Re dei re (oro), il Signore
e Dio della storia (incenso) e colui che dovrà morire per salvare l’umanità
(mirra). Di nuovo quindi una profezia, proprio come quella che farà il vecchio
Simeone alla presentazione di Gesù al tempio, questo bambino dovrà soffrire per
il bene di tutti.
Proviamo
quindi a fare nostra questa parola, cosa dice a noi tutto questo.
La
prima provocazione che ho colto e che mi ha fatto molto riflettere è stata
quella della diversa provenienza dei magi. Questi sono pagani, non conoscono
nulla della storia di Israele e del messia che questo popolo sta aspettando.
Eppure lasciano i loro palazzi, le loro comodità per andare alla ricerca di
qualcuno che le stelle hanno annunciato. Erode invece, ha tutto sotto il naso e
non fa neppure lo sforzo di spostarsi da Gerusalemme a Betlemme. Noi Gesù
Cristo l’abbiamo sotto il naso dal giorno in cui siamo nati, quale sforzo
facciamo per riconoscerlo ed adorarlo? Cosa siamo disposti ad abbandonare per
poterlo seguire? Ho spesso davvero l’impressione che trovarla pronta non ci fa
guastare la bellezza e la bontà di ciò che abbiamo!
E
poi la questione delle diverse età di questi tre magi. Il cristianesimo lo
abbiamo purtroppo ridotto ad un qualcosa per i più piccoli, una favola che
mette tenerezza e ad un percorso obbligatorio se non vogliamo sentirci tagliati
fuori da ciò che fanno tutti (i più purtroppo senza comprenderne il
significato). Ma la scoperta di Dio è un qualcosa che riguarda il mondo adulto!
Non è una storiella, è la storia della tua vita, della tua presenza nel mondo.
In ogni età della vita siamo chiamati a ricercare la presenza di Dio nella sua
creazione e nelle sue parole. I Magi hanno scrutato le antiche scritture oltre
che le stelle. Quanto peso diamo alla sacra scrittura nella nostra vita? Le
riviste di gossip e le pseudo testate scientifiche che spiegano tutto quanto
vuoi sapere come lo vuoi sapere le leggiamo e le facciamo nostre, le serie
televisive diventano la nostra vita e il mondo fantastico dei reality diviene
in nostro mondo. Ma quando avremo il coraggio di riprendere in mano le antiche
sapienze e le cose serie, tutto ciò che costa fatica è ciò che ci porta alla
Verità (quella con la V maiuscola).
I
magi oggi ci spronano in questa ricerca, ci chiedono di scavare nelle
profondità di noi stessi e di ciò che ci sta attorno per non restare
ingarbugliati nel sapere egoistico ed infruttuoso e non fare così la fine di Erode.
I
santi Magi siano guide delle nostre esistenze, facciano nascere in noi il
desiderio di incontrare il Signore della nostra vita, ci diano il coraggio di
mollare tutti quegli ormeggi che ci tengono il volto rivolto verso la terra
affinché possiamo scrutare il cielo e contemplare la presenza di Dio in noi e
attorno a noi.
Amen
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