Vivere di dono e di accoglienza gratuita come un bambino.
20 settembre 2015
XXV domenica TO – B
Sap
2,12.17-20 ; Sal 53(54) ; Gc 3,16-4,3 ; Mc 9,30-37
In
questa 25 domenica del Tempo Ordinario, Pasqua della settimana, la Parola di
Dio ci punge su una questione vecchia come il mondo ma che continua a creare
scompiglio tra gli uomini.
Se
ricordate già la scorsa settimana, facevamo riferimento al brano mitologico di
Genesi 3, il racconto del peccato originale. Dicevamo che si trattava del
desiderio dell’uomo di essere come Dio.
Nel
Vangelo di oggi torniamo sull’argomento. I discepoli durante il viaggio
discutono tra loro su chi fosse il più grande.
Facciamo
un passo indietro per comprendere meglio. Gesù sta compiendo il suo viaggio che
dalla Galilea, territorio pagano, sale verso Gerusalemme, il luogo in cui verrà
messo a morte. Durante questo viaggio consegna ai suoi discepoli la Parola, il
suo messaggio per l’umanità: “Il figlio
dell’uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma, una
volta ucciso, dopo tre giorni risorgerà”. Potremmo soffermarci penso
qualche ora a chiarire ogni singolo passaggio di questa frase e discutere
cercando di comprendere il significato più o meno nascosto di queste parole, ve
lo risparmio. Appuntiamo però che l’evangelista dice: “Essi però non capivano queste parole e avevano paura di interrogarlo”
e dalle parole che seguono possiamo dire che si misero a parlare di altro, “discutevano su chi di loro fosse il più
grande”. Eccolo il peccato originale che torna: ognuno di questi discepoli
vuole essere il migliore. Ricordando il vangelo di settimana scorsa potremmo dire: più grandi anche di Gesù.
Essere uguali a Dio (cfr. Gen 3).
Ma
cosa significa realmente essere come Dio? Esattamente l’opposto di quello che
l’uomo immagina. “Se uno vuole essere il
primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti” dice Gesù, e per
sottolineare maggiormente questo, prende un bambino e lo mette nel centro del
gruppo lo abbraccia. Il bambino è colui che per vivere ha bisogno di tutti e di
tutto. Riceve tutto ciò che ha ed è vivendo di dono e di accoglienza gratuita.
Potrei citare anche Paolo ai Filippesi: “Cristo
Gesù, pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua
uguaglianza con Dio; ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e
divenendo simile agli uomini; apparso in forma umana, umiliò se stesso
facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce”. Dio è grande
perché sa farsi piccolo, ultimo e bisognoso di tutto e di tutti.
Ancora
una volta la Parola ci costringe a stravolgere tutte le nostre categorie!
Essere
quindi piccoli come Dio significa quindi … considerare tutti gli altri più
grandi di me.
È a
questo punto che lascio spazio alle parole della seconda lettura, senza
commentarle, parlano da se: “dove c’è
gelosia e spirito di contesa, c’è disordine e ogni sorta di cattive azioni.
Invece la sapienza che viene dall’alto anzitutto è pura, poi pacifica, mite,
arrendevole, piena di misericordia e di buoni frutti, imparziale e sincera. […]
Da dove vengono le liti che sono in mezzo a voi? Non vengono forse dalle vostre
passioni che fanno guerra nelle vostre membra? Siete pieni di desideri e non
riuscite a possedere; uccidete, siete invidiosi e non riuscite ad ottenere;
combattete e fate guerra! Non avete perché non chiedete; chiedete e non
ottenete perché chiedete male, per soddisfare cioè le vostre passioni”.
Signore
Gesù aiutami a meditare le parole che l’apostolo Giacomo ci regala questa
settimana, aiutami a sentirle rivolte a me personalmente. Fa che entrino nel
profondo del mio cuore, possano scaldarlo dall’interno ed aiutarmi nella
conversione.
Fa
che le mie parole non assomiglino mai a quelle degli empi ascoltate nella prima
lettura, il mio pensiero e le mie parole verso gli altri siano sempre guidati
dai tuoi sentimenti di bontà e misericordia.
Il
mio desiderio sia di divenire ogni giorno sempre più piccolo ed inutile nel
mondo così da assomigliare giorno dopo giorno sempre più a te che ti sei
annullato per mostrare a tutti la tua grandezza.
Amen
Commenti
Posta un commento